QUARANTA ANNI SENZA RENATA FONTE
di Fabio Coppola _______
1984- 2024. QUARANTENNALE DELL’OMICIDIO DI RENATA FONTE
LA TOPONOMASTICA VEGLIESE ANCORA PRIVA DEL SUO NOME
Il 31 marzo 1984 dopo un consiglio comunale, veniva assassinata a Nardò Renata Fonte, 33 anni, mentre rincasava. Lasciava marito e due figlie. Insegnante, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Nardò, contrastava la speculazione edilizia a Porto Selvaggio.
In Italia era il primo amministratore comunale donna ad essere assassinato.
Nel 2002 il Ministero dell’Interno riconosceva la Fonte vittima di mafia.
Nel 2014 in occasione del trentesimo anniversario della morte, proponevo al Comune di Veglie di intitolare una via o una piazza alla giovane vittima.
Nel 2021 l’associazione “Rete Indipendente” proponeva al Comune di Veglie di intitolare la biblioteca comunale a Renata Fonte.
La toponomastica del Comune di Veglie è ancora priva del suo nome.
La memoria di Renata Fonte viene onorata in tutta Italia con intitolazione di vie, piazze, premi, aule universitarie…
Oltre a commemorare Renata Fonte, è importante emularla con azioni concrete.
Per i giovanissimi che volessero approfondire l’argomento il libro di Carlo Bollino “La posta in gioco”, De Benedittis Editore (1987), e quello di Lino De Matteis “Il caso Fonte”, Manni Editore, (1986).
Il film completo “La posta in gioco” (1988) di Sergio Nasca, con la magnifica interpretazione di Lina Sastri, comodamente su Youtube.com. _______
L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 17 marzo 2022
Come scritto chiaramente nell’articolo del 17 marzo 2022 Renata Fonte è morta perchè si opponeva ad una lottizzazione sulla costa di Nardò ma non centra nulla Portoselvaggio che era già Parco Regionale dal 1980 come sancito dalla legge regionale 21 di quell’anno. La falsa indicazione di Portoselvaggio come causa dell’omicidio Fonte ha solo favorito gli effettivi mandanti stornando l’attenzione da altre grosse lottizzazioni approvate ed edificate poco dopo la morte della povera Fonte.
Domani, domenica 31 marzo, ricorre il 40esimo anniversario della scomparsa di Renata Fonte. 40 anni esatti dal 31 marzo 1984, dalla notte in cui l’assessora repubblicana fu uccisa, al termine di una seduta del Consiglio comunale cui aveva partecipato, diventando un simbolo della lotta per la legalità e dell’impegno e della passione civile e politica. Da quella data a oggi, moltissime istituzioni, università, enti, associazioni hanno intitolato a Renata Fonte monumenti, aule, strade e altri luoghi.
Il suo nome compare in tutte le commemorazioni per le vittime di mafia e nei dibattiti, gli incontri e le rassegne sulla memoria e i sacrifici delle personalità italiane in favore della legalità.
Sulla sua vicenda sono stati realizzati libri, film, fiction televisive, opere teatrali e la sua figura è costantemente oggetto di studio e riflessioni a scuola e nelle università. La città di Nardò, tra le altre cose, nel 2017 le ha intitolato l’aula consiliare a Palazzo di Città.
“Renata Fonte – ricorda il sindaco Pippi Mellone – è simbolo e punto di riferimento di chi ama la propria terra e di chi non accetta soprusi, speculazioni e illegalità. È il modello per chi ha coscienza, sensibilità e coraggio, contro chi assume comportamenti sordidi, contro chi interpreta in modo “acrobatico” la storia e contro chi ha avuto e continua ad avere paura della sua figura. Perché in questi 40 anni Renata Fonte è morta altre volte, ad esempio quando chi governava la città qualche anno fa decise incredibilmente di bocciare la nostra proposta di intitolarle l’aula consiliare, il luogo che l’ha vista battersi sino a pochi minuti prima di morire. Un gesto doveroso che abbiamo orgogliosamente compiuto noi nel 2017. Noi, che forse abbiamo più chiaro di qualcun altro chi era Renata Fonte e perché occorra difenderne la memoria”.
In occasione del 40esimo anniversario della morte, l’amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia in programma mercoledì 3 aprile alle ore 10:30 al Belvedere del parco di Portoselvaggio, dove è presente una stele in sua memoria. È prevista la partecipazione degli studenti dei tre istituti scolastici comprensivi della città. Sono in programma alcune letture di Marco Alemanno, Pasquale Alfieri e Antonietta Martignano, su una composizione al pianoforte di Antonio Mariano dedicata a Renata Fonte dal titolo Le note di Renata. Interverranno anche il sindaco Pippi Mellone e l’assessore alla Cultura Giulia Puglia. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Ufficio stampa