“D’invisibile è tessuto l’amore“, I NUOVI FRAMMENTI POETICI DI LUIGINA PARISI
di Giuseppe Puppo ______
Quando, tre anni fa, in occasione dell‘uscita del suo romanzo di ottimo esordio “Un abbraccio sospeso”, (Musicaos Editore, 186 pagg. 15 euro) che trovò subito l’attenzione lusinghiera di un critico attento e autorevole quale Raffaele Polo, io, incuriosito, la intervistai, le chiesi del suo impegno originale per le tematiche ambientali e paesaggistiche riversato nella narrativa.
Adesso che, dopo i racconti di “Malurmia” con cui si è nel frattempo cimentata, è appena uscita la sua raccolta di poesie “D’invisibile è tessuto l’amore“ (Storiedilibri.com Editore, 128 pagg. 13 euro), avrei voluto intervistarla di nuovo, per farle una sola domanda:
‐ Scusi, ma Lei è innamorata?
Sto leggendo e scrivendo nella prima vera giornata autunnale della stagione a Lecce e Autunno si intitola appunto una di queste sue poesie, in cui, con la stessa forza dirompente di quella omonima di Vincenzo Cardarelli, Luigina Parisi (nella foto) fra le altre cose annota
Il tempo senza tempo si fa luogo
gronda il cielo su una finestra chiusa.
Come del resto fa in altri dispersi frammenti di questa raccolta. Ecco, frammenti è la parola esatta, come quelli, quei pochi arrivati a noi, della prima poetessa della nostra tradizione occidentale e che per prima poetò d‘amore, Saffo, per quanto qui senza risvolti erotici, se non nei leggeri accenni qua e là per questa raccolta garbatamente sfumati.
Ogni attimo ha la sua importanza
prepara al successivo.
Oppure
Di questo tempo rotto
tengo la frequenza
dei battiti del cuore.
o
Rose e tanto sole a lenire
il tempo mesto dell‘ attesa
e con citazioni del genere potrei contiuare a lungo.
Ecco, sospesa come il suo tempo, circondata dai confini invisibili, appunto, che separano amore, sesso, amicizia, ricordi, solitudini e speranze, o forse illusioni, Luigina Parisi qui nutre i suoi versi di attesa.
Ed ecco perché non le ho fatto quella domanda.
Perché so già la risposta.
Luigina Parisi, come Saffo dal dolce sorriso, dal crine di viola, un attimo con la mano a riavviarsi i capelli, gli occhi abbassati un istante, mi avrebbe risposto
“Se sono innamorata? Sì, poiché sto aspettando”.