ECOLIO 2, UN IMPIANTO DA NON RIAPRIRE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Le sotto elencate associazioni firmatarie ci scrivono ______
NO ALLA RIAPERTURA DI ECOLIO2
Pubblica manifestazione, il 13 luglio 2023, ore 10.30, presso l’ASL di Lecce, per ribadire un fermo NO alla riapertura di Ecolio2, sito in contrada Spiggiani nel Comune di Presicce-Acquarica.
Con quest’iniziativa i cittadini di Presicce-Acquarica, Salve, Morciano e dei comuni limitrofi del Capo di Leuca, vogliono far sentire alle Istituzioni, che a breve decideranno il destino dell’impianto di smaltimento di rifiuti liquidi pericolosi, la loro preoccupazione e assoluta contrarietà alla sua riattivazione, che andrebbe ad aggiungere altro inquinamento a quanto già soffre il territorio e paga la popolazione in termini di salute, danno all’ambiente e al suo sviluppo.
E’ dimostrato anche dai dati ufficiali, pubblicati recentemente dall’ASL di Lecce, l’aumento esponenziale di patologie tumorali e respiratorie in quest’area, verosimilmente correlabili anche alle emissioni di sostanze nocive nell’atmosfera e allo scarico di metalli pesanti sul suolo e nelle falde acquifere.
In un territorio già fortemente provato e compromesso da carichi inquinanti la popolazione ha appreso con sconcerto che fra tutti i soggetti presenti alla Conferenza dei Servizi per il riesame dell’AIA a Ecolio2, solo l’ASL ha dato parere favorevole (pur subordinato al rispetto delle prescrizioni imposte da ARPA, nonché alla positiva, per Ecolio2, conclusione dell’iter amministrativo relativo alla compatibilità urbanistica). L’incontro di alcuni delegati delle Associazioni e dei Comuni territorialmente interessati con il Responsabile del Dipartimento Prevenzione – già delegato dal Direttore generale ASL di Lecce, che si terrà in concomitanza con la manifestazione, varrà a chiarire le motivazioni di tale atteggiamento da parte di un’azienda votata
per suo statuto alla prevenzione e tutela della salute della popolazione, e a verificare la disponibilità a una sua revisione, anche sulla base del documento sottoscritto dai Sindaci di Presicce-Acquarica, Salve e Morciano, inviato alla stessa ASL.
E’ ancora viva nella memoria collettiva la sofferenza respiratoria patita per le esalazioni di sostanze tossiche prodotte tra il 2018 e 2019 dall’impianto di Ecolio2 all’apertura della lavorazione a caldo e la manifestazione di protesta di tremila persone che ha fatto accendere i riflettori sulla situazione, dopo che l’ARPA, chiamata dalle Amministrazioni locali a un’ispezione straordinaria, aveva rilevato il pesante inquinamento delle matrici ambientali prodotto dall’impianto, in alcuni casi anche di valenza penale. La relazione dell’ARPA ha indotto la Procura della Repubblica di Lecce ad aprire un’inchiesta, cui è seguito il sequestro dell’impianto. 15 le persone indagate, accusate a vario titolo di ingiusto profitto, conseguente allo smaltimento abusivo di ingenti quantitativi di rifiuti e in assenza di autorizzazioni regolari per l’esercizio dell’impianto.
Convinti che la salute non ha prezzo ed è diritto prioritario su ogni altro interesse privato, le associazioni Italia Nostra, Legambiente e Lilt-Lecce, assieme a tutte le associazioni del territorio, hanno promosso la manifestazione, auspicando che l’appello venga accolto e si giunga alla chiusura definitiva dell’impianto.
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“Abbiamo voluto far sentire la nostra voce a tutte le istituzioni da cui dipende il destino dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi Ecolio 2, che si trova nel comune di Presicce-Acquarica ma che incombe con la sua cappa di emissioni su tutta l’area del Capo di Leuca.
Ho manifestato insieme agli amministratori locali di Presicce-Acquarica, Salve e Morciano, e ai rappresentanti delle associazioni Lilt, Italia Nostra e Legambiente, perché credo sia arrivato il momento di dire basta allo sfruttamento di questo territorio schiacciato dall’aumento esponenziale di patologie tumorali e respiratorie. Non ci basta che Ecolio 2 non venga riaperto, ne chiediamo la chiusura definitiva, senza scordare mai le vicende che hanno interessato questo sito dopo che un’ispezione rivelò il pesante inquinamento provocato dalle sue attività.
La salute è una sola e non ha prezzo, non si può barattare con nulla ed è giunta l’ora di alzare le barricate contro logiche che tengono conto solo del profitto trascurando i rischi connessi. Il Salento non ce la fa più: terra di bellezza e al tempo stesso di veleni, con la più alta concentrazione di tumori d’Italia. Abbiamo pagato un prezzo altissimo con l’insediamento di grandi fabbriche come l’Ilva e la centrale di Cerano, abbiamo siti a rischio e terreni inquinati dai pesticidi e disseccati, falde contaminate… Serve una politica seria di risanamento ambientale.
Riguardo ad Ecolio 2, non riusciamo a spiegarci il motivo per cui solo l’Asl Lecce abbia dato parere favorevole, durante la conferenza dei servizi per il riesame dell’AIA ad Ecolio 2, seppur subordinando questo parere alle prescrizioni dell’Arpa. Bisogna bloccare l’impianto una volta per tutte, e ci batteremo con ogni mezzo per difendere questo territorio già martoriato. Intanto, presenterò un’audizione per fare luce sulle vicende amministrative e sui veleni di Ecolio 2, chiedendo risposte alla Asl, all’Assessorato regionale all’ambiente e alla Provincia di Lecce”.