UN CONTINUO ESSERE PRESENTI. CRONACA DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE CONVOCATA D’URGENZA

| 18 Marzo 2023 | 0 Comments

Dal Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano di Lecce riceviamo e volentieri pubblichiamo ______ 

Venerdì 17 marzo 2023, alle ore 12:40, è stata convocata, con provvedimento d’urgenza, la IV Commissione Lavori pubblici, presso l’aula Consiliare del Comune di Lecce.

All’ordine del giorno la scottante questione relativa all’abbattimento dei 13 alberi di Via Alessandria (pini d’Aleppo) e dei 5 di Piazzale Pisa (pini domestici) avvenuto nei giorni scorsi, nella zona 167 A, del Capoluogo salentino.

In origine, così come ha confermato l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci, gli alberi da abbattere sarebbero dovuti essere 58, secondo il progetto di partenza.

Dopo una serie di confronti con residenti, associazioni, tecnici incaricati, III Consulta e, non da ultimo, grazie a un tam tam on line e di contributi sugli organi di informazione, il consigliere Pierpaolo Patti ha richiesto e ottenuto che alla convocazione di urgenza della Commissione partecipasse anche il Sindaco Carlo Salvemini, insieme all’assessore al ramo. 

Abbiamo appreso dall’assessore Nuzzaci che “al momento” non ci saranno ulteriori abbattimenti nei luoghi indicati. 

Il Sindaco, nell’intervento più lungo e articolato della seduta, ha citato anche il Regolamento per il Verde pubblico del Comune di Firenze per sottolineare come, al punto 5 dello stesso, siano esplicitate le situazioni in cui si possa dover intervenire, da parte dell’ente pubblico, per abbattere un’essenza arborea. 

Le associazioni di Lecce, riunite nel Coordinamento per gli Alberi e il Verde urbano, chiedono da tempo a codesta amministrazione di dotarsi di un Regolamento per il Verde urbano, proprio per evitare che ogni qualvolta ci sia la necessità di intervenire, per qualsiasi motivo, su alberi o piante della città, si possa fare riferimento, in modo pressoché univoco e condiviso, ad uno strumento amministrativo ormai indispensabile per la qualità della vita di ogni comunità locale. 

Il primo cittadino, estrapolando un solo articolo, da quel Regolamento, non ha però spiegato perché, per evidenti motivi di tempo, il Comune che Egli amministra non si sia ancora dotato di uno strumento come quello del più virtuoso capoluogo toscano, pur ammettendo che conformemente a quei saggi principi la sua amministrazione stia tendendo per Operare.

E poi, a nostro modesto avviso, un altro aspetto che sarebbe stato opportuno ricordare ai membri della Commissione, forse sta nel fatto che un Comune che avesse approvato un Regolamento del Verde non solo garantirebbe meglio se stesso e i privati, qualora coinvolti in situazioni di contenzioso e/o di confronto con l’ente, ma anche i tecnici, i consulenti e i lavoratori delle imprese che per lo stesso ente svolgessero dei lavori programmati e/o di urgenza. 

Senza dimenticare che, tra i principii che un Regolamento del Verde urbano prevede, vi è anche quello di ‘ordinaria’ manutenzione e presa in cura del patrimonio arboreo esistente. Equivale a dire, probabilmente, evitare che il Comune agisca, così come avviene attualmente a Lecce, in stato di emergenza permanente e o a seconda del bando che si vinca.

Nella giornata di ieri, istruttiva da molti punti di vista, un altro aspetto che è emerso riguarda il pressoché immutato intendimento di effettuare gli interventi di riqualificazione urbana. Sempre prioritari. Come se il tempo non fosse passato, si ritiene ancora che asfalto, mattonelle, cemento, bitume siano elementi da utilizzare per rifare eventuali manti stradali e marciapiedi, muri perimetrali, così come in molti casi a Lecce dopo gli ultimi abbattimenti, ignorando le nuove tecniche, i nuovi materiali ma soprattutto che, nell’epoca che viviamo, sarebbe opportuno ribaltare le priorità e adattare gli interventi urbanistici al bene comune ambientale, nella fattispecie agli alberi. 

Non ci si può permettere più di vivere in luoghi dove il verde pubblico non sia una scelta prioritaria e strategica per le comunità che abitano le nostre città. Non solo a parole o nei programmi di indirizzo.

Le strade, sicuramente, vanno riparate ma non nell’aut aut tra riqualificazione della viabilità e vita degli alberi. 

Si deve e si può intervenire con saggezza ed equilibrio, tenendo insieme le esigenze. 

Pertanto, se una lezione emerge da questa giornata di ascolto privilegiato, sta nel fatto che i cittadini, meglio se organizzati insieme, possono incidere sulle scelte e le traiettorie della città, che contribuiscono a realizzare. 

Che, ancora di più oggi, sono chiamati a partecipare per capire, da vicino, come funziona o non funziona (soprattutto) una macchina complessa come la realtà amministrativa locale. 

La strada per una migliore vivibilità, cura e tutela dell’ecosistema urbano leccese è ancora lunga e accidentata. Se non fosse per l’interessamento di cittadini e associazioni, tra cui quelle riunite nel Coordinamento per gli Alberi e il Verde urbano, molti degli alberi cittadini non sarebbero più in piedi per svolgere quelle funzioni fondamentali per le quali tutti noi residenti leccesi dovremmo ringraziarli ogni giorno. 

Sovente, chi si riunisce per cercare di difendere il Verde urbano vorrebbe non dover intervenire così spesso o stare con il fiato sul collo degli amministratori locali, incamerando frustrazioni e disillusioni. 

Gradirebbe, probabilmente, che la cura e il rispetto nel complesso dell’ambiente in cui differenti sensibilità, culture, esistenze si confrontano e vivono fossero più easy e garantiti. 

Evidentemente, d’altronde, il senso di partecipare per difendere e promuovere il patrimonio arboreo cittadino è proprio un continuo essere presenti e stimolare pubblico e privati cittadini a porsi qualche domanda nel merito. 

Con la fiducia che, se ci si cura del bene comune, non è tempo completamente perso.

Grazie, per ora, a ogni persona che, nel suo piccolo, rema per indirizzare e migliorare, autenticamente, il sistema in cui siamo calati.

Senza scoraggiarsi, anche quando sembra di sbattere contro muri di gomma molto alti. 

Le tenaci battaglie devono far sì che quel sistema, passo dopo passo, si orienti a diventare eco-sistema, il più aperto e rispettato possibile.

Ne va della vita di ognuno di noi e di noi tutti insieme. ______ 

LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sulla questione, di ieri venerdì 17 marzo

”Impedire il taglio di ogni singolo albero pubblico”

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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