RITORNO AD ALEZIO

| 24 Ottobre 2023 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______

Sono tanti i motivi per cui questa presentazione ad Alezio mi è particolarmente cara. Anzitutto perchè si svolgerà nella sede di Interferenze APS in via Matteotti,51 dalle ore 18.30 di giovedì 26. In questa via, al numero civico 24, ho trascorso le meravigliose estati della mia infanzia, a casa dei nonni materni. E poi, negli anni che passano e si rincorrono, per tanti periodi estivi, con la famiglia, ho utilizzato proprio quella casa, ristrutturata, vivendo le tradizionali costumanze legate ai festeggiamenti della Lizza, al passaggio del ‘fischietto e tamburo’ all’odore della ‘scapece’ che, all’alba di ogni giorno, si diffondeva per le case affollate di parenti che arrivavano dalla Svizzera e dalla Germania, o anche, semplicemente, dal Nord…

Alezio è stata, è sempre nei miei sogni, ho scritto un libro (Il Grande Bang) ambientato proprio a ‘li Picciotti’ e posso predire che sarò sepolto lì, dove ci sono i nonni e i genitori…

Adesso, presento il mio ultimo nato, ovvero ‘Come eravamo’ che è un’antologia di ricordi, moltissimi maturati proprio nell’atmosfera rarefatta degli anni Cinquanta e Sessanta, trascorsa in un paesino del Salento, lontano da tutto e da tutti.

Ora no, che c’è stato l’allineamento globale anche da noi: supermercati, internet e l’euro ci hanno resi simili ovunque, anche ‘fischietto e tamburo’ sono stati ridimensionati, la ‘scapece’ la vendono come piatto gourmet…

E allora, fa piacere, tanto piacere, ammirare le foto di Michele Piccinno, dialogare con Rocco Merenda, Riccardo Bocco e Antonietta Fulvio, ascoltare e condividere le facezie e i culacchi propri del luogo, ricordare qualche personaggio caratteristico (Uccio Tamburo, chi lo può dimenticare?) e considerare che lo stemma di Alezio, con quella sua dicitura ‘Post fata resurgo’, è premonitore di quella che è, che sarà la prossima esistenza… La nostra parte l’abbiamo fatta, insomma. E, sconfiggendo il progredire inesorabile del tempo, vogliamo soffermarci sulla soglia del Circolo, seduti con tre o quattro altri vecchi, a perderci dietro i sogni che sono sempre ambientati al passato. E ci sorprende che, in piazza, siano a pochi metri uno dall’altro, le sedi della ‘Dimocrazia’, del Mis e dei Comunisti. Oggi, non c’è più traccia neppure di questi nomi.

E ci dispiace, eccome se ci dispiace…

Category: Cultura, Eventi, Libri

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