LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE SULLA PISTA PORSCHE. VEDIAMO QUELLE CHE SI STANNO IMPEGNANDO A CONTRASTARE LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO. MA PURE QUELLA CHE HA FATTO SOLO FINTA
di Graziano De Tuglie ______
Il fatto che gli ambientalisti tedeschi abbiano ottenuto facilmente l’attenzione del consiglio Comunale di Stoccarda sul megaprogetto di ampliamento della pista di collaudo nell’Arneo neritino, ha indotto alcuni commentatori, a livello nazionale, ad accusare l’ambientalismo italiano di indifferenza.
Questa tesi è in buona parte infondata.
Infatti Italia Nostra, in particolare la sezione Sud Salento, conduce una serrata critica alle linee principali del progetto di ampliamento in tutte le sedi fino ad adire il TAR come abbiamo avuto modo di riportare nei nostri precedenti interventi sulla questione; anche un comitato spontaneo sorto proprio in relazione alla mega estensione del centro di collaudo della Porsche, i Custodi del Bosco Arneo, ha dimostrato notevole dinamicità raccogliendo migliaia di firme online contro le intenzioni della nota fabbrica automobilistica tedesca. Ed ancora l’associazione Verdi Ambiente e Società ha mostrato la sua totale disapprovazione al tentativo spregiudicato di estendere il consumo di suolo in una zona così sensibile del territorio salentino; Maria Teresa Corsi, responsabile della sezione leccese di questa asscociazione ha presentato denuncia querela alla Procura della Repubblica di Lecce e sollecitato una interrogazione parlamentare presentata dall’on. Filiberto Zaratti.
Ondivoga invece la posizione della più grossa associazione ambientalista nazionale, Legambiente, che dopo una timida opposizione iniziale si è schierata velocemente al fianco della Porsche limitandosi ad auspicare qualche lieve e marginale rettifica dell’originale progetto di estensione cel Centro di Collaudo: comportamento che non stupisce dato che noti esponenti di vertice di Legambiente hanno partecipato attivamente alla redazione del Piano di impatto ambientale che correda il megaprogetto Porsche in sede di Valutazione Ambientale Strategica.
Con la miriade di società collegate, che ne fanno una holding tesa a fornire servizi sia pur non remunerati, Legambiente fornisce una sorta di “imprimatur” che garantisce una sorta di lasciapassare ambientale che ben pochi osano mettere in discussione ma che rendono quell’associazione, di fatto, finacheggiatrice di interventi non propriamente rispettosi della tutela dei territori. Questo corsa in aiuto del piano di espansione del Nardò Tecnichal Center ben si sposa col fragoroso silenzio degli enti territoriali interessati, Comuni di Nardò e Porto Cesareo.
Atteggiamento povero e mediocre rispetto al comportamento del Municipio di Stoccarda. ______
LA RICERCA nel rostro ultimo articolo del 4 marzo scorso
Ci trattano da terzo mondo.Non si ascoltano mai chi vive il proprio territorio!!!