QUESTO LECCE PERDE SEMPRE E NON SEGNA MAI

| 3 Aprile 2023 | 0 Comments

(m.a.) ______  Lecce ed Empoli, fermi da tempo rispettivamente a 27 e 28 punti, per tenere lontana lla ‘zona rossa’ della retrocessione ed affrontare in tranquillità il finale di campionato, entrambi chiamati al riscatto dopo quattro turni di fila senza punti e, per quel che riguarda i Salentini, pure senza gol fatti.

Al Castellani (nella foto) è una serata di cielo sereno, ma di temperatura fresca, e folate di vento.

Poco più di un’ora prima dell’orario fissato per il fischio di avvio, un corto circuito innesta un principio d’incendio negli spogliatoi dei padroni di casa, subito domato dai Vigili del Fuoco, ma locali per un po’ inagibili e susseguente decisione della Lega di posticipare di un’ora l’avvio.

E così è, quando Paolo Zanetti schiera i suoi nel collaudato modulo 4-3-1-2 con: Perisan – Ebuehi, Ismajli, Luperto, Parisi – Akpa Akpro, Marin, Bandinelli – Baldanzi – Caputo, Piccoli.

Marco Baroni ha il solito suo 4-3-3 con: Falcone – Gendrey, Tuia, Baschirotto, Pezzella – Blin, Hjulmand, Gonzale – Strefezza, Colombo, Banda.

Schermaglie iniziali prolungate, per vedere il primo tiro in porta bisogna aspettare il quarto d’ora, ed è una conclusione centrale dal limite dell’area di Caputo, ben parata da Falcone, mentre, due minuti dopo, finisce sulla barriera quella di Marin da posizione invitante.

La prima azione pericolosa arriva solo al 32′, ancora di Caputo, che è in buona posizione in area, ma perde l’attimo e non riesce a concludere, a seguire c’è un bel tiro al volo di Baldanzi bloccato da Falcone. Si fa vedere il talentino locale di 20 anni, del quale si dice un gran bene.

Al 39′ esce Akpa Akpro per infortunio, dentro Jacopo Fazzini.

Ancora, nel finale del primo tempo, il portiere giallorosso para – ma questa volta è un intervento ben difficile, in pratica la leva dall’incrociodei pali – una conclusione potente e precisa di Caputo su azione di ripartenza.

Il Lecce, quelle poche volte che si è affacciato verso l’area avversaria, è stato sempre inconcludente, impreciso, evanescente insomma, come ormai è consuetudine, e di nuovo senza nemmeno un tiro in porta.

Squadre dunque al riposo sullo 0 a 0.

Al rientro dagli spogliatoi, c’è Di Francesco al posto di Banda.

Il primo quarto d’ora della ripresa se ne va sulla falsariga di quanto accaduto nel primo tempo. Da notare solo una bella azione personale di Baldanzi, che però conclude debolmente dopo aver seminato il panico in area giallorossa.

Al minuto 59 la partita si sblocca. Hjulmand stende in area Parisi in modo plateale quanto inutile, rigore inevitabile, ben trasformato da Caputo.

La reazione del Lecce non c’è, anzi pericoloso ancora l’Empoli, prima con un coast to coast di Ebuhei, poi con un colpo di testa ravvicinato di Piccoli, respinto in qualche modo da Falcone, senza che poi Bandinelli riesca a trovare la conclusione vincente.

Una quindicina di minuti al termine, quando la mossa di Baroni è Helgason al posto di Blin prima e subito dopo Houdin al posto di Strefezza.

Cambia poco e punto.

Poi a seguire entra Ceesay ed esce Colombo, a dieci minuti dal termine.

Non cambia niente.

I padroni di casa controllano agevolmente la partita senza rinunciare a creare in avanti, ospiti in avanti sempre senza costrutto.

Quinta ed ultima sostituzione dei Giallorossi, dentro Gallo e fuori Pezzella, quando arrivano gli ultimi cinque minuti di una partita in quest’ultima fase frammentata da cambi, infortuni, polemiche e nervosismi vari ed eventuali.

Niente di che, quando l’arbitro, il signor Michael Fabbri di Ravenna, decreto un recupero finale di sei minuti.

Ma niente di niente, finisce così, 1 a 0.

Vittoria scaccia crisi per l’Empoli e posizione decisamente tranquilla.

Brutta sconfita per il Lecce, che non doveva perdere una partita come questa e in questo modo impalpabile.

Adesso magari Baroni dirà di nuovo che gli è piaciuta la prestazione della squadra, che però oggi di nuovo non ha fatto nemmeno un tiro in porta.

I fatti, non le opinioni, dicono che sono cinque sconfitte di fila e senza gol all’attivo.

La classifica sorride ancora, ma solo per demerito delle ultime tre. Questa situazione ora però preoccupa, in vista della volata finale, di una squadra ancora sopra la linea rossa, ma che pare aver perso lucidità e creatività, senza rimedio.

Category: Sport

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