NO, NON ERANO PINI…
(g.p.) ______ Anche oggi una polemica sui tagli di alberi in città decisi dall’amministrazione comunale. Con un post diffuso questa mattina tramite social, il Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano ritorna sulla viceda di quelli abbattuti in viale Bormida lo scorso mese di aprile ______
Stiamo pensando alla retorica profusa a piene mani.
I pini verranno tutti abbattuti, è stato decretato, perché “pericolosi”.
Lo avranno dedotto per divinazione, visto che un piano di gestione del rischio non c’è, prove di stabilità nemmeno, censimento qualitativo (beneficio per la salute pubblica e l’ambiente, valore economico, età, stato di salute…) e quantitativo… neppure quelli.
Allora val la pena ritornare a via Bormida. No, non erano pini.
Grazie a tutti i soci del Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano Lecce , per questa riflessione utile ieri, oggi e domani.
A PROPOSITO DI SCELTE IMPROVVIDE …
Il post che segue è una riflessione, da un punto di vista tecnico e non ideologico, sugli eventi che hanno portato all’espianto dei 90 carrubi di via Bormida.
Da più parti nel dibattito pubblico si è motivata la decisione con l’affermazione che fosse l’unica scelta possibile, in quanto necessaria per sanare errori di pianificazione al momento dell’impianto.
Tuttavia, assodato che la scelta della specie è stata effettivamente improvvida, la soluzione adottata non sembra all’altezza della situazione. Con le tecniche e le conoscenze attuali – non ci stancheremo di ripeterlo – esiste la possibilità di intervenire per rendere compatibili gli alberi con le infrastrutture interessate dalle criticità , qualora un oggettivo bilancio costi-benefici ne evidenzi la convenienza. Occorrerebbe però una seria valutazione complessiva dell’operazione su basi di razionalità amministrativa (per esser chiari … non cercare la via più semplice). Si è scritto pure che gli alberi trapiantati non hanno patito …questo è davvero arduo da sostenere, e potrà essere valutato solo sul lungo periodo. Si tratta comunque di patrimoni ambientali pubblici di grande valore che richiederebbero maggiore attenzione affinché si possa escludere di perseverare nel solco delle “scelte improvvide”….
Ricordiamo ancora una volta che la rimozione di alberi adulti nel pieno della loro funzione ecologica è una perdita netta per il quartiere, che non potrà in alcun modo essere risarcita dall’impianto delle nuove essenze proposte, con chioma molto esigua e capacità ombreggiante quasi nulla pur dopo molti anni di vita. La “compatibilità” con l’ambiente urbano non può essere l’unico metro di valutazione. Sembra che ancora nel nostro territorio l’agire segua logiche del tutto avulse dalle linee guida europee e internazionali, che raccomandano di mantenere le alberature esistenti e incrementarne la consistenza (questo sì con una adeguata pianificazione) Dinetti, Gennaio 2019; Studio del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), 2023. ______
L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo dl 22 aprile scorso
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Category: Costume e società, Cronaca, Politica