LA VERITA’ APERTA E DINAMICA DI CHAIM PERELMAN RACCONTATA NEL BEL SAGGIO DI STEFANO CAZZATO

| 20 Giugno 2024 | 0 Comments

di Raffaele Polo  ______ 

Diciamo subito che il solo Perelman (Varsavia, 1912 – Uccle, 22 gennaio 1984, nella foto di copertina) che conoscevamo noi era il pittoresco filosofo , che rifiutò il Nobel e del quale non si hanno più notizie. Ma, grazie al recente testo di Stefano Cazzato (nella foto di copertina) Chaim Perelman. Retorica, etica, politica, Giuliano Ladolfi editore, 2024, pp. 90, euro 10) abbiamo conosciuto questo pensatore del quale, a differenza di altri grandi del secolo (Sartre, Heidegger, Wittgenstein, Gadamer, Foucault), si sa tuttavia poco, probabilmente per il suo interesse a tenere la riflessione filosofica entro i confini della razionalità, anche se di questa razionalità il filosofo di origini polacche (il quale, da ebreo non religioso, salvò migliaia di persone dalla deportazione) ha fornito una versione storicistica, incarnata nell’ethos e nei valori comunitari, non ostile alla scienza ma molto critica nei confronti delle sue pretese totalizzanti.

Prima di Cazzato, che con questo bel saggio entra nei dettagli di quella verità aperta e dinamica che non piace né ai dogmatici (interessati alla verità unica e universale) né agli scettici (interessati a negare l’esistenza stessa della verità), era stato Norberto Bobbio a far conoscere in Italia i libri di Perelman, con la prefazione del Trattato dell’argomentazione, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1966 da Einaudi. Bobbio diceva che Perelman, occupandosi della retorica cioè del linguaggio e del discorso in ogni suo uso e in ogni contesto, aveva esplorato una terra vastissima fino ad allora conosciuta solo in parte. E, facendo conoscere la principale attività dell’uomo, cioè il suo essere comunicativo, aveva gettato sull’uomo una luce ancora più chiara.

Saggista e docente, Stefano Cazzato collabora con giornali e riviste e ha scritto numerosi libri tra cui quattro dedicati a Platone.Ha inoltre al suo attivo due antologie: Maestri del nostro tempo (con G. Moscati), Cittadella, 2007 e Di cosa parliamo quando parliamo di filosofia, Ladolfi, 2013. Appassionato di retorica (La quasi logica, Ladolfi, 2020, menzione speciale al “Premio Ipazia”, 2024) e di aforismi, ha pubblicato tre raccolte sul genere breve: Esercizi di realismo, Manni, 1999, Studiò diritto ma poi si piegò, Ladolfi, 2021, finalista al “Premio nazionale F. Limido” 2021, e Preferisco la partner al tutto, Ladolfi, 2023, 3° al “Premio internazionale di Milano Vivi la realtà”, 2023. I suoi libri sono stati recensiti e/o segnalati su diverse testate nazionali e locali, nonché su numerosi siti e blog. Collaboratore da molti anni della rivista Rocca, tiene due rubriche (La critica come passione e Cambio d’ora) e cura lo spazio di recensioni on line Dai libri ai lettori.

Category: Cultura, Libri

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