QUESTA MATTINA UN MINUTO DI SILENZIO NELLE SCUOLE ITALIANE PER GIULIA CECCHETTIN

| 21 Novembre 2023 | 0 Comments

IL NOSTRO COLLABORATORE PIU’ GIOVANE, STUDENTE LICEALE, CI RACCONTA COME E’ ANDATA A LECCE

di Enrico Petrelli ______

Martedì 21 novembre 2023.

I ragazzi entrano come ogni giorno a scuola, passano il cancello, salgono le scale, siedono nelle loro classi ai loro banchi; qualcuno, oggi in più del solito, ha deciso di indossare un abito, un maglioncino, un cappotto color rosso vivo, e allora qui e là spuntano negli atri docenti, ragazzi, ragazze intenti alle loro ordinarie attività, all’ordinario brusio con questo colore acceso che risalta fra i più ordinari grigi, bianchi e neri.

Qualche insegnante in un momento della lezione tira fuori il motivo di queste sommesse manifestazioni, della circolare che invita a ricreazione ad osservare un minuto di silenzio per il lutto del nuovo caso di femminicidio Cecchettin.

Si cerca di parlare di società, dei pregiudizi e delle prassi sessiste che ancora sono presenti, gli studenti intervengono raccontando una loro esperienza, una loro opinione, anche una loro osservazione, e questo racconto assume le pieghe di fatti piccoli, di scherzi di cattivo gusto, fino a comportamenti dannosi e violenti, fatti sempre più grandi che alla fine diventano fascicoli giudiziari e sorrisi e vite, spesso giovani, spezzate.

Il sentimento comune in genere è la rabbia.

Alla fine si nomina nei discorsi l’educazione sentimentale, e alla domanda dei ragazzi a riguardo, alcuni rispondono che ogni giorno a scuola si fa educazione affettiva insegnando non solo l’aderenza alle regole della civile convivenza, ma la partecipazione, il rispetto, l’ascolto, attraverso dialoghi, scambi di opinioni e di esperienze, attraverso tematiche ed esempi.

In molti ritengono che se questo non è sufficiente bisogni fare un lavoro all’interno delle famiglie, sia esso in termini di evoluzione dei parametri valoriali delle stesse, o normalizzazione di questi concetti a realtà effettiva di base del vivere sociale già a partire dall’apprendimento familiare.

Fra queste discussioni infine suona la campanella, il brusio dei passi, delle sedie, delle voci velocemente si dilegua trasformandosi in un indisturbato silenzio

Category: Cronaca

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