UGENTO GIA’ MARTORIATA DALLA DISCARICA DI BURGESI NON VUOLE IL FORNO CREMATORIO
di Daniela Casciaro ______
Sala gremita l’altra sera al Teatro dell’Oratorio di Ugento (nelle foto), per l’incontro pubblico organizzato dal Comitato No Forno Crematorio sul tema “Quali rischi per la Salute?”.
Un secco “No” alla nascita di un forno Crematorio ad Ugento da parte di tantissimi cittadini che hanno espresso il proprio disappunto. Un “No” anche da parte degli esperti in ambito medico e scientifico che durante la serata hanno illustrato l’impatto ambientale derivante dai forni crematori in relazione al territorio di Ugento e del Salento che risulta già compromesso da varie fonti inquinanti. Presenti anche alcune associazioni del Comito del No al forno Crematorio di Caprarica di Lecce.
Ad introdurre la serata, il parroco don Stefano Ancora che ha affrontato il tema della cremazione da un punto di vista etico-religioso, evidenziando l’importanza del dibattito a tutti i livelli (religioso, scientifico, politico e legislativo) ribadendo che le scelte devono essere fatte in “scienza e coscienza”, pensando a cosa è bene per tutti, sia per chi non c’è più, conservandone la memoria, sia per le nuove generazioni, alle quali si sta consegnando un ambiente devastato come ricorda lo stesso Papa Francesco, evidenziando che oltre all’ambiente della terra c’è anche quello dell’uomo e della persona.
Da un punto di vista scientifico Cristina Mangia, ricercatrice del C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha illustrato gli impatti ambientali dei crematori e di come questi possano variare e incidere in base al luogo in cui nasce un impianto. Nel caso di Ugento, con le vicende legate alla ex discarica Burgesi, esisterebbero già delle criticità manifestatesi nel tempo.
Giuseppe Serravezza, oncologo e responsabile scientifico della LILT, Lega Italiana Lotta ai Tumori, ha ribadito che il Salento è già martoriato, come evidenziano i dati di mortalità per cancro in provincia di Lecce, che superano addirittura quelli di Brindisi e Taranto. In particolare, nel territorio ugentino, dagli studi sulle matrici ambientali risulterebbero notevoli criticità; pertanto, aggiungere altre tipologie di emissione non farebbe altro che peggiorare a dismisura una situazione già tragica.
L’avvocato Antonio Munitello, rappresentante del “Comitato No Forno Crematorio ad Ugento”, ha sottolineato come sia complicato controllare 24 ore su 24 ore un forno Crematorio, tenendo conto anche delle esperienze passate avute su Ugento.
Dal videomessaggio del dottor Sergio Mangia dell’ISDE, Associazione Internazionale Medici per l’ambiente, sono emerse le patologie derivanti dalle emissioni di mercurio e diossina provenienti dai crematori: non solo tumori, ma anche malattie che possono colpire il sistema nervoso in via di sviluppo, deficit del quoziente di intelligenza, disordini dello spettro autistico, dislessia, disturbi del comportamento e dell’ attenzione.
Cristian Rovito, esperto ambientale e sociologo, invece, ha posto l’interrogativo se il Comune abbia fatto uno studio sulla popolazione in merito all’esigenza di un forno Crematorio, dato che i morti ad Ugento ogni anno sono poco più di un centinaio.
Forte e toccante la lettera di Catia Scarcia, cittadina ugentina da anni impegnata in tante battaglie ambientali, assente per motivi di salute.
Tra i politici sono intervenuti i consiglieri di opposizione Giulio Lisi e Laura de Nuzzo.
Per il Comune di Presicce-Acquarica, il dottor Sergio Scarcella, medico di base,assessore alla Salute ha ribadito come i malati di cancro di anno in anno sono in aumento tra i pazienti: da ciò il suo “no” al cancro e al forno crematorio, proponendo l’idea di un eventuale referendum.
Tanti gli interventi dei cittadini che hanno manifestato una certa perplessità per l’assenza del Sindaco di Ugento, Salvatore Chiga e dell’Amministrazione Comunale.
Intanto, il Comitato da alcuni giorni ha dato inizio ad una raccolta firme, con l’ obiettivo di portare l’Amministrazione a un ripensamento, tenendo conto degli elementi e dei pareri scientifici emersi dal dibattito del convegno, ritirando definitivamente il progetto.
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LA RICERCA nei nostri articoli del 25 febbraio e 1 marzo scorsi
LA NASCITA DEL COMITATO “No Forno Crematorio a Ugento”. NOTIZIE E COMMENTI
IL CONTESTATO FORNO CREMATORIO PREVISTO A UGENTO. SVILUPPI. LE RAGIONI DI UN NO