”Con quella faccia un po’ così. Quell’espressione un po’ così”…D’AVERSA RACCONTA LA DECISIONE DI FAR GIOCARE SUBITO KRSTOVIC APPENA ARRIVATO
(Rdl) ____________ “Era appena arrivato, sabato mattina, in allenamento si è presentato bene e ha fatto due gol in quindici minuti di partitella. Si è presentato con una bella faccia, volenteroso. La società trasmette senso di appartenenza. I giocatori stranieri sposano subito la nostra causa ed è un merito della nostra dirigenza. Così dopo averlo visto per la prima volta in quei minuti di partitella, sabato mattina, avevo deciso di farlo giocare domenica”.
Negli spogliatoi del postpartita, Roberto D’Aversa prima ha fatto sana autoironia su quel primo tempo sottotono: “…abbiamo cominciato molli regalando il calcio d’angolo dell’1-0… Sembrava che tre giorni fa avessimo giocato noi in Europa, non la Fiorentina…Nell’intervallo ho cambiato alcuni giocatori, ma ne avrei dovuti cambiare diversi...“.
Poi, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha raccontato la scelta decisiva di far entrare in campo Nikola Kristovic.
E’ il minuto 75, ne mancano quindici, un quarto d’ora più recupero, alla fine.
In avvio di ripresa il Lecce aveva riaperto la partita, con un gran gol, un tiro forte e angolato imparabile all’incrocio dei pali, di Rafia, l’anno scorso pupillo di Zeman a Pescara, mezz’ala offesiva con potenzialità straordinarie, ora conclamate con questo suo magnifico primo gol in serie A.
In serie A, è sempre così, ogni gol del Lecce è sempre una festa, ha sempre il suo sapore particolare.
Manca solo un quarto d’ora più recupero alla fine e il Lecce è ancora sotto 2 a 1. Roberto D’Aversa si ricorda del suo proposito della vigilia e, ridisegando un’altra volta la squadra sul terreno di gioco, fa entrare il neo arrivato Kristovic.
Passa solo un minuto. Dalla sinistra arriva un cross alto, lui allora prende l’ascensore, prende il tempo a tutti e prende un frammento di storia.
I giocatori stranieri sposano subito la nostra causa…
Ma è pure merito della città e dei tifosi tutti.
A Lecce, con il Lecce, stanno ancora Pasculli, Chevanton, Vucinic… O, per meglio dire, se non ci stanno fisicamente, ci stanno comunque sempre con il cuore, indissolubilmente giallorosso.
A proposito di Vucinic, un altro montenegrino. I corsi e i ricorsi…Ma la storia di Kristovic che si è fermato a Lecce è appena cominciata. ______
LA RICERCA nei notri articoli di ieri sera e del 18 agosto scorso
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