I CREEDENCE CLEARWATER REVIVED IN CONCERTO A CUTROFIANO DOMENICA 6
di Roberto Molle ______
Siamo in estate, la stagione durante la quale si tengono la maggior parte dei concerti. Con la crisi discografica e il conseguente vertiginoso calo delle vendite di dischi in forma fisica, diverse piattaforme online, offrendo la possibilità di acquistare musica “liquida” (da Spotify a Quobuz, Tidal e Amazon, tanto per citare le più note) permettono ai musicisti di avere visibilità e proporsi facilmente a una sterminata platea di ascoltatori. Purtroppo però, se non si è abbastanza conosciuti, la possibilità di guadagnare proponendo la propria musica in rete resta una chimera ed esibirsi dal vivo rimane tra le opzioni che permettono a tanti di loro di continuare a produrla.
C’è molto di questo tra le cause dell’esplosione di offerta musicale dal vivo, con conseguente lievitazione dei prezzi dei biglietti che vanno comunque prenotati con molto anticipo, spesso anche un anno prima. Non sono più i tempi in cui bastava registrare una manciata di album per vivere di rendita, oggi i musicisti devono suonare live per poter “vivere” della propria musica… così è.
Fatta questa premessa c’è da dire che lo stesso fenomeno avviene anche all’estero e tutto ciò rende più probabile che musicisti e band americane e inglesi si spingano a suonare fino all’estremo sud del nostro Paese, sia per un loro tornaconto economico, sia per il piacere di chi ha gusti che vanno oltre le proposte degli artisti nostrani.
Tra queste band straniere ce n’è una che non si pone il problema di vendere dischi ma solo di suonare dal vivo: per i musicisti che ne fanno parte è un imperativo. Sono impegnati da anni in una specie di mission, ovvero portare in giro per il mondo la musica di un’altra band che non esiste più da tantissimo tempo. Loro sono i Creedence Clearwater Revived e l’altra compagine si chiamava Creedence Clearwater Revival, uno dei gruppi rock più importanti di tutti i tempi.
Ma andiamo per gradi. Iniziamo col dire che i Creedence Clearwater Revived suoneranno in piazza Municipio a Cutrofiano domenica 6 agosto alle ore 21..00 (ingresso libero) in occasione del trentesimo anniversario della nascita della locale Pro-Loco.
Nelle molteplici attività dell’associazione c’è anche l’impegno a promuovere giovani artisti salentini e di fatto saranno proprio alcuni di loro ad aprire il concerto dei Creedence. Si inizia con La sottoscritta (al secolo Francesca Falcone), una giovane cantautrice salentina che si muove tra dream-pop e alt-rock (nuove Christine IX crescono…), si prosegue con i Sigmoon Froid, tra rigurgiti punk e spruzzate di prog-noise (quanto mi piacciono le formazioni senza il tastierista!). Poi suoneranno loro: i Creedence Clearwater Revived.
Ma chi sono i Creedence Clearwater Revided?
Questa la formazione: il leggendario chitarrista australiano Johnny “Guitar” Williamson, il grande cantante Peter Barton, l’eclettico Chris Allen al basso e il “vecchietto terribile”, soprannominato il “Santa Claus of Rock and Roll”, Wally Day alla batteria.
Non venga in mente di pensare a una cover-band, questi musicisti sono una sorta di transfert reale di qualcosa di molto importante iniziato verso la fine degli anni Sessanta.
E i californiani Creedence Clearwater Revival chi erano?
Nel 1968 con un back-ground che spazia dalla musica di Bo Diddley a quella di Chuck Berry e a tanto blues, nascono i Creedence Clearwater Revival. Componenti della band sono i fratelli John e Tom Fogerty (entrambi chitarristi e cantanti), coadiuvati da altri due ottimi musicisti: Stu Coock al basso e Doug Clifford alla batteria. I CCR nello spazio di un lustro sono stati capaci di far nascere una leggenda e di sopravvivergli, sciogliendosi in tempo prima che la parabola creativa voltasse loro le spalle.
Un album nel 1968 (Creedence Clearwater Revival), tre nel 1969 (Bayou Country, Green River e Willy and the Poor Boys), due nel 1970 (Cosmo’s Factory e Pendolum) e uno nel 1972 (Mardi Gras). Una produzione sterminata se si considera il tempo ristretto in cui è stata realizzata, senza cadute di stile e una coerenza sonora tra le più singolari della storia del rock. Sette album pubblicati e una rosa di canzoni disseminate tra questi. Alcune diventate immortali: Have you ever seen the rain, Proud Mary, Bad Moon rising, Green river, Fortunate son, Susie Q, Down on the corner, Hey Tonight, Stop the rain, e la lista si può aggiornare a seconda del fan di turno.
È bastato un periodo relativamente breve per portare i Creedence Clearwater Revival in cima alle stelle dell’olimpo rock, dalla cui vetta si può solo scendere. I Creedence sono stati troppo innamorati di valori fuori moda per risultare “trendy”: niente droga/sesso/violenza o ideali rivoluzionari, nessuna aderenza alle avanguardie o all’underground. L’energia pura, elementare, scaturita da quei brani non ha bisogno di chiavi segrete per essere codificata.
Per questi motivi non hanno mai varcato la soglia che dal culto porta all’icona culturale. Diversamente dagli Stones, da Dylan o dai Doors, i Creedence Clearwater Revival non popolavano i sogni bagnati dei teenanger. Con quelle barbe e occhiali non si rimorchiava, le camicione a quadri sarebbero tornate di moda solo vent’anni dopo. Eppure quel mélange di rock primitivo e schiette dichiarazioni populiste faranno dei Creedence la rock band “working class” per eccellenza: da Keith Richards a Bruce Springsteen, passando per le frange del Southern-rock (Lynyrd Skynyrd) e dell’alt-country (Gram Parsons; Long Ryders; Uncle Tupelo) troviamo sempre qualcuno che li ha ammirati, assimilati, rievocati nella propria musica.
Il 16 ottobre 1972, con un ambiguo comunicato stampa, i Creedence annunciarono il loro scioglimento. Si parlò di dissapori tra i fratelli Fogerty. John si imbarcò in una carriera solista che gli ha dato grandi soddisfazioni: oggi alla veneranda età di 78 anni è ancora ufficialmente in attività.
Stu Cook e Doug Clifford fondarono i Creedence Clearwater Revisited (attivi dal 1985), portando in concerto tutto il repertorio dei Credence originali.
Anche Tom Fogerty, fu sempre desideroso di far “rivivere” i suoni con una band che fosse erede dei Creedence Clearwater Revival, ma nel 1990 morì prematuramente a causa di un male incurabile. Poco prima di morire, insieme all’amico chitarrista Johnny “Guitar” Williamson, fondò i Creedence Clearwater revived con l’intento di tenere vivo quel suono che li aveva caratterizzati: solo tutto il repertorio Creedence, nient’altro!
Ancora oggi i “Revived” riescono a portare in giro per il mondo i suoni e le atmosfere dei Creedence Clearwater Revival, dando luogo negli ultimi anni a numerosissimi concerti in Europa, entusiasmando il pubblico di Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Russia, Rep. Ceca, Polonia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Italia, dove sono amatissimi.
Questo è quanto. Un’epopea fatta di grande musica che domenica 6 agosto 2023 a Cutrofiano rivivrà l’ennesima celebrazione. Noi di leccecronaca.it ci saremo, ascolteremo e ne daremo conto con un articolo speciale nei giorni successivi.
Ottima la cornice dei festeggiamenti della Pro-Loco di Cutrofiano, saranno infatti ospiti quelli dell’Hells Angels Mc Southernland, il grande motoclub nato in California nel 1948 e approdato in Italia nel 1995.