LA POLEMICA / ”Il Santo stroppiato”

| 15 Aprile 2024 | 0 Comments

di Luca Fiocca _______ 

Un’opera nuova, non può assolutamente essere tramandativa!

Il nuovo non può in nessuna maniera dare origine ad una identità artistica.

L’identità di un popolo, si tramanda di generazione in generazione, tramite i nostri antenati.

L’opera nuova, come la definisce il prof. Casciaro, consulente del Comune, in realtà annulla secoli di storia.

La traduzione, di cui parla il prof. Casciaro, dovrebbe in realtà tramandare il passato, e non il presente.

A tutti gli effetti, è stato deturpato il valore della statua, ed eliminati gli elementi simbolici.

Il santo è stato stroppiato!

La statua risulta ridotta in altezza.

Sulle tre dita non ci siamo, la testa della copia è inclinata in avanti ed anche il braccio destro, invece che verso l’alto, è teso e pure il saio vescovile scende diversamente.

La destra non è protesa in alto per la solenne benedizione.

La testa non è rivolta in basso quasi a voler rassicurare il popolo leccese.

Il mantello del santo, poi, non è rigonfio di vento tanto da realizzare, in basso a destra di chi guarda la statua, un movimento evidentissimo, che rende palpabile l’azione del vento e il fatto che il santo benedice dall’alto dei cieli.

Questo effetto è stato leggermente ridotto e quella parte di mantello appare più piatta, e meno dinamica.

Il santo nano, come già definito da qualcuno, ha perso buona parte delle proprie caratteristiche intrinseche, vedendosi cancellati quegli elementi simbolici che lo caratterizzavano…

Immagino che Sant’Oronzo si stia rivoltando nella tomba… _______ 

LA RICERCA nei nostri articoli di ieri e del 9 aprile

Category: Costume e società, Cultura

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