LA POLEMICA / MARGHERITA D’AMICO E IVANO GIOFFREDA DIFFIDANO LEGALMENTE
I PRODUTTORI DEL DOCUMENTARIO “Il Tempo Dei Giganti”: “Non nel nostro nome”
(g..p.) ______ La patologa vegetale Margherita D’Amico e l’agricoltore e perito agrario Ivano Gioffreda hanno diffidato i produttori del film documentario “Il Tempo Dei Giganti”, regia di Davide Barletti e Lorenzo Conte, per l’uso indebito e non autorizzato del loro nome.
“Non abbiamo in alcun modo partecipato alla realizzazione di questo film, che oltretutto non condividiamo dal punto di vista contenutistico e narrativo” – affermano i due professionisti (nelle foto sopra del nostro archivio, nella foto di copertina un frame del documentario).
Sono due esperti conoscitori e studiosi delle questioni affrontate nel prodotto cinematografico, e da sempre impegnati nel divulgare le corrette e documentate informazioni riguardo il disseccamento dell’olivo e soprattutto le diverse e comprovate strategie di controllo della malattia (alcune delle quali pubblicate su riviste scientifiche internazionali), le cui applicazioni in pieno campo hanno dimostrato di essere efficaci e risolutive del problema disseccamento, anche in presenza di Xyella, portando olivi interessati dalla malattia in pieno stato vegetativo e produttivo.
“L’utilizzo del nostro nome – continuano – oltre a non essere mai stato autorizzato, ci reca oltretutto un notevole danno di immagine e reputazione, perciò abbiamo chiesto a un avvocato di procedere a diffida e ai soggetti in questione di rimuovere immediatamente i nostri nomi dai titoli di coda.
È una questione di dignità e di rispetto di quanto fatto in questi anni bui – concludono – anni in cui abbiamo lottato e lavorato duramente in difesa della verità, della ricerca indipendente, dell’onestà intellettuale, oltre che della terra e degli ulivi”.
A detta della casa produttrice, la Dinamo film Srl, a breve i nomi in questione non dovrebbero essere più visibili.
Nel merito del film, rispondendo ad una precisa domanda nel corso dell’intervista rilasciata a leccecronaca.it il 27 giugno scorso, la docente universitaria Margherita Ciervo si era così esprssa:
“Mi permetto di osservare che un documentario debba partire dai fatti e dai dati, per l’appunto documentati, e non mi pare sia questo il caso visto che nella sinossi si legge la Xylella fastidiosa «sta uccidendo milioni di alberi d’ulivo» e che «contro questo attacco ancora non esiste una cura».
Entrambe le affermazioni non sono aderenti né ai dati ufficiali forniti dalla Regione Puglia, né alla realtà fattuale supportata oramai da anni da numerose pubblicazioni scientifiche”. _____
L’APPROFONDIMENTO nei notri due ultimi articoli sulla questione del 27 giugno e del 4 luglio scorsi
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Incomprensibile che tra i titoli di coda sia citato anche Luigi Russo, il cui pensiero e impegno di studioso non sono minimamente rappresentati in questo “docu”film e che se fosse stato in vita avrebbe fatto sentire la sua voce chiara e cristallina contro questo “prodotto” ahimè molto sponsorizzato e distribuito. E vale anche per altri professionisti.