UN DONO PER DONATO
(g.p.) ______ “Una persona speciale meritava un regalo e abbiamo voluto farglielo a nome di tutti i candidati e le candidate, i volontari, gli amici e i sostenitori.
Un gesto simbolico che ora, siamo sicuri, ci aiuterà ad andare avanti, ancora più forte“.
Comincia così per iscritto il messaggio postato ieri su Facebook da Carlo Salvemini.
Poi cominciano subito le immagini.
Siamo a casa Delli Noci. Alessandro si prende da solo il caffe nello studio davanti al pc, gustando voluttuoso la tazzina, e presumibilmente pregustando il giro su Only Fans che si sta per fare. Ma chi fa politica lo sa, non può stare mai tranquillo.
Infatti, non aveva nemmeno cominciato, che suonano al citofono e lui con un gesto di disappunto va ad aprire.
Chi è? – chiede ansioso.
Ale? Carlo…Scendi dai – è la risposta che arriva da sotto.
E in un attimo realizza, Arrivo…– risponde, sempre presumibilmente pensando però Mannaggia oh, me lia propriu scerratu.
Da San Lazzaro, alla 167 il tragitto non è lungo, ma nemmeno così breve da andarci a piedi.
I due ci vanno a bordo di una Vespa gialla, sciccosa, però deludente, in quanto ci saremmo aspettati le bici trionfanti sulle tanto amate piste ciclabili.
Comunque sia, eccoci sotto casa di Donato, Donato Miraglia, affezionato sostenitore del sindaco, già visto cinque anni fa nell’altra campagna elettorale, ma che questa volta dà il meglio di sé, un diversamente giovane e simpaticissimo, che spacca, con la sua dentatura che solo essa mostra i segni dell’età, e con la zeta molle, anzi dolcissima, caramente e tipicamente leccese, con le frasi in dialetto sottotitolate per i non salentini.
Il regalo per lui è un microfono da montare sull’auto, per fare per strada la propaganda elettorale.
Povero Donato. Se la cava con poco Salvemini. Se vincerà lui però avrà tempo per rimediare, beh, a Donato quanto meno un assessorato dovrà dargli…
Si passa al montaggio del pezzo sulla macchina, da predisporre per gli annunci itineranti.
Naturalmente pratico di campagne elettorali, Donato dà lezioni sul da farsi ai due, poi, compiuta l’opera, parte subito con un poetico appello, a rime baciate, a votare, senza esitazione, per Carlo Salvemini e la sua coalizione.
Tecnicamente riuscito, efficace quanto a comunicazione politica, il video sta spopolando.
La chicca, quando Donato rimprovera Alessandro e Carlo vagamente imbranati con un lapidario Ci ba strasunati, mettendo in difficoltà il sottotitolatore- traduttore, che se la cava con un INTRADUCIBILE, fra parentesi.
Category: Politica