NOVITA’ EDITORIALI / ”La volpe la luna e l’ortica”, POESIE DI SIMONA VOLPE
di Raffaele Polo ______
Nella recente, intrigante raccolta di versi ”La volpe la luna e l’ortica” (Bertoni, 98 pagg. 15 euro) che ci offre Simona Volpe (nella foto) ci si addentra, ancora una volta, nel mondo complicato e tutto da decrittare che l’autrice è ormai abituata a presentarci.
La Poesia non è solamente, come noiosamente ci ripetiamo spesso, un ‘empito dei nostri sentimenti’, ma finisce per costruire un paesaggio fantastico sul quale disporre i frammenti, le immagini, gli arzigogolamenti di una mente che tenta di comunicare, senza molte speranze di essere compresa e condivisa… Non rinuncia, però, alle sue criptiche suggestioni e, anzi, pare divertirsi a proporci indovinelli e giochi di parole che colpiscono per il loro perfetto meccanismo ma che si rifiutano ad una chiara e soddisfacente spiegazione.
Provate a scorrere, ad esempio, i titoli delle poesie di cui sono c omposti i quattro momenti della pubblicazione (Novilunio, Luna crescente, Plenilunio, Luna Calante) e cercate un abbinamento con il testo: rimarrete sorpresi perchè, in realtà, non pare proprio esserci un’attinenza. Diciamo di ‘Poemetto d’amore per Dylan Dog’, ‘Bocca di rosa (e altre sbavature)’, ‘Galileo innamorato’… ma poi, nelle altre composizioni, è facile trovare una traccia, un addentellato, un momento che ci apre ad una superficiale condivisione. E ci fa accorgere, ineluttabilmente, che siamo noi in errore, nel cercare caparbiamente un senso, un significato preordinato e coerente al nostro approccio alla lettura e alla comprensione dei versi…
Invece, dovremmo effettuare proprio il percorso inverso, sgombrando la nostra mente e lasciandoci affascinare dalle immagini che suscita Simona, ancora una volta nelle vesti di un esperto incantatore che ci conduce dove mai avremmo pensato di approdare.
È certamente questo il maggior merito della poetessa di Martina Franca: riuscire, attraverso una minuscola frammentazione di sensazioni, a proporci il suo asserto apparentemente facile ma in realtà molto, molto complicato: ‘La poesia ti deve leggere’.
Il libro ha una precisa prefazione di Mauro Liggi e le conclusioni di Giovanni Petta.