PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ ALLA PALESTINA QUESTO POMERIGGIO A LECCE
(g.p.) ______ “Dobbiamo assolutamente fermare questo genocidio. L‘ Occidente non può rimanere inerme di fronte a questo massacro. Ogni govero che elogia Israele, che ha commesso numerosi crimini contro l‘umanità e ha bloccato ogni aiuto umanitario, ha le mani sporche di sangue”.
Tina Minerva, dell‘ associazione Spazi Popolari, riassume a leccecronaca.it il senso di questo presidio di solidarietà alla Palestina, tenutosi questo pomeriggio a Lecce a Porta Napoli, con la partecipazione di un centinaio di persone.
Le bandiere palestiesi che alcuni han portato con loro garriscono al vento. A tratti butta forte, fortissimo. Vento di rabbia,di dolore, di impotenza, di sgomento,di solidarietà, comunque di partecipazione, i cuori appresso agita. La speranza non soffia più. Eppure invano s‘agita, invocata dagli oratori che pigliano il micorfono in mano e comunicano i loro pensieri ai presenti.
Gianluca Maggiore del Movimento No Tap fa un‘interessante analisi della situazione, legandola ai giacimenti di gas presenti davanti la Striscia di Gaza con ciò, cioè per il loro controllo, spiegando sia i fallimenti storici dei vari processi di pace avviati, sia la solidarietà di tanti governi, in primis quello italiano, a Israele.
Pace. Pace a tutti i popoli coinvolti. Nom dobbiamo mai smettere di crederci, e di levare incessante anche solo una parola di speranza, che il vento forte sta portado via.
Category: Costume e società, Cronaca, Eventi, Politica
Sono un centinaio, i soliti noti, li riconosco uno per uno, dal signore ultra settantenne col cappello in testa in primo piano, a quelli più giovani dei centri sociali. Oggi oggi sfilano perché la reazione di Israele contro i terroristi di Hammas venga fermata dall’occidentei, ieri sfilavano a favore dei terroristi di Hammas, un mese fa contro il fascismo, poi contro il capitalismo cattivo e a favore della Cina, contro America ed Europa perché manda armi all’Ucraina, perché la russia comunista comunque continua ad esercitare un certo fascino su chi nel proprio simbolo in Italia ha la falce e martello, come rifondazione o a stella rossa, come i comunisti di potere al popolo. Poi cambiano bandiere e sfilano per la salvezza del pianeta, e poi e poi. Qualche ultrasessantenne appartiene a quella generazione che la mattina sfilava con le bandiere della pace e la sera mettevano a ferro e fuoco la città.
Sono persone che hanno ancora una coscienza e senso critico e sostengono principi di libertà, giustizia e dignità che sono una sintassi universale. Si battono per non vivere più in una dittatura che certo non importuna i privilegiati al caldo dei loro benefici e ricchezze private-familiari ed elargizioni dello stato che fa comodo a convenienza. Di terrorismo mai sentito parlare se non a proposito della Nato.
Il diritto internazionale definisce uno stato dalla presenza di tre elementi: territorio, popolo ed esercito. Se uno stato piazza le sue basi militari in un altro, o lo ha occupato o sta facendo una dichiarazione di guerra. Comunque se vede sempre le stesse persone, vuol dire che è alle stesse manifestazioni. Hanno anche la finalità di scuotere il conformismo e l’apatia.
Concordo con quanto scritto da Michela. Purtroppo c’è ancora molta gente che ragiona per stereotipi qualunquisti e nella più assoluta superficialità e incoscienza. Non comprende il gravissimo momento di destabilizzazione mondiale che gli ultimi trent’anni di forsennata politica di aggressione globalista e della Nato hanno prodotto come unico risultato. Tutte le persone di buon senso dovrebbero vergognarsi e provare orrore di fronte ai crimini dei sionisti, al loro terrorismo disumano, alla persecuzione nazista che impongono ad un intero popolo da più di settant’anni. Non c’è mai giustificazione alla barbarie e infinitamente di meno quando questa barbarie è l’emblema di una entità all’avanguardia per potere finanziario, politico e militare com’è l’entità sionista di Israele. La storia insegna che ignorare questi crimini porta alla sicura catastrofe mondiale.