UNA STUDENTESSA FA RIVIVERE COME IN UN MITO LA GIORNALISTA NADIA TOFFA
di Raffaele Polo ______
È la storia di un incontro, un vero e proprio diario di sentimenti che si illumina di quel particolare, meraviglioso effetto che solo l’adolescenza, con la su aspontaneità, riesce a dare. Così, si mescolano tanti ingredienti positivi in questo “Sulle orme di Nadia” di Veronica di Maglie (Il Raggio Verde, pagine 198, 15 euro), giovanissima scrittrice che ci propone uno scritto che è gradevolissimo nella lettura e nella immediatezza del linguaggio.
In realtà, sembra proprio di stare ad ascoltare le accorate confidenze di chi è pieno di entusiasmo e di voglia di realizzare i propri sogni che non sono, incredibilmente, rivolti ad una figura dello sport o dello spettacolo, ma a chi ha operato nel sociale, terminando anzitempo la giovane vita ma lasciando segni indelebili della propria attività. Che sia Nadia Toffa (nella foto) questo simbolo che colpisce la giovane scrittrice, lo si capisce subito: e, anzi, con un pizzico di rimorso, seguiamo quello che ci racconta Veronica. Rimorso perché troppo presto e troppo facilmente ci siamo dimenticati anche noi di Nadia, pur avendone seguito episodi ed esiti che ci hanno commossi, a suo tempo. Affermavano gli antichi che chi muor giovane è caro agli dei. E anche Pascoli, nel suo ‘Aquilone’, ci scuote e ci incanta con la descrizione di un dolore immane che si trasforma in amore…
Ecco, in questo libro di Veronica, avviene proprio questo miracolo: che da un evento tragico come la scomparsa della giornalista, nasce una vera e propria escalation di volontariato che supera barriere geografiche e sociali, per approdare infine all’assistenza, alla cura dei più bisognosi, dei piccoli protagonisti di un mondo fatto altrimenti solo di malattia e dolore.
Non era un’operazione facile, riuscire a far coesistere una storia, un progetto, i propri sentimenti, la poesia e le immagini suscitate nel fresco, luminoso animo adolescente di una ragazza che vive nel mondo contemporaneo, con tutte le sue contraddizioni: ma non dimentica mai, neppure per un attimo, i sentimenti più importanti e più puri che ci affratellano e ci fanno capire tutto il valore della nostra vita, che non va sprecata per seguire l’effimero e il superficiale.
La importante lezione che Veronica ci sottopone con semplicità, e che le viene da un percorso effettuato ‘sulle orme di Nadia’, è fondamentale e ricca di spunti. E ci fa ricredere totalmente su quei giudizi affrettati e generici che spesso abbiamo verso i giovani e i giovanissimi.
E se lo stato Veronica può essere indicato genericamente come ‘studentessa’, con questa sua tenace e importante costruzione letteraria, ci dimostra come il sentimento e la Poesia non abbiano limiti di età e di qualifica.
Se poi, a qualche critico particolarmente severo ed esigente, non piacciono i versi e gli slanci emotivi di Veronica, se ne faccia una ragione: sono i naturali, meravigliosi sommovimenti dell’animo adolescenziale. Quelli che caratterizzano il più bel tempo della nostra vita. ______
“Sulle orme di Nadia” sarà presentato a Lecce all’ex Convitto Palmieri in piazzetta Carducci giovedì 28 settembre alle ore 18. ______
LA RICERCA nel nostro articolo del 22 settembre scorso
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