L’ INTERVENTO / RESILIENZA DEGLI ULIVI E RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO

| 17 Novembre 2023 | 0 Comments

di Crocifisso Aloisi  ______ 

L’incontro di Galatone di lunedì  13 novembre scorso si è svolto in un clima positivo, propositivo, partecipato. Un incontro che ha rinsaldato, in tanti, certezze consolidate e ha fatto nascere curiosità, in altri, che neanche immaginavano cos’era e cos’è veramente l’affaire xylella.

Al termine dell’incontro, durato circa tre ore, i presenti sono andati via con grande speranza e grande determinazione.

Sono stati affrontati tanti dei nodi che hanno caratterizzato la faccenda xylella e  disseccamento rapido dell’olivo.
Si è parlato del ruolo che hanno avuto, e stanno ancora avendo, i funghi patogeni riscontrati in Salento che, dati alla mano,  causano danni a volte anche maggiori della xylella.

Naturalmente in molti si sono chiesti perché le autorità, a suo tempo preposte alla risoluzione del problema, non abbiano indagato a 360 gradi le varie cause dei disseccamenti; perché non abbiano ricercato anche altri patogeni all’interno dei campioni analizzati (visto che stavano emergendo già da qualche anno numeri importanti relativi a migliaia e migliaia di olivi campionati con gravi sintomi di disseccamenti ma che erano risultati essere negativi alla presenza del batterio) e si siano indirizzati solo ed esclusivamente su xylella?

Ovviamente, se fossero state individuate in tempo utile queste cause, molto probabilmente si sarebbero potuti salvare milioni di olivi e migliaia di ettari di superficie olivetata ed oggi staremmo raccontando una storia diversa.

Si è parlato del danno che hanno subito gli oltre 75% dei piccoli proprietari salentini, per questa ‘sciatteria’.


Si è parlato anche dei sussidi ambientalmente dannosi per i reimpianti, senza alcuna logica, di leccina e favolosa.

Si è formulata direttamente all’assessore regionale Maraschio la richiesta di censimento di tutti quegli oliveti salentini che stanno palesemente ed incredibilmente mostrando evidenti segnali di ripresa vegetativa in modo da preservarli e consentire ai proprietari un sostegno per la loro importante attività di recupero e di tutela del patrimonio olivicolo tradizionale e del tipico paesaggio agricolo salentino.


Su questo aspetto, che riteniamo fondamentale, l’assessore regionale ha dimostrato molta attenzione. Ovviamente monitoreremo tutto, e al momento opportuno chiederemo conto ad ognuno dei protagonisti istituzionali su cosa ha o non ha fatto, senza fare sconti a nessuno come abbiamo sempre fatto.


A nome di tutte le quarantuno associazioni territoriali ho presentato alcuni punti del documento da loro sottoscritto ed abbiamo distribuito una copia ad ognuno dei presenti, politici inclusi: stiamo approntando una versione formale del documento da inviare alle istituzioni politiche ed accademiche regionali, e non solo.

Daremo ampia pubblicità al documento condiviso che rappresenta una solida base per far ripartire e rigenerare il nostro territorio.


Vorrei ringraziare, a nome delle associazioni che hanno fatto un egregio lavoro di rete, l’Amministrazione Comunale di Galatone, i relatori intervenuti che hanno fatto analisi interessantissime ed oneste intellettualmente sull’attuale situazione e che sono venuti a Galatone partendo anche da lontano, da Roma, Foggia, Bari, da Lecce.

Un ringraziamento per la gentilezza istituzionale e politica dell’assessore regionale Maraschio per la sua presenza (quando a fine ottobre le prospettammo la data del 13 novembre ci disse che sarebbe stato difficile per lei partecipare a causa di altri impegni ma, poiché da parte nostra non era possibile spostare la data, ci disse che avrebbe fatto di tutto per venire. E così è stato anche se soltanto per una mezz’ora).

All’assessore abbiamo consegnato in modo informale una copia cartacea del documento sottoscritto con l’impegno di farle recapitare ufficialmente una mail al suo protocollo istituzionale.


Abbiamo concluso i lavori in un clima di speranza e rinnovata determinazione, consapevoli che questa sia la strada giusta per cercare di superare laceranti posizioni e far ripartire il nostro territorio. Urge  una visione d’insieme , multifattoriale,  prospettica verso il passato e il futuro, lungimirante. Occorre rivedere  strategie e opzioni,  in base all’esperienza e non riproporre  rigidamente protocolli e schemi non condivisibili né incontestabili, nocivi  soprattutto se irreversibili.

La  partecipazione plurima del territorio, senza esclusioni e pregiudizi e ostracismi ingiustificati, può favorire scelte efficaci e condivise che non siano foriere di ulteriori tensioni sociali.  ______ 

LA RICERCA nel nostro articolo del 14 novembre scorso


Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.