I GRILLI PER LA TESTA DI PIPPI MELLONE. IL SINDACO DI NARDO’ VA ALLA GUERRA
E ORDINA LA DISINFESTAZIONE, MA SI ATTIRA LE CRITICHE SCANDALIZZATE DI TANTI. E COSI DA IERI C’E’ UN…VESPAIO…DI POLEMICHE PER QUESTA DECISIONE
di Graziano De Tuglie ______
A Nardò l’amministrazione comunale si esibisce in una balzana campagna di disinfestazione dei grilli che infestano (sic!) la città; lo annuncia con un contraddittorio comunicato in cui afferma però: “Si tratta di esemplari di grillo comune, non infestante, una presenza “sana”, seppur fastidiosa, nelle aree verdi” dimostrando una certa confusione cognitiva che autocondanna l’azione intrapresa da chi guida la città.
Una logica elementare, dopo un’affermazione del genere, suggerirebbe di stare fermi, di non spargere sostanze chimiche inutilmente, dannose forse per altre specie utili e per i cittadini stessi e quindi di risparmiare anche i soldi sprecati in quel modo. Ma l’incoerenza sembra essere la cifra stilistica dell’attuale sindaco di Nardò come si desume dalle transumanze politico-partitiche cui si dedica periodicamente.
Molte voci si sono levate a condannare l’insulsa iniziativa. Massimo Vaglio, noto chef e ambientalista di lungo corso, in un comunicato afferma che: “la dispersione nell’ambiente di insetticida (con ogni probabilità “CIPERMETRINA”), un insetticida che al contrario dei simpatici grilli è tutt’altro che innocuo, e che ha la caratteristica di depositarsi nella parte grassa del cervello dei vertebrati uomo incluso, con conseguenze certamente non migliorative per la salute umana. Tale, dannosa quanto inutile disinfestazione, della quale pochissimi sentivano la necessità, oltre che essere un ennesimo inutile sperpero di soldi provocherà certamente l’intossicazione e la morte della poca fauna ancora vivente nelle nostre aree urbane, come i passeri! Se il “cri cri” dei grilli ha potuto giustificare questa assurdità, aspettiamoci analogo trattamento per le cicale! Il nostro sindaco, candidato all’ennesimo premio Attila conferma il primato di sindaco più biofobo del Salento! “
Anche Oreste Caroppo, altro ambientalista esperto denuncia l’assurda iniziativa e si chiede sgomento: “Ma non sta intervendo d’urgenza nessuna autorità sanitaria locale per fermarli? Avete fatto segnalazione all’ASL e alle procure per impedire che si perpreti questo attacco contro una specie così importante come il grillo?!
Si strumentalizza il loro periodo degli amori per l’ennesima disinfestazione ammorbante l’ecosistema cittadino e rurale. Fatemi avere da Nardò buone notizie di rapida sospensione di questa follia.
La fraudolenta Falsa ecologia trasforma tutto ciò che è vita in abbondanza in un problema da affrontare con biocidi speculativi. Non possiamo tollerarlo.”
Mentre Giovanni Seclì si rivolge al Prefetto, al Direttore generale della Asl e al Direttore dell’ARPA dicendo: “a nostro avviso si configura come un intervento immotivato, dall’ impatto ambientale e sanitario, oltre che finanziario, a danno della collettività. Esso non solo distrugge un insetto innocuo e importante nell’equilibrio ambientale, in relazione alla catena alimentare. Rischia di essere nocivo ad altri esseri viventi ospiti delle aree interessate, sulle quali peraltro è espressamente vietato anche l’uso di diserbanti…Quanto sopra è riconducibile all’ipotesi di reato prefigurata dall’ art. 674 del Codice penale, sul getto di cose pericolose in luoghi pubblici; in base ad esso la giurisprudenza ha sovente sanzionato interventi nocivi , per l’immissione nell’ambiente di sostanze pericolose contaminanti il terreno, l’aria, l’acqua.”
Il singolare intervento partorito dall’amministrazione neritina si inquadra in una cornice di territorio che non vede da anni annunciato un serio programma di disinfestazione antilarvale e antialata e neanche interventi di derattizzazione. Questi mancati annunci, e le conseguenti raccomandazioni alla popolazione di proteggersi dall’irrorazione di insetticidi, inducono il sospetto che forse questi interventi non si svolgono proprio.
A ciò si lega le nutrite lamentele di residenti e turisti per l’invasione di nugoli di zanzare e legioni di scarafaggi che hanno caratterizzato le stagioni estive nell’ultimo quinquennio.
Ora improvvisamente il sindaco di Nardò mostra i muscoli contro gli innocui grilli. Forse teme di perdere il confronto con le altre più pericolose specie, scarafaggi e zanzare. Per non diventare oggetto di scherno come la buonanima di Achille Starace che visitò Napoli nell’anno in cui il fascismo, per migliorare le condizioni igieniche dell’Italietta tra le due guerre, aveva dichiarato guerra alle mosche. In ristorante Starace notò delle mosche su alcuni tavoli e apoostrofò con voce tonante il responsabile di sala “Voi, non lo sapete che siamo in guerra con le mosche!!!” e quello da buon napoletano: “Signurì SSSi, ma qua hanno vinto i MMMosche!”.
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