… E NON C’E’ NEMMENO UN RESPONSABILE AL QUALE CHIEDERE! 

| 13 Giugno 2024 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Alberto Siculella ci manda il seguente comunicato  ______

l Coordinamento per gli alberi e il verde urbano di Lecce segnala, oggi, un nuovo abbattimento di alberature in viale De Pietro, ad opera di Lupiae Servizi. Si tratta di un pino d’Aleppo collocato nei pressi della scuola Calasso il quale, secondo gli operai trovati sul posto ai quali abbiamo chiesto spiegazioni, era colpevole di trovarsi a ridosso di un palo della luce e di comprimerlo. Motivi tecnici, dunque alla base dell’abbattimento nessun pericolo per le persone o malattia della pianta: un albero sano. 

Sappiamo che viale De Pietro ricade nella zona di interesse storico sulla quale, la soprintendenza per i beni storici e paesaggistici, in merito ad esigenze di natura tecnica, emerse nella redazione del progetto PNRR riqualificazione viali storici, già si era espressa con una serie di prescrizioni che immaginiamo abbiano ritardato il cantiere. O così tutto sembra fare credere dato che i lavori, ad oggi, non sono partiti.

C’è amarezza per una ennesima alberatura sacrificata sbrigativamente per esigenze non essenziali e grande è l’incertezza che incombe su tutti gli alberi della città che in assenza di un regolamento compiuto del verde, vengono eliminati per i motivi più diversi, quasi mai essenziali. 

Come Coordinamento vogliamo domandare a chi, una volta terminato lo spoglio e il riconteggio e l’eventuale ballottaggio, inauguri una nuova amministrazione della città, una MORATORIA degli abbattimenti di alberi sani per motivi diversi dalla pericolosità per l’uomo e lo chiediamo perché ad oggi, la vera pericolosità sta nel privare la cittadinanza di alberi sani e maturi in grado di assorbire gli inquinanti e abbassare le nostre roventi temperature estive. 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (1)

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  1. Mirella ha detto:

    Chiedete al Comune come mai quei cartelli 6×3 di proprietà del Comune ma dati in gestione ad un privato, nonostante siano stati ABUSIVI per 10 anni, date le dimensioni, nonostante siano stati FUORILEGGE per 10 data l’ubicazione, strada interdetta alla pubblicità, siano ancora lì.

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