AMMINISTRAZIONI SALENTINE SOTTO ESAME. UN TEST DI leccecronaca.it PER MISURARNE L’EFFICIENZA

| 7 Aprile 2024 | 0 Comments

di Giovanni Gemma_______Un articolo del 1972 sul Corriere della sera dichiarava che «il divario fra Nord e Sud verrà colmato solo nel 2020». Ottimisti. Siamo arrivati nel 2024 e questo divario non accenna a diminuire, anzi è persino aumentato. Nell’articolo del ’72 si parlava di «piramidi sulle sabbie mobili»; oggi le sabbie hanno completamente inghiottito anche le punte di queste piramidi.

A chi vanno le responsabilità? Chi ha permesso questo divario e chi continua a rimanere indifferente dinanzi al suo aggravarsi?

Non abbiamo qui spazio per fare il processo alla Storia, ma è certo che tutte le nostre amministrazioni, dalle grandi città ai più piccoli villaggi, hanno sbandierato ai quattro venti le promesse di sviluppo del territorio. Salvo disattendere, in genere, ogni promessa. A noi salentini, «Sud del Sud dei santi» – secondo la definizione di Carmelo Bene – non è toccata sorte migliore di altre parti del Mezzogiorno.

Si potrà dire: Ma è facile mettersi dietro a un computer e criticare quelli che fanno, che si sporcano le mani!

Giustissimo, siamo tutti bravi a parlare al bar sport.

Allora ecco cosa ci siamo inventato.

Faremo un test, un piccolo test se volete, ma che potrà essere indicativo di come l’ente di prossimità, il Comune, con cui i cittadini tutti i giorni hanno a che fare, si interfaccia con gli amministrati, o comunque con quanti hanno necessità di comunicare con l’Amministrazione o con gli uffici comunali.

Bocciati? Promossi? Rimandati?

Forse no, ma tenteremo di confrontarci con dei soggetti politici senza quella acquiescenza, se non proprio sudditanza cui abbiamo purtroppo tante volte assistito in altrui comportamenti.

Come procederemo?

Stiamo interloquendo con delle associazioni di categoria perché ci diano una mano, per capire quali siano percorsi, i tempi, le pratiche necessarie per ottenere un qualsiasi permesso. Allargare una finestra, montare un cancello, pulire un’aiuola pubblica abbandonata e piena di erbacce, installare nel centro storico passamano per i disabili o per gli anziani, oppure segnalare un monumento o un’eccellenza del territorio.
Ecco vogliamo capire quale sia il costo della burocrazia per i cittadini, o per un’associazione, è costretta a pagare. E cercheremo anche di capire se quella meridionale, che in tanti definiscono burocrazia borbonica, non solo incida negativamente sull’economia del nostro territorio, ma se sia pure in grado di piegare il volere delle amministrazioni, oppre se invece siano queste ultime che la utilizzano come strumento per trasformare i cittadini in sudditi, costringendoli a pietire per un certificato o un’autorizzazione dovuta per legge.

Ci siamo dato un compito arduo. Però vogliamo provarci.

Nei prossimi giorni provvederemo a far inviare una PEC a tutti i comuni della Provincia di Lecce un progettino. Di cosa si tratta? Ancora non lo sappiamo, ma certo sarà una richiesta da fare a tutti i comuni e a tutti allo stesso modo. E staremo a vedere…

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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