NUOVO SBARCO DI MIGRANTI
(e.l.) ______
Gli ultimi approdi di migranti in Salento, ventuno giorni fa a Santa Maria di Leuca a bordo di una veliero, e ventuquattro giorni fa a Brindisi a bordo della Geo Barents, a bordo a delle navi delle organizzazioni che li prelevano in mare al largo delle coste libiche e tunisine.
L’emergeza immigrazione incontrollata in Italia è diventata drammatica. Lampedusa è sommersa da arrivi continui. Non ci sono i mezzi per i trasferimenti in altri Comuni, prevalentememte del Nord Italia, come si è fatto finora. Inoltre si allunga la lista dei sindaci che documentano come nei loro centri non sia possibile ospitare più nessuno. In tante città grandi e piccole intere zone sono in balia di giovani allo sbando.
In Salento sono è ricominciata l’ immigrazione irregolare dei, se si può usare il termine, ‘privilegiati’: pagano di più, e hanno più ‘servizi’, da parte dei trafficanti di esseri umani, partendo a gruppi di piccola o media consistenza dalla Turchia a bordo di velieri.
A Taranto e a Brindisi invece approdano gli immigrati che lasciano le coste della Libia – dove arrivano a piedi da numerosi Stati africani – sui gommoni messi a disposizione a pagamento da trafficanti di esseri umani senza scrupoli, contando di essere recuperati in mare dalle grossi navi delle organizzazioni non governative che li portano subito dopo in Italia, l’unico paese del Mediterraneo che lo consente, aprendo da anni i propri porti agli sbarchi incontrollati.
Fra l’altro, la Libia continua pericolosamente a essere divisa fra clan rivali, che hanno ripreso una specie di guerra civile strisciante con conseguente instabilità politica per il governo, o, per meglio dire, i governi sul territorio, e difficoltà economiche per tutti.
Da poco anche in Tunisia la situazione economica e dunque sociale è preoccupante.
Questa notte arrivate a Brindisi altre centosei persone, imbarcate nei giorni scorsi dalla nave Sea eye nelle acque a sud di Lampedusa. La Sea eye appartiene ad un’ organizzazione non governativa tedesca nata nel 2015 con sede a Ratisbona in Germania
Sono quindi scattate le consuete operazioni di assistenza della Croce Rossa (nella foto).