MODA / MODE – “Mamma li Turchi!”
di Elena Vada ______
Finalmente, a Torino, è arrivato il bel tempo. Ci siamo tolti i piumoni e spento i termosifoni. Si, è incredibile perché siamo a fine maggio. Però, piove. Il Po è pieno come deve essere un fiume, il “nostro fiume”. Cominciamo ad incontrarci sulle panchine del Valentino (parco cittadino) e su quelle rionali. Chiacchiere tra signore attempate. Gli argomenti sempre gli stessi, o quasi: salute, spesa e prezzi, malgoverno eee… televisione. Gran parte dei programmi commentati li conosco, ma non li seguo: Uomini e Donne, C’è posta per te, L’isola dei famosi… e storie turche. Qualche accenno a Dritto e rovescio, o Carta Bianca, o Fuori dal coro, eccetera…
Non ci sono commenti, polemiche, forse per rassegnazione… Per noia e sfinimento. C’è un “BASTA POLITICA” sussurrato, ma udibile.
Però, anche nei circoli culturali, del Bridge o del tennis, tra forbiti chiacchiericci, echeggiano gli stessi nomi arabeggianti e le stesse strane storie.
“Deniz, Zuleiyha, Yilmaz, Hercai, Miran, Reyyan…
Ma chi sono?
M’informo e scopro il mondo delle soap-opera, telenovelas, fiction, sceneggiati (chiamatele come volete) turche… Ma come, non dicevamo:”… Mamma li Turchi…!” oppure: “… Ma, parli turco?”
Oggi sono di gran moda. Ne ho guardate tre, sulle dieci/quindici, in onda, su varie emittenti. Le trame sono banalissime: triangoli amorosi e conflittuali, tradimenti, vendette, sogni, speranze, denaro, potere, complotti, eccetera…
Sempre la stessa zuppa: la vita esagerata e spettacolarizzata, araba però.
Interessanti gli scenari. Le “kurgu o pembe dizi (in turco)”, sono ambientate nell’ area del Bosforo, terra affascinante e, soprattutto, nella meravigliosa Istanbul, sua capitale. Le scene sono curate e reali. Strade, palazzi e interni, tutto viene girato dal vero, senza ricorrere a studi televisivi.
I costumi sono tipici mediorientali e quindi folkloristici, molto colorati da “Mille e una notte’.
Bellissimi pure gli interpreti, sia donne, che uomini. Proprio questi ultimi, stanno spopolando tra le signore, me compresa:
Can Yaman, Engin Akyurek, Birkam Sokullu…
“Mannaggia li Turchi che fascino!”
Hanno già contagiato la moda maschile, soprattutto per ‘barba e capelli’.
Un elemento che mi ha colpito, in queste fiction, è l’assenza del velo nelle donne, anche se in Turchia il 50% lo indossa. Le altre tradizioni, come il matrimonio combinato, vengono però, rigorosamente, rispettati. Sono musulmani.
Le Dizi (serie) turche sono esportate in oltre cento paesi nel mondo, con molto successo.
Ci siamo fatti travolgere e stregare pure noi italiani, anche se siamo consapevoli che il prodotto è scialbo, irreale, scadente.
Meglio delle nostre trasmissioni?
Forse sentivamo il bisogno di un po’ di “bolle di sapone” al posto della quotidiana razione di scandali e disgrazie. Allora…
“EVVIVA LI TURCHI!” ma io torno al tennis e tra poco ci sentiremo da Parigi per le Olimpiadi. Leccesi, tutti presenti, vero?!
Category: Costume e società
Piacciono a tutte!Ore 19,40 appuntamento inderogabile.