AGOSTINO CIUCCI HA DETTO NO
(Rdl) ______
Agostino Ciucci (nella foto), candidato a sindaco della lista Diritti e Civiltà per Lecce, ha spiegato le ragioni del suo rifiuto di sottoscrivere il memorandum di Salento Pride con il post su Facebook che qui di seguito riportiamo ______
Mio intervento come candidato di lista alla conferenza stampa indetta dal Gay Pride di Lecce per chiedere l’ adesione di tutti i candidati sindaci e delle liste ad un loro documento sui diritti contro le discriminazioni imponendo la centralità gay come principio unificante
Il documento insisteva molto sulla discriminante “antifascista” per avvalorare la natura democratica e “di sinistra” dell’iniziativa.
Hanno firmato tutti i candidati sindaco escluso Agostino Ciucci e la nostra lista Diritti e Civiltà per Lecce.
Ha firmato anche la Polibortone che notoriamente rappresenta le istanze più conservatrici della città.
Nel mio intervento denuncio l’operazione indegna di sostituire il dettato costituzionale con una rivendicazione privata che non è mai stata né può essere inclusiva e rappresentativa dei diritti violati delle minoranze.
Inoltre la cosiddetta discriminate antifascista non può in nessun caso essere rivendicata da una organizzazione creata e finanziata dal fascismo globalista e sionista che oggi è egemone.
Non solo i gay sono sempre stati dentro il potere e ne hanno occupato i posti strategici nella storia ma probabilmente sono una componente causale e istitutiva del potere stesso in quanto tale.
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LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente
Category: Costume e società, Politica
Farnetichin e ti riempi la bocca di sciocchezze
Bravo doc !
Grande coraggio ha dimostrato Agostino Ciucci. Onore a lui!
Da sempre contraria al gay pride, etero-pride etc…etc… La vera parità di diritti è altro, non ostentare la propria sessualità in corteo ,che resta vita privata (almeno dovrebbe esserlo). Non viviamo negli anni 30, molti diritti li hanno acquisiti (unioni civili,adozioni ,riconoscimento sociale e legale) , quindi che senso ha?
Foto fatta a piazza Arringo di Ascoli
Ho apprezzato il dott. Ciucci come medico e come espressione dell’antagonismo al regime distopico inaugurato nel 2020 con la narrazione pandemica. Ha avuto non poco coraggio e una compostezza morale e politica rare. In questo caso però mi semrbra che con la sua dichiarazione (non certamente con la sua scelta rispettabilissima), abbia generalizzato, innanzitutto considerando l’essere omosessuale una categoria e quindi essenzializzando una condizione intima e privandola delle sfumature che ogni singolo essere umano si porta appresso nel definire la propria identità, assimilando poi l’omosessualità alle dinamiche del potere, come se tra gli omosessuali non ci fossero ad esempio soggettività che da quelle dinamiche si sono distanziati sia nel vivere quotidiano che dal punto di vista ideologico o se vogliamo filosofico. Non tutti gli omosessuali si riconoscono in e appartengono a lobby, comunità, conveticole, ecc. Forse saranno una minoranza, ma della quale va tenuto conto. Conosco ad esempio omosessuali dichiaratamente libertari e anche anarchici.
Che coraggio… Se lo sono già mangiato vivo?
ho avuto modo di lavorare con lui, durante l’emergenza…
Ce li ha belli grossi
Sta cosa di ostentare l’omosessualità nu me piace proprio, come se uno gli piacciono le fimmene e deve fare manifestazioni per dichiararlo a tutti
Agostino è una persona in gamba, ottimo medico ed espressione del voto anti sistema! È importante andare a votare per le amministrative ma anche per le europee!
SIAMO LA PERICOLOSA LOBBY GHEY CHE VUOLE SOSTITUIRE LA COSTITUZIONE CON IL PROTOCOLLO SIONISTA DI RANGO COMUNALE.
A parte gli scherzi, la questione è seria. Come Salento Pride ce l’abbiamo messa tutta a delineare un processo condiviso e imparziale, che potesse dare un ulteriore spunto alla cittadinanza leccese – perché è del solo Comune di Lecce che si parla – riguardo le imminenti amministrative.
Abbiamo ideato un evento che potesse, principalmente, informare la cittadinanza su come le
persone candidate si ponessero nei confronti delle tematiche che più ci stanno a cuore.
Sinceramente, queste dichiarazioni ci hanno fatto ridere, ma anche riflettere. Ci togliamo, quindi, qualche sassolino dalla scarpa, non solo in riferimento a questo comunicato.
Lo faremo, però, concedetecelo, con ilarità.
Non si chiama più gay pride dai tempi in cui Paris Hilton faceva serata con Britney Spears. Ora è, semplicemente, PRIDE. Proprio per non avere quella “centralità gay come principio unificante”. Dai, è semplice. Ce la si può fare.
Riguardo la bislacca accusa di voler sostituire il dettato costituzionale, ci avete beccato! Volevamo
proprio, con una dichiarazione di intenti di rango comunale, che abbiamo volutamente nominato in
modo super chic “memorandum of understanding”, annullare la Costituzione e sostituirla con la
nostra operazione di lobbying. “Un sogno, forse una favola”.
Ci è stato addirittura detto che eravamo sionist3. A saperlo entravamo gratis all’Eurovision.
Ora, seriamente, vorremmo puntualizzare alcune cose:
• Ci scusiamo per chi ha avuto poco tempo per poter fare il proprio intervento, a causa di
interventi fotocopia fuori contesto. Non era un pretesto per fare campagna sul vostro programma
elettorale, ma un’occasione per esprimervi su una specifica questione. Peccato non averla colta.
• CHIEDIAMO SCUSA. Durante l’esposizione è intervenuta una candidata che ha condiviso le sue posizioni trans escludenti. Ci scusiamo se questo intervento, per chi vi ha partecipato, possa essere stato triggerante.
Avremmo fatto una comunicazione ad hoc, ma cogliamo l’occasione per
sottolineare che stigmatizziamo tali posizioni discriminatorie ed escludenti.
• Ci scusiamo, ulteriormente, per tutte quelle persone che, candidate, non hanno potutoB partecipare fisicamente e firmare il documento. Proprio per garantire la nostra imparzialità, avevamo una sola regola: chiunque avesse voluto firmare, avrebbe dovuto farlo di persona.
Né prima, né dopo, né per delega. Alcune liste hanno espresso la volontà di aderire collettivamente.
Altro non possiamo fare che rilanciare un eventuale comunicato di adesione, rispettando la normativa sul silenzio elettorale. Così come rilanceremo l’eventuale adesione di soggettività candidate che ci hanno personalmente contattato.
L’occasione è gradita per invitarvi il 6 luglio, dalle ore 16 in Piazza Sant’Oronzo per attraversare insieme il Salento Pride
Finalmente qualcuno che ha le pall… scusate, che ha coraggio da vendere. Col nuovo vocabolario che una minoranza vuole imporre alla maggioranza non si sa più quali vocaboli possano o non possano essere utilizzati.