HA VINTO L’ADRIANA
(g.p.) ______ ”Tanto affetto, tanto amore, tanto entusiasmo. E’ stata la campagna elettorale più affettuosa che la gente di Lecce abbia avuto per me.
Sento forte la commozione. Ringrazio tutti. Sono tanti i giovani che ho trovato intorno, che sono stati bravissimi. Buttiamoci alle spalle tutto ciò che di brutto c’è stato anche in questa campagna elettorale.
A noi interessa che rimanga nei nostri cuori e nei nostri animi tutto ciò che di bello ci avete regalato.
Vi bacio e vi abbraccio tutti quanti”.
Sono le prime parole da sindaco di Lecce di Adriana Poli Bortone questa sera alla festa improvvisata in piazza Sant’Oronzo non appena i risultati del ballottaggio sono diventati definitivi.
Ha vinto con il 50,69% dei voti. Ha battuto di misura Carlo Salvemini che si è fermato al 49,31%. In cifre assolute 23.780 contro 23.130, 650 voti di differenza.
Il segreto del successo, nell’aver saputo ricompattare la sua coalizione divisa e litigiosa da oltre vent’anni, ma soprattutto nell’aver dato entusiasmo ai simpatizzanti del centro destra che l’avevano perduto da tempo immemore senza più un leader carismatico, un’iconica figura.
Ha vinto dunque la sua personale distopica scommessa. Ora l’attende un compito difficile, per tante ragioni, ma non è questo il momento di ricordarlo, ora è il momento di farle i complimenti.
Se a 81 anni Joe Biden può fare il presidente degli Stati Uniti d’America, Adriana Poli Bortone a 80 può fare il sindaco di Lecce
Category: Costume e società
I leccesi hanno scelto Adriana Poli Bortone, a lei faccio i miei auguri di buon lavoro e i complimenti per il risultato raggiunto. Le auguro di far bene, perché far bene il sindaco vuol dire far bene a tutta la città. Ringrazio tutti coloro che mi hanno rinnovato la fiducia e tutti coloro che sono stati con me al mio fianco in questi anni al Comune e in questa campagna elettorale. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile perché l’incarico pubblico è sempre un’esperienza collettiva e io naturalmente sento addosso la responsabilità del risultato.
La politica ormai vive in un continuo tempo presente ma sono sicuro che ci sarà modo di valutare anche quello che lasciamo. Un lavoro che per qualità e quantità di provvedimenti assunti, di scelte compiute, di visioni realizzate rappresenta una eredità preziosa per la nostra città. Sarà il tempo a giudicare obiettivamente.
Sono consapevole di aver dato tutto in questi anni per la mia città e sono onorato di averla servita. Mi sento orgoglioso di essere stato per sei anni e mezzo il rappresentante di tutti i cittadini leccesi, senza distinzioni. E oggi che il voto ci restituisce una città divisa in due, mi auguro che Adriana Poli Bortone si senta consapevole della responsabilità di tenerla unita.
La comunità progressista leccese oggi è coesa, strutturata e organizzata e in questi cinque anni di governo è maturata dal punto di vista delle esperienze, dei profili e delle sensibilità. La sconfitta non è mai fatale e la vittoria non è mai definitiva. Ci sarà tempo per lo schieramento progressista di organizzarsi e di riproporsi come alternativa. Oggi occorre sentirsi orgogliosi del lavoro svolto e delle scelte compiute. Lasciamo a chi subentra una situazione migliore di quella che abbiamo trovato e questo è ciò che conta nell’interesse della città. Mi auguro che si prosegua nella stessa direzione sui temi strategici che abbiamo impostato in questi anni, perché ci sono veramente tante occasioni importanti da cogliere per Lecce e i leccesi
«Lecce ci ha chiesto un cambiamento e noi abbiamo messo sul piatto della bilancia l’unità del centrodestra, un valore preziosissimo che ci ha permesso di raggiungere questo risultato straordinario. Sono orgoglioso di essere stato determinante per raggiungere l’unità che è diventata l’arma vincente e lo sarà anche per le prossime competizioni.
Il centrosinistra pensava di poter vincere ma già al primo turno i leccesi hanno dimostrato di volere il centrodestra, che avrebbe potuto chiudere subito la partita se non fosse stato per un pugno di voti. E allora al ballottaggio lo hanno ribadito. La volontà dei leccesi è chiara, netta, limpida: l’hanno manifestata stendendo un velo pietoso sulla campagna elettorale del centrosinistra che ha alzato i toni proprio perché aveva paura di perdere la competizione.
Come ha detto Giorgia Meloni, e in questo caso è una frase che calza a pennello: “Ci hanno visto arrivare ma non sono stati in grado di fermarci”. Eccolo il vento del cambiamento che ha spazzato via il passato. Abbiamo vinto. Adesso godiamoci il risultato.
Ci sarà tempo per fare analisi politiche accurate e costruire il futuro della nostra Lecce, adesso godiamoci questa vittoria insieme al nuovo sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone.
Ringrazio tutti i candidati della coalizione, ma un plauso particolare e doveroso voglio tributarlo a quelli della mia lista, il Movimento Regione Salento, che sono stati protagonisti di questa cavalcata vincente. Abbiamo lavorato da squadra, tutti per uno e uno per tutti e come squadra saremo sempre presenti come insegna la nostra storia. Chi è stato eletto rappresenterà tutti.
Grazie a tutti. Guardiamo avanti. A Lecce soffia forte il vento del cambiamento e la città già splende di una luce nuova. Buon lavoro al nostro sindaco Adriana Poli Bortone.
Da domani saremo in campo per le prossime sfide, per noi è sempre campagna elettorale. Impegno e passione con lealtà e onore».
Speriamo che sia finito il tempo delle regalie alle associazioni della sinistra.
“Giungano alla senatrice Poli Bortone gli auguri di buon lavoro al servizio del bene comune. I Leccesi hanno democraticamente scelto il primo cittadino per i prossimi cinque anni e ora tocca al nuovo sindaco accogliere e trasformare in sapienti scelte amministrative le attese dei suoi concittadinI.
Ho incontrato più volte durante gli anni del mio ministero a Lecce la senatrice Poli Bortone – continua l’arcivescovo.
Di lei ho sempre apprezzato l’amore per questa città ma anche la sua tenacia e il suo coraggio oltre che le sue competenze. Non posso nascondere, però, che la persona che di più mi lega a lei sia l’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi del quale entrambi abbiamo avuto il dono e la gioia, sia pure per ruoli, luoghi e tempi diversi, di godere della sua amicizia e della sua ricchezza umana e spirituale.
Quando nel 2021 abbiamo commemorato in cattedrale don Cosmo nel decimo anniversario della sua morte, ho avuto la possibilità di scoprire, anche attraverso il racconto di alcuni aneddoti della senatrice, quale bel rapporto li univa non solo dal punto di vista umano ma soprattutto come il loro legame prendesse le mosse dalla ricerca del bene della città. Quante idee, quanti progetti e quante soluzioni sono arrivate per Lecce in quegli anni dal dialogo tra loro due: la Chiesa locale e l’amministrazione civica insieme, nel rispetto dei ruoli ma con l’unico obiettivo di rendere sempre più bello il volto di questa città.
Non mi permetto di fare delle raccomandazioni al nuovo sindaco: non ne ha bisogno, la sua esperienza è una grande garanzia.
Le chiedo soltanto di aver cura soprattutto delle periferie, di prestare ascolto al disagio e alla povertà che giungono da alcuni quartieri di Lecce. Famiglie e persone sole che spesso scelgono il nascondimento e il silenzio pur di conservare un residuo di dignità.
A lei chiedo di saper investire le proprie energie sui giovani che vedo sempre più attratti dalla fuga verso altri lidi; di non trascurare i disabili e di lavorare al contrasto alle diverse forme di dipendenza.
Mi sento e sono cittadino di Lecce fin dal mio arrivo nel 2017 e il sindaco, ieri come oggi e in futuro, mi troverà sempre al suo fianco quando si tratterà di impegnarsi intorno a progetti che rendano questa città sempre più accogliente, più inclusiva, più solidale. Più bella dentro e fuori.
Infine sento il dovere di ringraziare il sindaco uscente, Carlo Salvemini. Anche con lui, in tutti questi anni, che poi, fino ad oggi, sono coincisi con il mio servizio episcopale in questa diocesi, non sono mancati momenti di confronto e di feconda collaborazione. Ne ho apprezzato la grande passione politica e le scelte coraggiose pur nelle difficoltà di essere alla guida di una città del Sud”.
“Duemilacento voti al primo turno e due consiglieri eletti, Luigi Quarta Colosso (imprenditore e avvocato) e Maurizio Botrugno (odontotecnico): “Lecce Futura” è orgogliosa di aver contribuito alla grande affermazione di Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce, di nuovo pronta a ricoprire l’incarico più prestigioso a Palazzo Carafa, con una Lista composta da uomini e donne, volti nuovi e tanti giovani, al primo impatto con la realtà politica cittadina. Il carisma è le indubbie competenze politiche e amministrative della nostra Adriana sapranno pilotare Lecce verso quella dimensione che storicamente le appartiene. Perché Lecce merita di più.”.