UN ROMANZO SULLO STATO DI ISRAELE
di Raffaele Polo ______
Un avvenimento corale fornisce l’occasione per raccontare storie e popoli. Se in ‘Fuga per la vittoria’ è il calcio che ci riporta alla guerra tra alleati e nazisti, ecco che con questo romanzo di Yigal Leykin (nella foto) è la musica a creare una inquietante parentesi nel conflitto che vede sempre impegnati gli ebrei.
In questo “Il concerto“ (Besa, 296 pagine, 17 euro) siamo a Holon, nel 1962. Lo Stato d’Israele sta provando a ricostruire l’identità comune di un popolo da sempre diviso fra diversi ceppi di provenienza, ciascuno arroccato nella difesa delle proprie tradizioni. Nahmani, il direttore del campo di transito della città, che accoglie ebrei provenienti da Europa, Africa e Asia, decide di organizzare un concerto per cercare di unire le diverse anime della comunità.
Come direttore d’orchestra viene scelto il Professore, un uomo misterioso e schivo, da cui tutti nel campo sono affascinati e intimoriti. Solamente il giovane violinista Isidor riuscirà a riscoprire la ritrovata concordia all’interno del campo: grazie al Professore, il giovane scoprirà la straordinarietà del proprio talento e la potenza unificatrice della musica.
L’autore, Yigal Leykin, nato a Leopoli (URSS), all’età di nove anni si trasferisce con i genitori in Polonia e da lì, a dodici anni, in Israele. Nel 1978 si laurea all’Università di Bologna in Medicina. Si specializza in Anestesia e Rianimazione all’Università di Ferrara e consegue Master in Scienze all’Università di Tel Aviv. Ha esercitato presso diversi ospedali italiani e stranieri. Attualmente è Direttore del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. È autore di oltre 170 lavori scientifici, pubblicati sulle più prestigiose riviste nazionali e internazionali. Il suo romanzo d’esordio è ‘Una vita qualunque’, il più recente è ‘Il concerto’.