NUMEROSI PROGETTI E PROTOCOLLI PER L’IMBOSCHIMENTO RIMASTI PERO’ FINORA SENZA ADEGUATE PIANTUMAZIONI REALI. UNA NOTA CRITICA DEL FORUM AMBIENTE E SALUTE DI LECCE

| 19 Gennaio 2024 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni Seclì (nella foto) e Salvatore Accoto del Forum Ambiente e Salute di Lecce, ci mandano per conoscenza la loro nota inviata a Provincia e Comune ______ 

FORUM AMBIENTE E SALUTE LECCE

Oggetto

NUMEROSI  PROGETTI  e PROTOCOLLI PER L’IMBOSCHIMENTO FINORA  SENZA  ADEGUATE  PIANTUMAZIONI REALI

Sigg.

STEFANO MINERVA  Presidente Provincia Lecce

STEFANO SALVEMINI  Sindaco di Lecce

PC

SIG. ANNA GRAZIA MARASCHIO assessore regionale

La recente adesione della Provincia   al  progetto MOSAICO VERDE, campagna di forestazione  aree urbane ed extraurbane, supportata da diversi  e qualificati enti e associazioni nazionali,  conferma la sensibilità dell’Ente locale  rispetto al dovere di  attivare azioni virtuose di rinaturalizzazione, in contrasto con la desertificazione del territorio.

Tale protocollo si unisce a quello con la Fondazione SYLVA, che ha  permesso negli ultimi tre anni di piantumare alcune migliaia di nuovi alberi; ed è in continuità  con l’analogo del DAJS  salentino  del 2018, ancora fermo.  Non dimentichiamo anche la collaborazione  con l’agenzia regionale per la forestazione ARIF.

A questi percorsi  di partenariato  della Provincia si uniscono quelli comunali  di imboschimento di aree periurbane, in primis  a Lecce; qui sono stati avviati gli interventi di  piantumazione  di diverse centinaia  di alberi  a borgo San Nicola e all’Orto botanico.

Questa proliferazioni di proposte e convenzioni  per la rinaturalizzazione del territorio non  elimina né  risolve   importanti criticità:

– in primis  l’inadeguatezza  degli stessi nell’avviare nel concreto  una massiva piantumazione di   diverse  centinaia di migliaia di  alberi , richiesta da  decenni, ancor prima del disseccamento di massa degli ulivi, a maggior ragione  ora  in  contrasto alla desertificazione  prodotta;

– il progetto Mosaico si sovrappone  a quello  del DAJS, rivolgendosi entrambi ai Comuni, cui si chiede di reperire la disponibilità di aree pubbliche  e-o private da imboschire. Ad oggi, dopo quattro  anni dall’avvio delle consultazioni del Dajs con i sindaci delle tre province,  non sappiamo quante  aree sono state individuate e quanti nuovi alberi piantati; poiché non vi è stata segnalazione pubblica di ciò, temiamo   -sperando di essere smentiti-  che il progetto non sia  decollato nei fatti.

Lo stesso potrebbe accadere per la convenzione con Mosaico.  Concreta è  la partenza  dell’ accordo  con Sylva e del comune di Lecce: ma le  poche migliaia  di nuove alberature nel giro di tre anni, sono insignificanti rispetto all’urgenza di rinaturalizzare il Salento. Esso abbisogna di  milioni di nuove piantumazioni, in sostituzione di quelli  degli ulivi disseccati e già per sopperire al deficit di boschi che ci pone  nell’ultimo posto in Italia. Passi da lumaca prodotti finora dalle convenzioni , rispetto all’efficienza  e ai risultati di interventi di imboschimento attuati in anni precedenti da privati  (purtroppo pochi anche per il carente sostegno e input regionale).

Le criticità di  tale divaricazione tra progetti-protocolli numerosi  e azioni non corrispondenti  -dovute anche  alla inadeguata risposta di amministrazioni  e di  proprietari terrieri-  può e deve essere superata con interventi pubblici  su aree pubbliche  marginali, degradate, dismesse e con l’attivazione di procedure più snelle e di maggiori risorse nel PSR  regionale. Ciò renderebbe  le pratiche di imboschimento  più celeri e meno onerose sul piano finanziario, quindi  con maggiore estensione delle piantumazioni. Un solo esempio: le aree dei relitti stradali  e delle grandi rotatorie e svincoli, che assommano  nel Salento  a circa  duecentocinquanta ettari,  possono  da sole ospitare duecentomila nuove alberature, da  mettere a dimora  in un solo anno. Invece  queste aree  -a differenza di quelle analoghe in altre regioni- versano in  uno stato di squallore,  sono ricettacolo di rifiuti. Nel capoluogo  anche gli ultimi rondò    della nuova  circonvallazione  verso Acaya non ospitano  -come potrebbero-  diverse centinaia di nuovi alberi .

Tali interventi sono stati sollecitati  dallo scrivente Forum soprattutto all’ente Provincia fin dalla presidenza del senatore G. Pellegrino, con apprezzamento  e inazione insieme. La criticità climatico-ambientale particolarmente grave per il Salento richiede un’accellerazione , che unisca ai suddetti protocolli azioni immediate  e dirette, concordate con Anas, Regione e Comuni; contemporaneamente va potenziato  il ruolo dell’Arif, sia nella produzione di più numerose piante  che nella  gestione del personale  che va  implementato e incentivato.

Come negli anni trenta e cinquanta del XX secolo, va immediatamente  pianificato un intervento pubblico di forestazione e imboschimento anche produttivo, innanzitutto con interventi diretti su aree demaniali;   a ciò va unito  il sostegno alla  cura degli uliveti  ora in rivegetazione e all’incremento  alberature  al loro interno,  invece di finanziare gli espianti;  i protocolli e le  convenzioni con  privati, possono solo integrare  ma non sono  in  grado di sopperire alle due precedenti prioritarie operazioni.

Distinti saluti

Giovanni Seclì

Salvatore Accoto

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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