SALVIAMO L’ORSA JJ4 DALLA CONDANNA A MORTE
Riceviamo e volentieri pbblichiamo. Il presidente di Animalisti Italiani Walter Caporale (nella foto) ci scrive ______
CATTURATA L’ORSA JJ4: FUGATTI NON SI TRASFORMI DA GOVERNATORE AD ASSASSINO ______
Roma, 18 aprile 2023 –
Durante la notte l’orsa JJ4 è stata catturata. L’esemplare, su cui pende un’ordinanza di abbattimento legata alla morte del runner Andrea Papi, per ora sospesa dal Tar fino all’11 maggio, è stata condotta nella “prigione” del Casteller a Trento, centro faunistico ben noto per le condizioni inadeguate in cui versavano gli orsi che vi furono rinchiusi come M49, ribattezzato Papillon, DJ3 e M57.
“Fugatti non si trasformi da governatore ad assassino. Che le sue mani non vengano insanguinate. Ora la forestale si preoccupi immediatamente dei due cuccioli di orso rimasti senza mamma. Si tratta di una storia indegna: una regione intera contro una sola mamma. La vostra cattiveria, il vostro sadismo, la vostra forza bruta da vigliacchi ricadrà sui vostri figli e sulle nostre coscienze”.
L’orsa JJ4 ha 17 anni ed è una delle orse più anziane che ci sono sulle montagne del Trentino: discende direttamente dal nucleo originario di orsi sloveni trasferiti in Trentino nell’ambito del progetto “Life Ursus” per far rinascere la popolazione di plantigradi sull’arco alpino italiano. I suoi genitori sono Joze e Jurka. Le lettere del suo nome “J” “J” indicano proprio i nomi dei suoi genitori.
Era stata segnalata nel 2020 come orsa problematica per aver difeso i suoi cuccioli da una coppia di cacciatori. Adesso è rinchiusa nella struttura del Casteller dove già tre anni fa, tramite il verbale redatto da ISPRA e carabinieri del Cites in seguito ad un sopralluogo, le autorità competenti facevano presente che in questo centro faunistico “non sono garantite le adeguate condizioni di benessere degli esemplari”.
La permanenza dell’orsa JJ4 nella prigione infernale del Casteller – dove gli orsi vivono in gabbia, sotto stress, rifiutando il cibo, come nel caso di M49 entrato in un disperato sciopero della fame e di M57 e DJ3 bombardati con psicofarmaci – è preludio della sua morte.
Chiediamo al Ministero dell’Ambiente un intervento urgente per salvare l’orsa e trasferirla in altro luogo.
Gli orsi sono patrimonio indisponibile dello Stato Italiano e non un giocattolo in mano alla provincia di Trento.
Eppure nel resto del pianeta gli uomini e gli orsi (ben più grandi come i grizzly) convivono senza grossi problemi, perché forse la gente ha imparato a rispettare la loro presenza, la loro selvaticità, sa come comportarsi, non corre, non li sorprende ma li osserva, li ammira e li lascia vivere.
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“L’orso è una specie protetta tutelata con legge dallo Stato e dall’art. 9 della Costituzione. Ancora una volta diciamo no all’eutanasia per mamma orsa JJ4, catturata nei giorni scorsi e imprigionata nel lager del Casteller e alla nuova ordinanza di abbattimento sull’orso maschio MJ5, ancora in libertà ma sotto il mirino della scellerata gestione politica del Presidente Fugatti”, afferma Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.
Il fallimento del Progetto Life Ursus, realizzato con fondi pubblici, è frutto della sbagliata amministrazione da parte della Giunta Fugatti che negli anni non solo ha negato tavoli di confronto con etologi ed esperti zoologi, lasciando fuori anche le associazioni animaliste, ma non ha applicato le direttive degli esperti dell’Ispra e del Ministero Ambiente, come l’introduzione di una segnaletica adeguata nei boschi, il monitoraggio sistematico degli orsi e il controllo della loro riproduzione, la radiocollarizzazione con sistema satellitare e non con il meno efficace GPS, l’incremento dei cassonetti ermetici, l’adeguata formazione ed educazione ambientale alla popolazione del luogo. La Provincia di Trento ha praticamente gestito solo politicamente, adottando metodi coercitivi, senza l’ausilio effettivo di esperti e adesso lamenta l’incremento della specie in relazione all’aumento delle nascite. Perché non hanno effettuato le sterilizzazioni?
Persino la famiglia della vittima, Andrea Papi, a cui rinnoviamo il nostro cordoglio per la tragica perdita, si esprime chiaramente in merito all’accaduto: “La vita dell’orsa JJ4 non ci restituirà nostro figlio. Troppo comodo cercare di chiudere questa tragedia eliminando un animale, a cui non può essere imputata la volontà di uccidere. Non ci interessano i trofei della politica: noi pretendiamo che ad Andrea venga restituita dignità e riconosciuta giustizia”.
In difesa degli orsi si sono esposti anche molti giornalisti e personaggi dello spettacolo, ma soprattutto esperti del settore come l’Ordine dei Veterinari della Provincia di Trento e oggi anche l’ISPRA che ha depositato parere al Tar di Trento rimarcando che è opzione da valutare il trasferimento di alcuni esemplari anche al di fuori del territorio nazionale.
Dopo la sospensione da parte del Tar dell’ordinanza di abbattimento di JJ4 emessa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, il prossimo 11 maggio si terrà l’udienza che stabilirà il destino dell’orsa e degli altri esemplari.
Ricordiamo i 3 cuccioli di JJ4: i piccoli di circa 2 anni di età e di 35-40 chili di peso potrebbero anche non sopravvivere. Di solito i piccoli stanno con la madre fino a 4 anni. Però succede che in natura perdano la madre anche prima di allontanarsi da lei. Se hanno effettivamente 2 anni, cosa che non si sa con certezza, ce la possono fare, anche se per loro non è la situazione ideale.
I suoi 3 cuccioli sono rimasti soli. Con i rischi che ciò comporta per degli animali giovanissimi.
Si provveda immediatamente al ricongiungimento con la madre e allo spostamento in luogo diverso, non antropizzato