LA NASCITA DEL COMITATO “No Forno Crematorio a Ugento”. NOTIZIE E COMMENTI
di Daniela Casciaro ______
A Ugento, suggestiva cittadina del Salento ricca di storia e bellezza, sembra essere arrivata quasi la primavera. Lo si avverte dai profumi, dai suoni e dai colori che pervadono il suo Parco Naturale (nella foto), un’importante oasi naturalistica tra le più belle della provincia. Eppure qualcosa sembra contrapporsi a questo scenario idilliaco.
A far discutere in queste settimane è la possibile nascita di un “Forno Crematorio” a pochi metri dal centro abitato che ha destato una certa preoccupazione negli abitanti, tale da dare vita ad Comitato Civico “No Forno Crematorio a Ugento” con una pagina Facebook dove i componenti scrivono:
“Il Comitato Civico NO FORNO CREMATORIO AD UGENTO nasce per iniziativa di alcuni cittadini con l’obiettivo di portare all’attenzione della collettività una vicenda molto delicata che sta interessando i centri abitati di Ugento e Gemini. L’Amministrazione Comunale ha deciso di concedere ad un soggetto privato la possibilità di realizzare un forno crematorio all’interno del cimitero comunale.
I forni crematori rappresentano delle strutture potenzialmente in grado di emettere delle emissioni in atmosfera fortemente dannose per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Basti pensare che oltre ai corpi, vengono bruciate ad esempio tutte le otturazioni dentali, eventuali protesi sintetiche, bare, abiti usati, ed oggetti vari. Vengono emesse in atmosfera sostanze pericolosissime: mercurio, zinco, diossine-furani e IPA e tanto altro ancora!!!
L’associazione Medici per l’ambiente e le agenzie per la protezione ambientale descrivono i potenziali impatti che un forno crematorio ha sull’ambiente e sulla salute umana in molteplici articoli [..] L’aspetto più grave della vicenda è che il Comune ritiene di essere in grado di poter avere una struttura tecnica in grado di controllare il soggetto gestore del forno e scongiurare i danni per la salute umana, che lo stesso Comune ritiene che ci possano essere.
Pertanto, riteniamo che l’Amministrazione Comunale non debba ipotecare il nostro futuro decidendo di creare una struttura che i Giudici (vedi Sentenza del Consiglio di Stato n. 14 del 3 gennaio 2022) hanno definito un INCENERITORE DI RIFIUTI.
Un forno che effettuerà le cremazioni per tutta la Puglia e che verrà realizzato nel cimitero comunale a meno di 600 metri dai centri urbani di Ugento e Gemini. Un’opera che non risulta assolutamente necessaria visto il recente ampliamento del cimitero comunale”
La vicenda in realtà ha inizio nel 2021, quando la Provincia di Lecce stabilisce i criteri per la realizzazione di tre forni crematori in Salento, che andrebbero ad aggiungersi in Puglia a quello di Bari e di Foggia. A seguito di ciò i Comuni interessati hanno presentato una candidatura, indicando i luoghi dove realizzare gli impianti crematori. Delle proposte arrivate da otto Comuni del Salento, la scelta è ricaduta su quelle di Lecce, Caprarica e Ugento. Il 29 novembre scorso il Comune di Ugento pubblica l’avviso per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto con proposta progettuale da far pervenire entro il 27 gennaio. L’amministrazione nonostante le motivazioni e le rassicurazioni esposte non è riuscita a placare alcuni timori e perplessità.
Oronzo Ricchiuto, presidente della Pro Loco Beach di Gemini dichiara: “Personalmente sono contrario vista la già preoccupante situazione che esiste da anni con la vicenda in località Burgesi, ancora oggi non risolta. Credo anche che l’amministrazione, come si è schierata tempo fa con noi cittadini opponendosi al progetto presso Casino Arto, oggi dovrebbefermare la costruzione del forno crematorio perché questo territorio va protetto da altre eventuali fonti di inquinamento” .
La dottoressa Valentina De Maria, referente delegazione LILT di Ugento ribadisce anch’essa contrarietà all’impianto: “Ugento, cosi come il Salento tutto, non può permettersi insediamenti che comportino nuove pressioni ambientali ed emissioni con relative contaminazioni dei terreno e delle acque che un impianto di cremazione a lungo andare comporta. Conta ormai ispirarsi ai Principi di Prevenzione e Precauzione , anche perché la scienza ha dimostrato indiscutibilmente che non esiste il livello soglia “sicuro” al di sotto del quale non sono evidenziabili effetti dell’inquinamento della salute”.
Il timore per la nascita del forno Crematorio riguarderebbe anche i paesi vicini in modo particolare Presicce-Acquarica, dove la Pro Loco Acquarica del Capo e la Pro Loco Presicce esprimono il proprio dissenso.
Il Comitato, inoltre, con una lettera inviata alle associazioni ha organizzato un incontro per sabato 25 febbraio con il fine di unire le forze, scambiare opinioni e valutare le iniziative da intraprendere.
In questo scenario risuonano le parole di Peppino Basile, consigliere comunale e provinciale assassinato ad Ugento nel 2008: “Il sogno, un mio sogno. Veder questa terra crescere. Sarei pronto al sacrificio della mia vita, purché questa terra cresca. Per il domani nostri figli”.
Category: Cronaca
Manca solo il Forno Crematorio, non basta la Burgesi che ci sta rovinando tutti?
Comune di Ugento sordo ,miope ,assente del suo territorio un degrado mai visto in Italia ,pardon solo la terra dei fuochi