SAN CATALDO, THE DAY AFTER

| 26 Luglio 2023 | 3 Comments

(e.l.) ______ Aggiornamento da San Cataldo dato questa mattina direttamente dal sindaco Carlo Salvemini ______ ______ 

– per tutta la notte interventi di bonifica del fuoco effettuati dai VV.FF e Protezione Civile nell’area di macchia pinetata compresa tra la San Cataldo Lecce e San Cataldo Frigole;

– rimossi alberi e arbusti lungo le strade principali grazie ad intervento della squadra di lavoro LUPIAE;

– monitoraggio attento della situazione meteo con i venti che oggi soffieranno da nord con intensità;

– sul posto uomini e mezzi di Vigili del Fuoco, Esercito, Protezione Civile, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, operatori 118 garantiscono interventi, logistica, assistenza, servizi.

Tutti impegnati nelle operazioni di bonifica spegnimento;

– programmati interventi di smaltimento straordinario di materiale distrutto nelle abitazioni private e di pulizia delle aree pubbliche che potremmo eseguire appena dichiarato scampato il pericolo di nuovi focolai;

– effettuato sopralluogo alla Darsena per controllare danni che paiono scongiurati;

– sentito personalmente Ministro Fitto e Presidente Emiliano per chiedere eventuali sostegni e ristori per le famiglie costrette alla evacuazione dalle loro abitazioni distrutte o compromesse dal fuoco, ricevendo solidarietà vicinanza e attenzione da entrambi.

A nome di tutta la comunità un ringraziamento speciale alle donne e agli uomini – in divisa e non – che nei rispettivi ruoli si sono dedicati a dare il

proprio decisivo contributo in questa emergenza: da professionisti, da volontari, da cittadini.

Nelle emergenza si misura lo spirito di una comunità.

San Cataldo è nel nostro cuore.

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Testimonianza di questa mattina data tramite social dell’associazione di tutela ambientale The Green March di San Cataldo, marina di Lecce ______

La nostra associazione è nata in Via Vecchia Pineta.

Questo bosco è la nostra sede ufficiosa, la nostra sala riunioni preferita.

Sorvegliamo questa pineta ogni giorno, 365 giorni l’anno e cerchiamo di preservarla.

Ieri abbiamo vissuto momenti terribili, abbiamo visto con i nostri occhi le fiamme che attaccavano qualsiasi cosa.

Ci sono persone che hanno perso la casa, le auto parcheggiate vicino ai roghi hanno preso fuoco e, ovviamente, un danno enorme lo ha subito la natura intorno.

Qualche giorno fa avevamo mandato una pec al Comune per organizzare una giornata di pulizia in pineta. Ora non sappiamo bene se ci sarà da pulire qualcosa, ma di sicuro ci raduneremo per fare i conti con ciò che è successo.

Grazie a tutti gli amici che si sono preoccupati per noi e ci hanno mandato un messaggio.

Vi abbracciamo e vi promettiamo che il nostro impegno per l’ambiente sarà ancora più forte di prima ______ ______

Commento di questa mattina sul suo diario di Facebook dell’avvocato Kitty Rizzelli ______

Meno multe più prevenzione reati. Dopo i fatti di ieri a San Cataldo in cui dei criminali hanno avuto tutto il tempo di appiccare il fuoco in ben cinque postazioni e far bruciare la marina agendo completamente indisturbati, forse si è compreso che è arrivato il momento di impiegare la polizia municipale per effettuare quello che è uno dei suoi compiti principali: il controllo dell’ambiente e del territorio presidiandolo al fine di attuare la prevenzione di simili reati che in estate sono sempre più frequenti.

Il grattino scaduto o il grattino mancante possono passare in secondo ordine. Per il bene della cittadinanza. Spero che trovino presto questi criminali così come spero che il corpo di polizia municipale venga impiegato per altri più nobili e importanti compiti. Magari già da oggi!

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LA RICERCA nei nostri due articoli di ieri sera

Category: Cronaca

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  1. Andrea Guido, FdI - tramite mail ha detto:

    Cambiamento climatico? Fatalità? Dolo di pochi sconsiderati? No: quello che è accaduto ieri a san Cataldo è il chiaro, chiarissimo risultato dell’incuria e della strafottenza di quest’amministrazione comunale nei confronti del territorio, dell’habitat e della pubblica sicurezza.

    Il perché è presto detto. In questi ultimi anni, infatti, non sono state mantenute o ripristinate le lingue tagliafuoco intorno alle pinete e alle aree boschive del litorale, non è stato messo in cantiere nessun piano generale per la pulizia dei terreni privati incolti e abbandonati, gli sfalci e la pulizia dei terreni e delle aree pubbliche sono stati realizzati senza criterio e a macchia di leopardo.

    Ma c’è di più, e veniamo alla tragica cronaca di ieri: perché ieri, mentre San Cataldo bruciava e c’era disperato bisogno di coordinare gli interventi di soccorso, non è stato attivato nessun Centro Operativo Comunale, responsabile in questi casi delle attività a livello locale – il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o un suo delegato, secondo la legge 225/1992. Nessuna ordinanza è stata adottata in merito; a questo si è provveduto soltanto oggi, oggi che la città si ritrova a fare i conti con un patrimonio boschivo secolare andato in fumo e tanta gente è a tu per tu con le macerie annerite delle sue case.

    A queste persone – di cui condivido il dolore immenso – tutta la mia solidarietà, tutta la mia comprensione, tutto il mio possibile sostegno. Ma non posso trascurare le falle nel sistema collettivo di protezione del territorio rilevate nella tragica giornata di ieri: che fine ha fatto per esempio il sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso, nonostante il servizio sia regolarmente pagato da parte del Comune?
    E perché il sindaco e i suoi assessori hanno preferito godere di un momento di visibilità sul luogo del disastro, con la solita passerella dal sapore politico-elettorale, anziché rimanere in ufficio a coordinare gli interventi come vorrebbe il piano di protezione civile per questi casi drammatici, che nonostante le conferenze stampa trionfalistiche del caso non è stato attuato?

    È facile oggi prendersela con la follia dei piromani, che devono essere puniti molto severamente una volta accertate le responsabilità, ma la confusione con cui sono state gestite le operazioni di sgombero dell’intera area, e la mancanza di informazioni in tempo reale per la gente che non sapeva cosa fare e dove andare, non sono da addebitare a questi sconsiderati.
    Per fortuna esistono i vigili del fuoco, la polizia locale, i volontari della Protezione civile, che come al solito non si sono risparmiati per fermare il fuoco e mettere in sicurezza persone, animali e cose, e l’Esercito Italiano che non ha esitato, con i suoi uomini e con i suoi mezzi, a realizzare le lingue tagliafuoco che il Comune non ha mai inteso realizzare: a loro la nostra infinita gratitudine.

  2. redazione ha detto:

    La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un’indagine per incendio doloso, pm Luigi Mastroianni.

  3. Maria Rosaria Putignano - tramite Facebook ha detto:

    Carissimo Carlo, ti scrivo da Padova da dove ho seguito, con infinita tristezza ed apprensione, l’evoluzione degli eventi originati non dal vento caldissimo di scirocco, che pure lì ha agevolati, ma da mani criminose a loro volta mosse da menti ancora più criminose.

    A me personalmente, non hanno fatto danno economici ma mi hanno tolto la serenità di un ricordo, quello dell nostre belle famiglie che trascorrevano ore felici all’ombra della pineta, tra teglie (allora li chiamavamo stanati) di pasta al forno e parmigiane di melanzane, bambini che giocavano a pallone e adulti che si rilassavano sulle sedie a sdraio di allora……vacanze semplici, autentiche, serene appunto.

    Tra qualche giorno verrò a Lecce per le vacanze estive e farò il bagno a San Cataldo ma sarà tutto diverso almeno dal punto di vista turistico ambientale e lo sarà per molti anni a venire.

    Allora Carlo ti chiedo che, con le risorse che sicuramente arriveranno dopo tanto scempio, possiate darci un San Cataldo diverso anche dal punto di vista del decoro, della pulizia, del supporto all’attività turistico alberghiera, dello svago e del divertimento.E che si possa dire che tutto questo fuoco e questo scempio del luglio 2023 sono state l’inizio di un nuovo corso per questa marina di Lecce che le varie amministrazioni comunali che si sono avvicendate hanno illuso e deluso sempre.

    Sono sicura che il bel litorale di San Cataldo dato in mano a regioni come l’Emilia Romagna o il Veneto che col mare tra i più brutti d’Italia hanno altissima affluenza turistica saprebbero come valorizzarlo. Prendete questo impegno Grazie

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