TRE CAREZZE DI OSHO A SUA SANTITA’
(g.p.) ______ E va beh dai, gli è scappata. In fondo, sempre un essere umano è, e come tale, vive a Roma, e a Roma, l’aggettivo di riferimento quello è, nel volgar eloquio quotidiano, piaccia o non piaccia.
Poi, povero, si è pure scusato, con tanto di comunicato ufficiale diramato dalla Sala Stampa del Vaticano:
Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri.
Certo, se l’espressione fosse stata adoperata da un…generale, o professore, o impiegato qualunque, egli sarebbe stato immediatamente giudicato e subito condannato dall’ufficio inquisizione del pensiero unico totalitario in servizio permanente effettivo.
Tutto sottratto, a Papa Francesco, gliel’hanno perdonata.
Ma il popolo di internet non perdona. Da due giorni è scatenato, a colpi di post, meme, vignette e chi più ne ha più ne posti.
Il migliore, nettamente, la classe non è acqua, come sempre, in tutte e tre le sue sortite, una spanna sopra le altre, Osho.
Tre carezze, affettuose quanto graffianti, a Sua Santità, umano, troppo umano.
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L’ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 2 maggio scorso
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