L’ACQUEDOTTO SOTTOMARINO DALL’ALBANIA ALL’ITALIA. MA IL PROGETTO DEL PRESIDENTE MICHELE EMILIANO… FA… ACQUA DA TUTTE LE PARTI

| 4 Giugno 2023 | 0 Comments

di Graziano De Tuglie  _____

Siccità? Crisi Idrica? Puglia sempre più sitibonda? Agricoltura che elemosina acqua che arriva col contagocce?

Arriva l’uovo di Colombo!

Un mega acquedotto sottomarino che diverrà più imponente del Po (che veramente in questo periodo non se la passa proprio bene).

“Più acqua per tutti!” tuona Emiliano evolvendo nell’ordine massimo degli imbonitori, ordine che ha segnato tutta l’iperbole dealla sua ascesa alla guida della Regione Puglia. Se altri hanno il ponte sullo stretto come grande opera emblematica noi avremo l’acquedotto delle due sponde adriatiche, Non saremo inferiori a nessuno e getteremo il cuore oltre l’ostacolo madiatico che potrebbe rendere marginale la Puglia e i suoi attuali condottieri sulla ribaltanazionale ed europea.

Si tratta di un revival in realtà: negli anni Ottanta, quegli anni del socialismo rampante che poi naufragò miseramente in tangentopoli, i socialisti pugliesi ebbero la stessa pensata geniale. Biagio Marzo, potente plenipotenziario di Craxi nelle famigerate partecipazioni statali, carezzò, con ClaudioSignorile, leader della ‘sinistra socialista ferroviaria’, l’idea di risolvere l’approvvigionamento idrico pugliese con un acquedotto dall’Albania. Nonostante quel paese fosse ancora sotto il tallone di una feroce dittatura comunista (in quegli anni un agit-prop comunista tale Giorgio Casalino decantava un giorno si e l’altro pure le gesta del dittatore Henver Hoxa).

Il progetto, con la desertificazione avanzante ci potrebbe anche stare; in situazioni di estrema emergenza non ci si può attardare a fare un’approfondita analisi costi-benefici.

Ma, c’è un grosso ma grande quanto tutto il mar Adriatico!

Una volta completato questo acquedotto sottomarino ed ottenuto questo fiume di acqua come verrà distribuito in Puglia? La rete di canali dell’Acquedotto pugliese perde, secondo stime attendibili, il 45% dell’acqua che trasporta contro un valore che sarebbe fisiologico del 3-4%. Sono dati noti da decenni e riportati in tutti gli studi del settore e che l’Aqp non ha mai contestato ma a cui non ha mai posto riparo.

E allora che facciamo?

Creaiamo questo acquedotto sottomarino che convoglia un fiume dalla portata colossale e poi lo immettiamo nella rete, bucata, delle canalizzazioni dell’Acquedotto Pugliese? Così sprecheremo sicuramente il 50% di quanto importermo dall’Albania.


Non sarebbe necessario preventivamente rifare tutta la rete distributiva dell’Aqp recuperando quasi del tutto l’acqua che ogni giorno, ogni mese, ogni anno si spreca? Possibile che con tutti i tubi di acciaio che da decenni si producono a Taranto nessuno abbia mai pensato di rifare totalmente almeno il canale principale di adduzione dell’Acquedotto Pugliese? Probabilmente per tutti gli amministratori e i dirigenti che si sono succeduti è stato più interessante tenere in piedi la pletora di aziende appaltatrici della manutenzione centri di clientelismo politico-burocratico.

Comunque il progetto di Emiliano e del presidente della Confindustria pugliese nasce zoppicante; prevede 4-5 anni di lavori con un costo inizialmente stimato in un miliardo di euro per portare in Puglia 190 milioni di metricubi di acqua all’anno. Se le condizioni della rete distributiva dell’acquedotto rimarranno identiche a quelle di oggi 90 milioni di metricubi di acqua verranno persi senza benefici per i pugliesi. Anzi con un danno dato che gli albanesi si faranno pagare l’acqua e diventeranno fattore condizionante dell’economia pugliese come lo sono i fornitori di combustibili fossili (gas e petrolio).

Dovrebbe essere preferibile rinnovare i 20mila chilometri di condutture, dotare i 184 impianti di depurazione di moduli di affinamento (oggi sono solo 9) per riutilizzare i reflui fognari in agricoltura invece di avventurarsi in progetti faraonici che comunque perderebbero il 50% dell’acqua trasportata per la vetustà e le precarie condizioni strutturali delle reti di distribuzione.

Category: Cronaca, Politica

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