L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DI QUESTO LECCE, CHE CEDE NELLO SCONTRO – SALVEZZA NEL MOMENTO DECISIVO
(m.a.) ______ Anche se è troppo presto per fare calcoli, mancheranno poi ancora altre quattro partite, Lecce e Verona di fronte nello scontro diretto si giocano una parte importante della loro rincorsa verso la salvezza. Al Via del Mare c’è il tutto esaurito, oltre venticinquemila spettatori, in una serata che scende dolce e tiepida, come tutta quanta la giornata trascorsa finalmente all’insegna del tempo consono alla stagione salentina.
Solo poco più di duecento i tifosi ospiti al seguito, guidati da nonno Mario, arzillo 82enne,che non se ne perde mai una.
Grande partecipazione del tifo giallorosso, grandi attese sugli spalti, pure Annarita è arrivata in anticipo e ha tutto il tempo per fare il selfie scaramantico al grido di ‘Forza Lecce sempre’.
Formazioni.
Marco Baroni manda in campo: Falcone – Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo – Blin, Hjulmand, Oudin – Strefezza, Ceesay, Di Francesco.
Marco Zaffaroni schiera: Montipò – Magnani, Dawidowicz, Hien – Faraoni, Tameze, Abilgaard, Lazovic – Duda, Verdi – Djuric.
E finito il riscaldamento, e le cerimonie iniziali, si può cominciare.
Subito emozioni. Bella manovra del Verona, con cross morbido di Lazovic per la testa di Djuric, pronto all’appuntamento per una conclusione che sembra decisiva, da distanza ravvicinata, ma il pallone prende in pieno la traversa. Brividi.
Pare scossa dal pericolo corso la squadra di casa, che fatica a reagire, nonostante le esortazioni dell’allenatore. Tensione in campo, nervosismo.
Di nuovo pericolo per il Lecce, di nuovo occasionissima per il Verona, di nuovo cross invitante di Lazovic per la testa di Djuric, questa volta è Falcone a fare il miracolo, con una provvidenziale deviazione in angolo.
Il primo quarto d’ora se ne va così, padroni di casa timorosi e inconcludenti, ospiti determinati e pericolosi.
E poi i primi due ammoniti, uno per parte,Faraoni e Hjulmand, con la fisionomia della partita vista fin qui che non cambia.
Al 23′ la terza occasione costruita dal Verona, Verdi fa un cross su punizione che attraversa pericolosoamente tutta l’area senza che Abildgaard riesca ad arrivarci per la deviazione decisiva.
Ammonito anche Abildgaard. Niente altro di rilievo in questa fase della gara. Il Lecce tira in porta, ma la conclusione finisce abbondantemente alta, solo al 36 con Gallo. E non succede niente di importante pure fino alla fine del primo tempo, con le squadre che vanno al riposo sullo 0 a 0.
Pare più propositivo il Lecce alla ripresa del gioco dopo l’intervallo, conquista pure il primo calcio d’angolo, ma siamo sempre là, non conclude, e infatti nel giro di pochi minuti finiscono regolarmente fuori misura i tiri di Blin, Strefezza, Gallo e Di Francesco.
Amminito anche Magnani. E’ un momento a favore dei padroni di casa, ma pure in questa fase il pericolo lo creano gli ospiti, al minuto 59, con un colpo di testa di Abildgaard in area sugli sviluppi di un corner e la bella risposta con deviazione ancora in calcio d’angolo di Falcone.
Cominciano le sostituzioni, la prima è Ngonge al posto di Verdi.
Prima vera occasione per il Lecce, ora più propositivo, ma Di Francesco spreca colpendo male, su cross di Gallo su un rimpallo favorevole.
Segna però il Verona, ma non certo a sorpresa, assist di Juric e conclusione vincente del nuovo entrato Ngonge. 72′. 0 – 1.
Baroni leva Di Francesco e Blin, e mette dentro Banda e Gonzales. La musica deprimente di questa serata però non cambia. Arrivano i fischi del pubblico.
Tira Banda in una vampata d’orgoglio, Montipò devia miracolosamente sul pallo, ma era tutto inutile, in quanto l’attaccante giallorosso era in fuorigioco.
Amminito Ouden. Tensione, nervosismo. La Curva Nord chiama la carica, ma i giocatori di casa rimangono imprecisi e anzi ora paiono pure timorosi.
Amminito Montipò che perde tempo al rinvio. Giusto quanto logico. Entra Colombo al posto di Ouden. E si va così ai minuti finali del tempo regolamentare.
Al minuto 86 cartellino giallo anche per Ngonge per un fallo su Gallo, la susseguente punizione da posizione interessante rimane senza esito. Para Montipò deviando in angolo su tiro nello specchio di Banda. Neutralizza poco dopo, bloccandola, anche un’altra conclusione nello specchio della porta.
Cinque minuti di recupero.
Un tiro dalla distanza di Hjulmand neutralizzato con facilità dal portiere, tutto qui.
Finisce così, fra i fischi spazientiti e delusi dei tifosi Giallorossi, che rumoreggiano vistosamente.
Il Verona ha vinto meritatamente e vede la salvezza, il Lecce invece ora è nei guai.
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