WhatsApp – 13.7.2023. 18.20 – PIZZE

(g.p.) ______ Succede che appassionati ed esperti del settore riuniti a confronto abbiano stabilito la classifica delle “50 Top Pizza”, che raggruppa le cinquanta migliori pizzerie d’Italia, resa nota questa mattina con un apposito comunicato stampa, con tanto di reoconto della cerimonia di premiazione svoltasi a Roma al Teatro Argentina in una serata di gala con migliaia di presenti.

Succede poi che fra le prime cinquanta della graduatoria – al ventunesimo posto, per la precisione – ce ne sia solo una in Puglia, e che questa una sia la 400 Gradi di Lecce.

Così dopo esserci occupati ieri di fiche, ci occupiamo oggi just in time e sempre sul pezzo, di pizze.

E giuro che non l’ho fatto apposta: senza malizia.

Già, come ieri sempre per i nostri lettori non salentini, corre l’obbligo di aggiungere che nel dialetto leccese il termine comunemente usato non indica solo la specialità culinaria, ma pure l’organo sessuale maschile, anzi, sempre per la precisione, l’insieme con annessi e connessi.

Come mai sia così, non lo so, ma tant’è, e forse, visto che nessuno dei linguisti ha esaminato la questione nella sua etimologia applicata, cavadone ipotesi plausibili, rimarrà un mistero per sempre, come mai la saggezza popolare abbia voluto applicare questo termine nella fattispecie.

Non posso dire con cognizione di causa nemmeno del prodotto del locale di via Adriatica, che non ho potuto mai provare. Un paio di volte, in due delle mie sempre rarissime uscite, ci sono passato davanti a piedi, in quanto si trova sulla mia strada del ritorno a casa, ma senza esito. La prima volta ed era d’inverno avrei voluto prenderla e portarla via, ma c’ho rinunciato, in quanto l’asporto funziona con un sistema di prenotazione con app sms per me alieno. Pazienza, mi ero detto, la prossima volta mi fermo. La seconda volta ed era d’estate che appunto avrei voluto consumare in loco, c’era davanti al locale una tale fila di persone in attesa di poter entrare, che mi sono subito scoraggiato e ho proseguito a digiuno.

Ora però, per quanto io non possa dire nel concreto, se questa di 400 GRADI è a detta degli esperti del settore una top pizza e la migliore della Puglia intera, un motivo ci sarà.

E vai…Certo, sarà per la bravura del pizzaiolo titolare, poco, ma sicuro.

Sorrido.

Nomina sunt consequentIa rerum.

E daje…

Lui è Andrea Godi, 31 anni, di Novoli. Eh, Godi, si chiama così…

Ora in conclusione fatemi dire una cosa, anzi due.

La prima che ci tengo a specificare onde evitare possibili equivoci di questi tempi, è che io sono rigorosamente etero.

Detto ciò, mi unisco calorosamente al coro che adesso si leverà da tutti quelli che leggeranno questo pezzo: vai, sì, sììì, e daje Andrea, con la tua pizza facci godere.

Category: Costume e società, Cronaca