LE LISTE DI ATTESA INFINITE DELL’ASL DI LECCE. LA CISAL VUOLE LA DESTITUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE ROSSI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni D’Ambra, segretario generale provinciale del sindacato Cisal Sanità, ci manda il seguente comunicato, in cui preannuncia di voler chiedere la destituzione del direttore generale dell Asl di Lecce (nella nostra foto, Stefano Rossi, 60 anni, di Lecce, avvocato, prima per sei mesi commissario straordinario, da un anno direttore generale dell’Asl di Lecce, nominato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, assunto con contratto di diritto privato, circa 200.000 euro di retribuzione annua, fedelissimo dell’ex capo di gabinetto della presidenza regionale e attuale deputato alla Camera per il Partito Democratico Claudio Stefanazzi).._______
Vogliamo ricordare, se ciò non è mai rifulso nella sua mente, che alle aziende sanitarie ed ospedaliere e’ vietato sospendere le attivita’ di prenotazione delle prestazioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001.
E, in coerenza con il diritto all’accesso alle prestazioni sanitarie e all’appropriatezza, la sospensione o la chiusura delle liste rimane un’azione illegittima punibile per legge (legge n. 266/2005, art. 1 commi 282 e 284).
E se gli obiettivi di salute e assistenziali non dovessero essere raggiunti, cosa evidentissima nell’Asl Lecce, la Direzione Generale può automaticamente esser rimossa dal suo incarico, per inadempienza (come da indicazioni del decreto legislativo n. 502 del 30/12/1992, art. 3 bis, comma 7 bis).
Ed è quello , e non solo, che richiederemo nei prossimi giorni al Presidente della Regione Puglia, suo datore di lavoro.
Giovanni D’Ambra
Segretario Generale Provinciale Federazione Cisal Sanità
Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo