RISULTATI COMUNALI, IL COMMENTO
di Giuseppe Puppo ______
E allora, sarà ballottaggio. Questo il responso della lunga notte delle percentuali allo zero virgola e dell’altalena delle speranze e dei timori.
A dire la verità, mentre scrivo mancano ancora i dati definitivi, quelli del Ministero dell’Interno, gli unici che fanno testo, mancano i risultati di quattro sezioni su centodue e fra poco saranno passate ventiquattro ore esatte dall’inizio dello spoglio. Però ci può stare, non doveva succedere una lentezza simile, ma va bene, dopo aver visto i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi ballare per giorni e giorni, dopo, dai, ci può stare.
Diamo per buone le percentuali acquisiste finora, che i risultati delle ultime quattro sezioni mancanti non dovrebbero modificare nella sostanza.
Commentiamo il 49, 6 della Poli Bortone e il 47 di Salvemini.
Sfiorata e sfumata la vittoria al primo turno della senatrice, ora deve ricominciare punto e a capo, per conquistare quella carica di sindaco cui tanto aspira nel suo progettato ritorno al futuro.
Dalla sua c’è una coalizione apparentemente unita a questo giro, dopo tante laceranti divisioni di più di un decennio a questa parte, cui, per usare un eufemismo, ella non è stata certo estranea.
Dirò di più, unita non solo, ma che ha pure ritrovato entusiasmo sotto l’egida della sua iconica candidatura, di una destra che è nel dna della città di Lecce dai tempi referendum sulla monarchia, ma che ciò nonostante spesso non ha impedito risultati favorevoli all’altra parte.
Una unità e un entusiasmo che nemmeno l’ultima sortita della Poli Bortone a favore del DDL ZAN da lei sottoscritto per Palazzo Carafa, pregiudiziale antifascista compresa, ha scalfito.
Ma sì, le cose cambiano, e comunque quella Lecce di Sponziello, Almirante, Tatarella non esiste più, è cambiato tutto, ed proprio questa la scommessa, l’impossibile revival del passato, su cui ella si gioca la vittoria.
Salvemini ha fatto il suo. Partito appena nove mesi fa già battuto, a tal punto che nemmeno i suoi volevano ricandidarlo, è riuscito a superare le perplessità del centro sinistra, con l’ ottima mossa delle primarie e a ricompattarlo, quasi tutto. Gli mancano i soliti noti, i portatori di voti e di interessi personalistici, sempre pronti a riposizionarsi per tempo e a corre in soccorso del previsto vincitore, tipo Carlo Miglione, tipo Alfredo Pagliaro, i quali contribuirono in maniera determnante alla sua precedente afferazione e che invece adesso lo hanno abbandonato.
Ora però se la gioca al ballottaggio, i cui esiti appaiono incerti e se vogliamo appassionanti come e anzi più del primo turno.
Due parole sugli altri due candidati, che comunque non sono stati ininfluenti, in quanto il 3, 4 per cento circa che hanno preso in due, 1,7 a ciascuno, ha determinato il ballottaggio.
Alberto Siculella fuori dal consiglio, dispiace, e dovrebbe dispiacere a tutti , dal momento che le sue due liste civiche erano la proposta più interessante di questa campagna elettorale, soprattutto per il rispetto del territorio, il verde pubblico e oserei dire l’ecologia dell’anima.
Niente da fare, 1,7 e nessun rappresentante, nonostante intelligenza e sostanza, che però, se egli avrà la capacità di non scoraggiarsi, potranno germogliare in futuro.
Stesso risultato, 1,7, per Agostino Ciucci, che però non ha fatto proprio campagna elettorale, oggetto misterioso e per tanti versi emblematico, in questo strano mondo della politica leccese.
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Movimento Politico CON
Il civismo e la sua azione politica
Il movimento politico CON e il suo coordinatore provinciale Luca De Carlo, dopo lo straordinario risultato ottenuto alle elezioni europee, con la grande affermazione di Antonio Decaro sostenuto anche da tutto il movimento politico CON ed in attesa dei dati ufficiali per la città di Lecce e Copertino, esprimono soddisfazione per l’affermazione di amministratori vicini al movimento politico coinvolti nelle varie competizioni cittadine delle elezioni amministrative in tutta la provincia. Il civismo e la sua azione politica a servizio dei cittadini è determinante anche in questa tornata elettorale ed elegge sindaci ed amministratori di maggioranza e opposizione ad Andrano, Campi Salentina, Carpignano, Castri, Cursi, Lequile, Miggiano, Minervino, Muro, Novoli, Soleto, Sternatia, Surano, Tiggiano e Zollino.
“Il voto di ieri ha restituito un segnale chiaro: la partita è apertissima, attendiamo si chiudano le operazioni di verifica sulle quattro sezioni non ancora definitive per dare il massimo nei prossimi quindici giorni.
Ringrazio i 24mila leccesi che al primo turno sono stati al nostro fianco, il loro affetto, la loro passione, la loro forza sono state determinanti per questo risultato e lo saranno ancor di più al secondo turno. A loro dico di continuare a mobilitarsi e che non esiste alcun rischio di anatra zoppa, pur evocato per mera strategia propagandistica dal centrodestra.
“Li cacceremo per sempre”, dichiaravano. Noi siamo ancora qua, in piedi, pronti a ribaltare il risultato e a vincere per andare avanti insieme ai cittadini leccesi. L’esito delle urne del primo turno ci consegna la possibilità, a portata di mano, di confermarci al governo della città. E dare seguito a quella bella stagione di cambiamento che sta portando Lecce nel futuro”.