NUOVA LUCE SU UNO DEI GRANDI MISTERI ITALIANI IRRISOLTI, LA STRAGE DI USTICA. GIULIANO AMATO NON HA DUBBI: “Sono stati i Francesi. Macron chieda scusa”

| 2 Settembre 2023 | 0 Comments

(g.p.) ______

CHE COSA SUCCESSE IL 28 GIUGNO 1980 A USTICA

Ecco lo ha ricordato lo scorso 28 giugno leccecronaca.it nella rubrica quotidiana DIARIO DELGIORNO

1980. La Rai comunica agli italiani che il gruppo neo fascista dei Nuclei Armati Rivoluzionari rivendica la strage di ieri al largo di Ustica, dove un aereo DC-9 dell’Italia si è inabissato uccidendo i suoi ottantuno passeggeri.
In realtà i neo fascisti non c’entravano nulla, era un depistaggio di Stato.

Le indagini della magistratura, anche quella della Commissione parlamentare istituita in seguito,, nonostante non siano mai giunte ad una conclusione certa, hanno permesso di stabilire verità inconfutabili: la sera dell’abbattimento del DC-9, aerei della Nato volavano nel cielo italiano. La tesi più accreditata è quella secondo cui un aereo libico si fece scudo dietro l’aereo italiano, e quest’ultimo per errore fu abbattuto da caccia americani, o italiani, o francesi, comunque della Nato, impegnata contro il ‘pericolo’ libico.

Proprio la pista degli aerei dacombattimento francesi che credevano di abbattere il Mig su cui volava Gheddafi, efinirono invece con il colpire il velivolo di linea italiano,  è risultata alla lunga la più accreditata.

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CHE COSA E’ SUCCESSO OGGI 2 SETTEMBRE 2023

Arrivano oggi sabato 2 settembre 2023 autorevoli quanto clamorose conferme.

Parole di Giuliano Amato, 85 anni, di Torino, ex presidente del Consiglio, ex presidente della Corte Costituzionale, più volte ministro nei governi di Bettino Craxi.

Le ha pronunciate in unintervista rilasciata a Simonetta Fiori per La Repubblica, di cui per diritto di cronaca riportiamo qui diseguito le più importanti

«La versione più credibile è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno.

Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. E il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico: l’esercitazione era una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario.

Gheddafi fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig libico finì per colpire il Dc9 dell’Itavia che si inabissò con dentro ottantuno innocenti.

L’ipotesi più accreditata è che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese partito da una portaerei al largo della costa meridionale della Corsica o dalla base militare di Solenzara, quella sera molto trafficata.

La Francia su questo non ha mai fatto luce.

Mi chiedo perché un giovane presidente come Macron, anche anagraficamente estraneo alla tragedia di Ustica, non voglia togliere l’onta che pesa sulla Francia. E può toglierla solo in due modi: o dimostrando che questa tesi è infondata oppure, una volta verificata la sua fondatezza, porgendo le scuse più profonde all’Italia e alle famiglie delle vittime in nome del suo governo. Il protratto silenzio non mi pare una soluzione».

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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