DIARIO DEL GIORNO / GIOVEDI’ 28 DICEMBRE 2023
Oggi è giovedì 28 dicembre 2023.
Due nostri amici compiono gli anni oggi: tanti auguri di buon compleanno a Katia Montinaro, e a Fabio Valente.
1895, come oggi, centoventotto anni fa, i Fratelli Lumière organizzano a Parigi la prima proiezione cinematografica pubblica a pagamento, sancendo così la nascita del cinema. L’ esito fu inglorioso: alle prime immagini di un treno in movimento, i presenti fuggirono terrorizzati.
Quattro giorni alla fine dell’ anno.
Il capodanno legale.
Fino a qualche secolo fa esso variava secondo gli Stati e in Italia addirittura da città a città.
Pure nell’ antica Roma il capodanno fissato dalla riforma del re Numa Pompilio stentò a sostituire quello arcaico del 1° marzo e si affermò solamente in età imperiale.
Il nome del primo mese viene dalla base indoeuropea ya, che significa passaggio, e ‘ianua’ è appunto la porta del passaggio da un anno all’ altro.
Quel giorno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e si scambiavano vasi con miele, datteri e fichi secchi, avvolti in foglie di alloro quale augurio di fortuna e felicità.
Oggi invece Capodanno è un giorno di riposo dopo la notte di San Silvestro, che con la sua atmosfera orgiastica rammenta le feste romane dette Saturnalia; né ci si scambiano doni, perché l’ usanza è stata spostata a Natale.
Ci si limita a mangiare a pranzo – se non lo si è fato a mezzanotte – le lenticchie, perché si dice che propizino la prosperità economica nell’ anno che comincia.
Proverbio salentino: LE PAROLE SUNTU COMU LE CERASE, NDE PIGGHI UNA E NDENENU CCINQUE
Le parole sono come le ciliegie, ne prendi una e ne vengono cinque.
Così come quando si coglie una ciliegia dall’albero, allo stesso modo con le parole, si parte con l’intenzione di dire una cosa, ma poi queste si moltiplicano e a volte si finisce per dire qualcosa che non si vorrebbe dire.
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