LE EMOZIONI DI LUCA TORACCA
IN QUESTI GIORNI A COPERTINO PER PREPARARE LA NUOVA TOURNEE DI “Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico“
(Rdl) ______ Lui, evidentemente, non è ancora abbastanza grande per smettere di cercare emozioni, attraverso la magia del Teatro. E meno male, così fa il grande artista, e così si rimane per sempre giovani.
Il Maestro Luca Toracca (in piedi, a sinistra, nella foto di copertina) ha momentaneamente lasciato Milano e il suo Teatro Elfo Puccini e, come programmato da tempo, pur fra i suoi tanti impegni professionali, ha voluto dedicarsi per alcuni giorni qui nel Salento, in quel di Copertino, a Scena Muta, la compagnia del Maestro Ivan Raganato, e, in particolare, allo spettacolo “Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico” , di cui appunto in questi giorni sta curando la seconda tournée prevista per l’estate e l’autunno prossimi.
A grande richiesta, come si diceva una volta…
Scritto dal nostro direttore Giuseppe Puppo, per la regia di Maria Antonietta Vacca, rappresentato in sei occasioni in varie località lo scorso anno, con grande interesse manifestato sia dagli spettatori, sia della critica, lo spettacolo mette in scena gli ‘incontri decisivi’ di Pier Paolo Pasolini e di Ezra Pound, raccontando vari episodi della vita dei due grandi del nostro Novecento, dove ancora affondano le radici della cultura e magari oggi più attuali che allora.
Raggiunto telefonicamente questa sera da leccecronaca.it, Luca Toracca ha manifestato tutta la sua soddisfazione per l’esperienza che ha voluto intraprendere in questi giorni, e così, in primis con grande umiltà, che gli fa onore, in quanto sempre caratteristica dei grandi artisti, si è espresso al riguardo:
“E’ per me una grande emozione. Gli attori, tutti bravissimi, e con i quali sto lavorando a gruppi di volta in volta, in relazione alle scene da sistemare, mi stanno dando una carica incredibile. Per esempio, ieri sera mi sono addirittura commosso sentendo l’interpretazione delle poesie di Pier Paolo Pasolini fatta da Sandra Maggio. Ma, ripeto,sono tutti bravissimi, con una carica emozionale incredibile quanto palpabile. Per questo sono io che imparo da tutti loro. E proprio questo è fondamentale, per riuscire a trasmetterla al pubblico che andrà a vedere lo spettacolo. Il Teatro vive di emozioni, di questo scambio continuo fra personaggi e interpreti, da una parte, e gli spettatori dall’altra. E’ questa la magia unica del Teatro, nuova ogni volta, in un vero e proprio miracolo che vogliamo rinnovare nelle prossime occasioni”.
