LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI STAMATTINA A LECCE – photo gallery
a cura di Giovanni Gemma _______
Dopo le manifestazioni in Francia e Germania anche in Italia sono cominciate le proteste degli agricoltori, che stanno diventando note nel panorama politico per i mezzi usati: i trattori.
Oggi è stata la volta di Lecce. I manifestanti si sono ritrovati a gruppi in alcuni parcheggi di centri commerciali – per avere visibilità dinanzi alla grande distribuzione, ci fanno sapere – per poi riunirsi in Largo Settelacquare con i loro mezzi.
Come ci confermano gli organizzatori, la manifestazione non ha un colore politico predefinito, né vuole strumentalizzazioni. “Vedete, abbiamo solo il tricolore, perché quello che vogliamo è il bene dell’Italia.”
Un’auto arriva con “Fischia il vento” nelle casse: è questo l’unico segnale di parte politica in una piazza in cui risplendono solo bandiere bianche, rosse e verdi.
Dato che non manca molto alle elezioni europee, proviamo a capire qual è la posizione della piazza in proposito. “Io sono europeista” – ci dice uno dei manifestanti – “L’Unione Europea non può essere ridotta ad un governo di banchieri.”
Non tutti i manifestanti apprezzano l’operato delle associazioni di categoria, ritenute spesso troppo permissive. È, se vogliamo, la controparte agricola della crisi del sindacato nell’industria. Infatti, le proteste sono coordinate in modo che può apparire quasi volontaristico; gli organizzatori avranno un vertice in Prefettura, ma i trattori rimangono a presidio.
Un manifestante lamenta la mobilitazione dell’autorità pubblica solo in forma di polizia a guardia della protesta. Critiche cadono sull’inazione delle amministrazioni locali e delle istituzioni nazionali.
Non è, per essere chiari, una manifestazione di chi si lamenta senza proposte. Un gruppo ci fa sapere che è loro intenzione costituire un’associazione per assistere – tecnicamente e legalmente – agricoltori che altrimenti non hanno una rete di contatti su cui sostenersi. Per ora, si fa divulgazione in pubblico.
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