SEQUESTRATO LOCALE ABUSIVO PER LA COLTURA DI CETRIOLI DI MARE A MARTINA FRANCA
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Nella giornata di ieri, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, su disposizione della Procura della Repubblica del Capoluogo Jonico, hanno condotto un’operazione di polizia giudiziaria che ha portato al sequestro di un locale abusivo nel comune di Martina Franca. Il locale, utilizzato per lo stoccaggio e la lavorazione illegali delle oloturie, conosciute come “cetrioli di mare”, è risultato contenere 1.300 kg di questi echinodermi, pescati illegalmente nelle acque del litorale tarantino. Durante l’operazione, è stato denunciato un cittadino cinese di 50 anni responsabile della gestione del laboratorio clandestino, privo di autorizzazioni sanitarie e dotato di essiccatori per la lavorazione e l’esportazione delle oloturie.
Le oloturie infatti, sono una specie di grande valore sia per l’equilibrio dell’ecosistema marino Jonico e la sua biodiversità, come confermato dagli studi del CNR di Taranto, sia per i bracconieri ittici e i broker che organizzano l’esportazione verso la Cina, dove il loro valore può raggiungere fino a 700 euro al chilogrammo. Questo sequestro rappresenta un duro colpo per il business illecito e ha un valore complessivo di quasi un milione di euro, che sarebbe sfuggito completamente alla tassazione. L’uomo denunciato rischia da 2 a 6 anni di reclusione, oltre a una multa fino a 100.000 euro, ed è stato contestato il reato di “inquinamento ambientale”.
Questa operazione si inserisce all’interno di un contesto più ampio: nel 2017 infatti, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto avevano scoperto il giro di affari legato alla pesca illegale delle oloturie grazie all’operazione “Deserto Blu”, coordinata dalla Procura della Repubblica locale. Tale operazione ha contribuito al riconoscimento, da parte della Corte di Cassazione, della pesca illegale come un crimine ambientale, grazie all’applicazione pionieristica del concetto di “Ecoreati” nel Codice Penale, introdotto dalla Legge 68/2015.
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