LA STORIA / A leccecronaca.it UNA MAMMA RACCONTA DEI DISAGI PATITI A SCUOLA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Una lettrice ci scrive (lettera firmata e verificata) ______
Scrivo per raccontare ciò che è accaduto a due settimane dall’ inizio dell’anno scolastico 2023 nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1°grado Ammirato-Falcone di Lecce in quanto credo che non debba rimanere uno dei tanti altri episodi accaduti in tale istituto semplicemente raccontati da genitore a genitore, si deve avere il coraggio di denunciare pubblicamente i comportamenti non corretti soprattutto se hanno creato disagi…
Ma andiamo per ordine: a gennaio di quest’anno durante la compilazione dell’iscrizione di mio figlio (online) il pc si spegne non consentendomi di terminare tale lavoro nell’ultima schermata e, alla riaccensione e riapertura della stessa pagina, la domanda risulta compilata e inviata correttamente… non essendo ovviamente così e non riuscendo a tornare indietro, mi reco in segreteria ma nemmeno dai loro sistemi riescono a riaprire la richiesta; mi assicurano che, a inizio anno scolastico, durante l’analisi delle domande, non risultandogli alcuni dati e la selezione di alcuni campi, mi avrebbero contattata per i dettagli in quanto a loro sarebbero serviti per la formazione delle classi.
Fidandomi di ciò che mi era stato comunicato ho pertanto atteso la fine di agosto e inizi di settembre per chiamare in segreteria ed avere tali conferme; dapprima mi è stato detto che le classi ancora erano in fase di elaborazione, in un secondo momento mi è stato detto che, seppur avessero inserito il ragazzo in una classe “mista” come accaduto, ovvero formata da alunni con scelta a tempo ordinario e continuato e di diverse lingue quali francese, spagnolo e tedesco, mio figlio avrebbe frequentato le lezioni di lingua spagnola a tempo ordinario come richiesto.
Inizia la scuola, continuano ad assicurami quanto riportato in precedenza e la prima lezione della seconda lingua effettivamente è di spagnolo situazione che però cambia nella seconda settimana, in cui decidono di fargli frequentare le lezioni di lingua francese, alche ritorno in segreteria e mi comunicano che non avendo selezionato alcuna lingua in fase d’iscrizione hanno inserito la lingua francese di default, senza interpellarmi, chiedo di parlare con la dirigente vista l’impossibilità di cambiare la lingua in quello stesso momento e mi rispondono che non è possibile essere ricevuti dalla stessa per tali motivazioni, di scrivere una lettera che le avrebbero recapitato, cosa che ho fatto e il giorno dopo, recandomi nuovamente a scuola, mi viene detto che la dirigente aveva rifiutato la mia proposta…
Ora, non potendo dialogare con la dirigente e non avendo alternative, nonostante l’acquisto dei libri di testo già effettuato da tempo e il disagio che avrebbe potuto comportare, non solo a noi genitori ma soprattutto al ragazzo che ha sempre frequentato quella scuola sin dall’infanzia, decidiamo di comune accordo con lo stesso, di cambiare scuola in modo tale da poter seguire le lezioni di una lingua che da sempre ha amato.. e qui arriva il “bello”: nonostante le diatribe di restituzione dei libri di testo( della quale per alcuni non è stato possibile il reso con conseguente perdita di denaro), nonostante il tempo impiegato per fare avanti e indietro da una scuola all’altra, in uno stato, il mio, di gravidanza avanzato (8°mese), vengo a sapere che l’ultimo giorno di frequentazione in tale scuola la dirigente si è permessa di recarsi nella classe del ragazzo esclamando , davanti a tutti i presenti : “ *nome e cognome* Ma ti rendi conto che stai lasciando questa scuola, compagni e insegnanti, per sole 2 ore a settimana di lezione?! Sappi che se dovessi decidere di ritornare le porte per te saranno chiuse!“ .
Non è il primo racconto che oralmente si diffonde tra i genitori in merito al comportamento non adeguato che questa persona adotta verbalmente verso gli alunni, a prescindere da età e problematiche, come in questo caso, di ragazzi con DSA/ADHD che possono avere inoltre certificazioni ufficiali, rilasciate pertanto da medici, anche di bassa autostima che prontamente vengono ignorate con la giustificazione della frase “Questa è la mia scuola e decido io!” o ancora “ I vostri genitori non hanno ancora capito che tutte le denunce inviatemi tramite avvocati sono e saranno vane perché a vincere sono sempre io”.
Non vogliamo sommare ulteriore denuncia legale come eseguito da altri genitori in precedenza, questa volta noi vogliamo dar voce a quegli alunni che non vengono da questo istituto elogiati perché plusdotati come si è vantato non molto tempo fa in un articolo, ma a quei ragazzi alla quale non viene tesa la mano anche quando sarebbe ovvio e opportuno tenderla e a quelli che subiscono gli sfoghi verbali di questa singola persona che in maniera presuntuosa crede di rapportarsi probabilmente con adulti, rifiutando però, il dialogo con i veri adulti co-responsabili dell’ istruzione dei ragazzi, quali noi genitori.
Category: Costume e società, Riceviamo e volentieri pubblichiamo