AMMINISTRAZIONI SALENTINE SOTTO ESAME. UN TEST DI leccecronaca.it PER MISURARNE L’EFFICIENZA

| 17 Maggio 2024 | 0 Comments

QUARTA PUNTATA____ di Giovanni Gemma____________
Ci siamo messi in testa di portare sotto esame i comuni salentini. Ci siamo messi in testa di valutare il loro operato, la loro efficienza rispetto alle richieste dei cittadini, di un’associazione o un’impresa del territorio.

Un progetto, sia ben chiaro, che se andasse in porto sarebbe svantaggioso per l’azienda che lo propone. Infatti l’azienda  che si è resa disponibile a darci una mano in questa nostra indagine, concede al Comune tutta una serie di servizi GRATUITAMENTE ed in cambio non chiede nulla, o meglio, chiede quello che la legge permette alle aziende di chiedere agli enti in cambio di un tributo.

Dopo non aver ricevuto risposte a nessuna PEC inviata ai municipi, abbiamo cominciato a fare telefonate per verificare se la nostra proposta fosse stata comunque recepita. Di solito, la richiesta è di farci parlare con il sindaco, o perlomeno un assessore di ramo o il segretario generale. Non perché vogliamo tirarcela, ma per una scelta molto precisa: la proposta riguarda servizi per con i comuni, non è semplicemente una richiesta di autorizzazione – per la quale, effettivamente, può bastare una chiacchierata con l’ufficio tecnico. Insomma, bisogna limare i margini politici ancor prima che gestionali.

Riprendiamo la nostra indagine da Castrignano de’ Greci. Al centralino unico ci accoglie una voce registrata, senza musica, quasi fredda. Hal 9000. Scegliamo l’opzione «segretario», ma dopo un minuto e mezzo di squilli il silenzio è rotto, ancora, solo da una frase ripetuta allo stremo: «Si prega di attendere in linea, la stiamo mettendo in contatto con l’utenza desiderata.» E la Sibilla metallica che la ripete non porta pena, ma nessuno risponde. 

Magari è un numero personale e il segretario è momentaneamente assente, perciò scegliamo «segreteria». Niente, nulla di nuovo dal fronte. Passiamo oltre.

Quasi omonimo è il paese, identico il risultato. Castrignano del Capo, né la segreteria né l’ufficio del sindaco ci rispondono. La differenza fondamentale sta nell’accoglienza: una canzone pop che echeggia accanto le vocine metalliche, orecchiabile e gradevole. Raramente esce questo giudizio da questo sito, è vero. Purtroppo, non ci viene in mente il titolo e i cellulari sono già tutti occupati. Questo ci fa non poco rosicare. Rimarrà solo un ricordo, una memoria irripetibile, una goccia nella pioggia, un motivetto che costruirà il suo senso lì.

(Tanti giri di parole per dire che giudicare le canzoni d’accoglienza è più divertente che analizzare l’attesa di risposte che mai avverranno.)

A questo punto arriva la telefonata senza dubbio più surreale di quelle finora effettuate. Chiamiamo a Castro, scegliendo di parlare con la segreteria comunale. Cambia la voce che dice di attendere in linea: più fresca, meno cupa. Buoni presagi, ci si illude.

Dopo mezzo minuto risponde qualcuno, cui chiediamo al solito di poter interloquire sulla proposta. Vi riassumiamo la conversazione: «Mi dispiace, qui non c’è nessuno. Io sono solo l’amministratore, non saprei risponderle.» «Va bene, ci passi qualcuno di qualche altro ufficio, per cortesia.» «No, non ha capito. Non c’è nessuno in nessun ufficio.» «Allora qualcuno della giunta comunale?» «Guardi, le spiego: io ero solo di passaggio, e ho alzato la cornetta sentendola squillare. Ma qui è vuoto.» «Mi scusi, ma questo non è orario di lavoro?» «Certo, però – guardi – non ho idea di dove siano tutti.» Arrivederci!

L’Amministratore (di che?) man mano si spazientiva mentre giustificava una situazione perlomeno strana. Già è strano che si aggiri un «Amministratore» tra le sale del palazzo comunale e per caso risponda ad una chiamata in orario di lavoro, a dirla tutta. Con impazienza invita a chiudere, tanto lui non saprebbe rispondere. Non saprebbe neppure chi passarci.

Peccato solo non aver chiesto il suo ruolo. L’Amministratore è più tipo un Joker o un Bruce Wayne quando diventa Batman, secondo voi? 

A Gotham City, quando si proietta il pipistrello nel cielo, arriva Batman. A Castro, quando un telefono del municipio squilla, arriva l’Amministratore. Se qualcuno vuole farci un fumetto su, ci scriva pure.

Da Gotham arriviamo alla più tranquilla (ci auguriamo!) Collepasso. Ci dà il benvenuti Imagine di Lennon, che dopo la precedente conversazione non è male. Qui non abbiamo nessun supereroe della burocrazia, ma “solo” un ottimamente diligente funzionario che prende in cura il nostro caso. (Se non gli dispiace, sarà il nostro commissario Gordon.) per essere precisi, dapprima ci passa l’interno dell’ufficio tecnico. Qui nessuno risponde, così richiamiamo e – nonostante fosse solo addetto al centralino – il funzionario decide di prendere i dettagli e richiede personalmente il reinvio della PEC. 

A volte, al di là delle burle, sono i singoli impiegati a tener su tutta la baracca. Per quanto ammirevole per il singolo, la struttura intera non può che mostrare così i propri limiti.

Ecc’ora Copertino, efficiente come erano i costruttori del suo fantastico Castello. Musica classica continua di sottofondo, la vocina ci informa degli orari di apertura, spiega quale numero selezionare per i vari uffici e in più consiglia numeri alternativi per uffici specifici. Nella segreteria del sindaco, selezione affari generali, risponde immediatamente una funzionaria, la quale prende il nostro nominativo e ci informa che la risposta ci verrà data via PEC, formalmente. 

Nulla da eccepire: qui hanno risposto con precisione e professionalità alla pecca della mancata risposta iniziale via mail. A pensar male, si potrebbe dire che questo è il noto effetto mese-prima-delle-elezioni. Ma non pensiamo troppo male, dai.

Corigliano d’Otranto, invece, dovrebbero un attimino rivedere l’organizzazione interna. Qui non ci sono vocine né selezioni, senza molta attesa risponde una funzionaria. Purtroppo, ci dice, lei è solo impiegata al protocollo, quindi smista soltanto. Non sa se la richiesta è stata recepita dagli uffici competenti, se è stata visionata in giunta, sicché le domandiamo di poter parlare con qualcuno di più specifico.

La funzionaria entra genuinamente nel caos. Dispiaciuta, quasi affranta a tratti, ci dice che non sa chi è in municipio e chi no. «Guardi, le spiego proprio preciso: io sono al piano terra, gli altri sono al primo piano, non saprei sentirli!» Non conosciamo il municipio di Corigliano, ma – perbacco! – date alla funzionaria una sistemazione decente: ha la gentilezza però le mancano i mezzi pratici.

Per poterci dare una mano, ci dà il numero dell’architetto dell’ufficio urbanistica, che magari potrebbe saperne di più. Lo chiamiamo, risponde, con una svogliatezza pari ad un risveglio mattutino d’un lunedì lavorativo. Su nostra insistenza, si mette alla fine a cercare la PEC, ma non la trova nel proprio archivio. Gliela rimanderemo, come chiede lui, direttamente alla mail dell’urbanistica.

Forse è un lunedì mattina anche a Corsano, dato il tono del funzionario della segreteria comunale che ci risponde. È celere, sia ad alzare la cornetta che ad abbassarla. Il sindaco non c’è, «io non so di cosa stiate parlando», contattiamo su suo consiglio l’ufficio tecnico. Peccato che non esista un ufficio tecnico da selezionare al centralino, perciò ripieghiamo sull’ufficio lavori pubblici. E qui il silenzio regna sovrano, lasciandoci privi di risposte.

Cursi non hanno più bisogno degli impiegati umani: hanno automatizzato persino le scuse ai cittadini! Nessuno risponde nell’ufficio del sindaco, perciò dopo un minuto e mezzo di attesa interviene direttamente la voce registrata iniziale del centralino, che affranta ci annuncia: siamo spiacenti, la persona desiderata non è al momento disponibile.

Va decisamente meglio in quel di Cutrofiano, dove un funzionario risponde rapido e insiste nel passarci l’ufficio tecnico. Ok, vorremmo però parlare con il sindaco. Nossignori, non ne avete bisogno, fidatevi. Un minuto e mezzo di attesa e ci rispondono dall’ufficio tecnico. Rispondono, sì – ma solo per annunciarci che il sindaco non c’è e là non possono farci nulla.

Finalmente abbiamo terminato i comuni che iniziano per C. Con la D, invece, c’è solo la piccola e carina Diso. Non abbiamo molto da dire qui, dato che – dopo un minuto d’attesa in entrambi i casi – sia la segreteria che gli affari generali buttano giù automaticamente la telefonata. Fatto 30, facciamo 31: la voce registrata era anche più grigia e basica delle altre. Amen.

In questa puntata non sapremmo dare giudizi netti. Gotham avrà trovato il suo eroe, mentre il Salento necessita ancora di precisione amministrativa. Tanti rimandati, qualche promosso, diversi bocciati. Ma tranquilli: l’Amministratore veglia sulla vostra integrità istituzionale!

Qui il link alla terza puntata: https://www.leccecronaca.it/index.php/2024/05/02/amministrazioni-salentine-sotto-esame-un-test-di-leccecronaca-it-per-misurarne-lefficienza-2/

Category: Costume e società

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