IL TRAM CHE PORTAVA AL MARE
di Raffaele Polo ______
Tra gli eventi, le mostre organizzate in città sin da questa estate e che riguardano la storia del nostro territorio, va segnalata la bella iniziativa che l’Associazione Ionico Salentina Amici Ferrovie (AISAF), gestore del Museo Ferroviario della Puglia, in occasione del 125° anniversario della tramvia elettrica Lecce-San Cataldo, ripropone con la parte storico-fotografica della mostra e del relativo catalogo organizzata nel 1998 e curata dal professor. Carmelo Pasimeni dell’Università del Salento.
La tramvia elettrica fu inaugurata il 25 giugno 1898, nell’ambito di una serie di celebrazioni inaugurali di importanti opere pubbliche realizzate dall’amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco Giuseppe Pellegrino.
Essa fu senza dubbio il fiore all’occhiello dell’amministrazione Pellegrino. Realizzava una vecchia e mai sopita aspirazione di amministratori pubblici, di proprietari terrieri, di commercianti e di semplici cittadini di avere un collegamento con il mare. Divenne così il presupposto per la riattivazione dell’ancoraggio di San Cataldo, dove sorgeva l’antico porto Adriano e per avviare il risanamento delle zone paludose limitrofe, infestate dalla malaria. Inoltre, la città si dotò dell’illuminazione elettrica.
La tramvia elettrica fu costruita dalla ditta Pasquale Ruggieri di Lecce in società con l’impresa tedesca Artur Koppel di Berlino, che aveva commesse in ogni parte del mondo. Nel corso della sua attività,
la tramvia elettrica fu gestita dalla “Società Ruggeri & Koppel”.
Con i suoi 12,7 Km di lunghezza fu la più lunga tramvia elettrica in Italia e la prima nel Mezzogiorno.
Lo stesso anno dell’inaugurazione fu presentata all’Esposizione di Torino.
Aveva il deposito e la centrale di comando attiguo alla centrale elettrica (attuale viale Michele De Pietro), dove è possibile vedere ancora le insegne sbiadite. La linea tramviaria partiva da piazza S. Oronzo, costeggiava la tettoia liberty del mercato coperto delle erbe, anch’essa opera del Ruggeri e inaugurata in quegli stessi giorni, si dirigeva verso la villa comunale e proseguiva sulla via del mare, verso San Cataldo.
Il materiale rotabile era stato costruito in Germania. Le vetture, dipinte in giallo e rosso, erano elegantissime ed illuminate con lampade ad incandescenza. Il servizio veniva effettuato da quattro treni, ad intervalli di 45 minuti ciascuno.
Nei suoi 35 anni di esercizio, la tramvia elettrica Lecce-San Cataldo soddisfece le esigenze di balneazione dei leccesi, venendo però meno ai presupposti per cui era stata costruita.
Dopo varie vicissitudini societarie e di esercizio, e con l’avvento del trasporto su gomma, la tramvia elettrica fu definitivamente chiusa alla fine della stagione balneare del 1932 e smantellata l’anno successivo.
La mostra, inserita nel normale percorso di visita del Museo Ferroviario, in via Codacci Pisanelli 3, è aperta al pubblico e potrà essere visitata negli orari di apertura (sabato e domenica, dalle ore9.00 alle ore 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00). Sarà in esposizione fino a dicembre 2023. Info 335 6397167.