PRESA DIRETTA SU BANALITA’, OMISSIONI E CALUNNIE
RICCARDO IACONA SU RAI TRE SI OCCUPA DI XYLELLA IN NOME DEL PENSIERO UNICO. VERGOGNOSO, PER UN PROGRAMMA CHE DOVREBBE FARE GIORNALISMO DI INCHIESTA
di Crocifisso Aloisi ______
Nella puntata di Presa diretta del 2 ottobre 2023 dedicata alla faccenda Xylella il conduttore, Riccardo Iacona, ha mandato in onda il solito ‘spettacolo’ che si ripropone ciclicamente da diversi anni e che nulla ha prodotto di utile e di concreto da quando è iniziato il disastro:
solite accuse ai cittadini ‘negazionisti’ e ‘complottisti’ che avrebbero ostacolato la ‘scienza’ e quindi favorito la diffusione del batterio (ma allora, se fosse vero, perché non accusarli del reato di ‘diffusione colposa di patologie vegetali’ o ‘diffusione di notizie false e tendenziose’?)
solite esibizioni vittimistiche di chi era stato incaricato a dare risposte efficaci e concrete sia dal punto di vista istituzionale che ‘accademico’ ma che, di fronte a tanti insuccessi (e la situazione delle nostre campagne è la prova di questi fallimenti), preferisce fare vittimismo e scaricare le proprie responsabilità.
In più abbiamo assistito alle solite omissioni che, a questo punto, diventano veramente sospette se non addirittura complici.
È stato infatti omesso di dire, per esempio, che secondo uno studio scientifico riportato dall’Ansa, e pubblicato ad aprile 2021, Xylella sarebbe nel continente europeo dagli inizi degli anni Novanta (questo metterebbe fortemente in dubbio il racconto della verginità del territorio relativamente Novanta lla presenza del batterio quando venne ‘ritrovato’ con quella famosa intuizione ad ottobre 2013).
È stato omesso di dire che forse l’approccio avuto fino ad ora è stato completamente sbagliato perché non ha fermato alcunché ma ha prodotto profonde lacerazioni sociali tutt’ora presenti.
Non è stato detto nulla dei ritardi istituzionali nel nominare il commissario straordinario (se questo avesse comportato veramente una svolta positiva e risolutrice, ma sappiamo benissimo invece com’è andata con un commissario nominato dopo oltre un anno dal ritrovamento ufficiale e che presentò il cosiddetto piano di contenimento, altrimenti conosciuto come ‘Piano Silletti’ , soltanto ad aprile 2015, quando la provincia di Lecce era già stata nel frattempo dichiarata ‘zona infetta’ e quindi quel piano non si poteva più applicare a prescindere dalle proteste).
Non è stato detto nulla delle varie sperimentazioni in campo di diversi metodi efficaci, alcuni dei quali hanno ottenuto anche diverse pubblicazioni scientifiche, che stanno ripristinando e portando a vegetazione e produzione gli olivi colpiti da disseccamenti con o senza Xylella.
È stato omesso di dire che oggi in tutto il territorio salentino, è in atto una incredibile e diffusa ripresa vegetativa, spontanea e non, degli oliveti che troppo frettolosamente erano stati dichiarati spacciati.
Non è stato detto nulla delle censure , minacce più o meno palesi, pressioni che hanno ricevuto in questi anni coloro che prospettavano soluzioni di convivenza alternative alle eradicazioni selvagge.
È stato omesso di chiedere cosa hanno ottenuto, concretamente, coloro che hanno gestito fondi pubblici per giungere ad una soluzione concreta del problema disseccamenti e relativo paesaggio distrutto.
Presa diretta non parlato neanche del III e IV rapporto sulle agromafie, pubblicato da Eurispes, dove i cittadini resistenti sono stati considerati favorevolmente e non certamente negazionisti o complottisti.
Anzi, nella foga di attaccare i cittadini ‘negazionisti’ Presa diretta ed il suo conduttore hanno dimenticato persino la puntata del 2015 sempre di Presa diretta, con lo stesso Riccardo Iacona, che si chiedeva se quella fosse veramente “vera emergenza ?” (Rischiando così di passare egli stesso come negazionista).
La lista delle tante omissioni o mezze verità o contraddizioni è molto lunga e non è il caso di continuare.
Ma un paio di domande dobbiamo a questo punto farle : perché non prendere atto che la gente sta capendo finalmente molte cose di questa faccenda stranissima e che senza la collaborazione dei cittadini (e non lo scontro) proprietari dell’80 % almeno delle superfici interessate non si va da nessuna parte ?
Perché non si prende atto che la gente è restia ai reimpianti ma vorrebbe fortemente riappropriarsi dei propri oliveti autoctoni e che per questo dovrebbe essere aiutata dalle cosiddette istituzioni ?
Dal 2014 ad oggi, abbiamo chiesto alle autorità preposte di dare spiegazioni sulle tante contraddizioni e aspetti torbidi della faccenda xylella: questo non può certamente essere un reato né essere causa di reati. La nostra manifestazione di pensiero è libera e chiunque vi ha aderito liberamente senza alcuna condizione.
Per questa ricerca di verità continuiamo a subire pressioni e calunnie di ogni genere, fino al punto che ci viene anche rinfacciato di essere responsabili del disastro e di aver diffuso notizie non vere su questa vicenda: docenti universitari, costituzionalisti, tecnici, ricercatori, cittadini semplici e cittadini con titoli di studio specifici ed adeguati, giornalisti non allineati continuano ad essere apostrofati in tutti i modi, da complottisti e negazionisti fino a santoni, zulù (ex min. Centinaio) e sciamani.
Evidentemente risulta più comodo offendere e lanciare accuse gratuite piuttosto che dare spiegazioni alle tante domande che ancora gravitano come macigni sull’intera vicenda Xylella.
È grave che commentatori e giornalisti continuino pericolosamente a soffiare sul fuoco della disperazione di chi ha perso tutto alimentando così pericolose tensioni. Ancora più grave se a parlare in questo modo sono rappresentanti delle istituzioni e personaggi pubblici che dovrebbero agire nel rispetto scrupoloso della Costituzione e di una istituzione qual è la Magistratura. Il sospetto è che qualcuno sa di poter fare poco o nulla e sta cercando di scaricare le proprie responsabilità.
LA RICERCA nel nostro articolo del 30 settembre scorso
L‘ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 22 giugno scorso
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica
Come mai Riccardo Iacona giornalista RAI grazie alla tessera di Partito non ha detto nulla sul Presidente della Regione Puglia Emiliano, che pure ha non poche responsabilità sulla gestione della Ylella?