PAOLO PAGLIARO: “Se i tempi si allungano, si può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza dover pagare il medico come privato, ma versando solo il ticket, se dovuto. Questo è un diritto. Ecco il modo per superare le liste d’attesa sature”

| 26 Aprile 2024 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani ______ 

“Nell’ispezione di questa mattina al Cup dell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce, abbiamo affrontato il problema di alcune agende sature, che rende impossibile prenotare determinate visite mediche ed esami diagnostici. Una situazione critica che riguarda non solo la Asl di Lecce ma tutte le aziende sanitarie pugliesi. 

Nonostante gli sforzi di medici e direzione della Asl di Lecce per venire incontro all’esigenze dei cittadini, i tempi di attesa per alcune prestazioni sono insostenibili.

Da qui la necessità di informare i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti, sulla possibilità che la legge offre per garantire a tutti il diritto alle cure, anche a chi non può permettersi visite ed esami a pagamento. Il decreto 124 del 1998 stabilisce che le Regioni, insieme alle Asl e agli ospedali, fissino i tempi massimi fra richiesta di prestazione ed esecuzione. Ci sono quattro codici di priorità: U-urgente, B-breve, D-differibile e P-programmata, che vanno da un minimo di 72 ore ad un massimo di 180 giorni. Sulla prescrizione effettuata dal medico di base o dal pediatra o dalla guardia medica, dev’essere indicato ii codice di priorità. Intanto c’è un’agenda tutor, una lista speciale che si aggiorna laddove vengano disdette prenotazioni o si liberino spazi per visite ed esami, e quindi il Cup si riserva di richiamare i cittadini in attesa. Se i tempi si allungano, si può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza dover pagare il medico come privato ma versando solo il ticket, se dovuto.

Questo è un diritto. E la differenza di costo è a carico della Asl. C’è dunque un modo per superare le liste d’attesa sature, però servirebbe una comunicazione capillare e chiara ai cittadini, perché molti non ne sono a conoscenza. 

La mia ispezione di oggi ha avuto proprio questo scopo: informare su questo diritto. È un obiettivo a cui tende la stessa Asl, che si sforza di dare risposta al bisogno di salute di tutti i cittadini ma non ha i mezzi per assicurare prenotazioni nei tempi richiesti. Ho potuto constatare la grande disponibilità degli operatori del Cup, che lavorano con pazienza nonostante la condizione di stress e gli episodi di aggressione a cui sono sottoposti. Anche per questo è necessario dare le giuste informazioni ai cittadini. Si può quindi compilare un modulo per richiedere di effettuare la visita medica o in regime di libera attività professionale o con uno specialista privato. La richiesta va inviata agli indirizzi direzione.sanitaria@pec.asl.lecce.iturp@asl.lecce.it e segreteria.urp@asl.lecce.it, allegando la ricetta medica e la prescrizione del Cup. Così si ha diritto al rimborso. Queste modalità sono valide per tutte le Asl pugliesi”. _______ 

LA RICERCA nei nostri articoli del 5 aprile e del 11 settembre scorsi

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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  1. Paolo Pagliaro, La Puglia domani - tramite mail ha detto:

    «Ci lascia sconcertati il dietrofront dell’Asl Lecce sui rimborsi per visite mediche ed esami diagnostici urgenti, eseguiti privatamente dagli utenti che non hanno potuto ottenere la prenotazione al Cup nei tempi previsti.
    Quello che è un diritto finora negato, e che noi avevamo sollecitato con un’ispezione al Cup dell’ex ospedale Vito Fazzi due settimane fa, era stato finalmente riconosciuto dalla Direzione dell’azienda sanitaria locale di Lecce, che con nota del 24 aprile scorso aveva disposto l’adozione di un modulo da distribuire agli utenti, per la richiesta di rimborso in caso di visite ed esami effettuati in regime intra moenia o presso specialisti o strutture private, da consegnare agli uffici del direttore del distretto sociosanitario di residenza.
    Ma, incredibilmente, a distanza di due settimane, ieri è stata disposto il ritiro del modulo dagli sportelli Cup, “nelle more di una definizione maggiormente dettagliata del contenuto e dell’operatività del percorso aziendale ivi prospettato”.
    Tradotto dal burocratese: stop, in attesa di nuove disposizioni. Un provvedimento di cui chiediamo la immediata revoca da parte della Direzione Asl, perché sia garantito il diritto alle cure finora negato. Non riuscendo a prenotare visite ed esami nelle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate a causa di agende sature e tempi di attesa insostenibili, e non potendo permettersi visite ed esami a pagamento, molti cittadini avevano infatti rinunciato a curarsi. Con la nostra azione, abbiamo invece chiesto che la Asl di Lecce e tutte le Asl pugliesi rispettassero le disposizioni di legge del Piano nazionale di governo delle liste d’attesa.
    Chiediamo dunque che il modulo sia subito rimesso a disposizione degli utenti, e che gli operatori del Cup informino e assistano gli utenti nella richiesta di rimborso alla Asl”.

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