TRIVELLE – ATTENZIONE AI “NO” IDEOLOGICI

| 19 Febbraio 2023 | 2 Comments

Venerdì 17 febbraio il Consiglio Comunale di Lecce ha approvato la mozione presentata dal M5S contro le nuove trivellazioni, con l’astensione del centrodestra.

I coordinatori provinciali di Azione ed Italia Viva Ada Fiore, Paolo Greco e Massimo Toma sottolineano come: ” Ancora una volta, si manifestino comportamenti ideologici che, nei fatti, come avvenuto per TAP,  finiscono solo per danneggiare l’interesse di un territorio.

Non si può, infatti, impostare la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico immaginando il proprio territorio scollegato dal contesto generale”.
Greco, Fiore e Toma hanno aggiunto: ” Nel mare Adriatico ci sono giacimenti di gas, il cui sfruttamento può essere appannaggio non solo dell’Italia. Per decidere di rifiutare qualsiasi possibilità di sfruttare i giacimenti di gas, occorre avere la garanzia che questo non venga fatto da un Paese frontaliero.
Senza svolgere una stringente azione di persuasione nell’area adriatica del Mediterraneo, i giacimenti sono così estesi che il gas lo prenderebbero i Paesi frontalieri, estraendo dalla loro parte di competenza territoriale, perché la natura non conosce i confini amministrativi.
I tre hanno continuato sostenendo che : “Purtroppo mentre noi assistiamo nuovamente al puro e semplice perpetuarsi di un ecologismo dottrinario, con posizioni al di fuori della realtà, già accade che a poche centinaia di metri lo stesso giacimento venga sfruttato da altri Paesi.” – hanno poi così concluso- “La ragionevolezza indurrebbe a concepire che le richieste dovrebbero vertere anzitutto su misure di compensazione economiche, da utilizzarsi da subito per ridurre il costo delle bollette.
Una politica che la Puglia avrebbe dovuto tenere sin dalla vicenda TAP, senza farsi vincere dalle prediche demagogiche”.

Sin qui le dichiarazioni dei Coordinatori delle forze politiche che fanno capo a Calenda e a Renzi, ma come i nostri lettori sanno la posizione del nostro giornale è piuttosto critica nei confronti di tutti quegli interventi che risultano invasivi per il nostro territorio.Certo rispetto al passato tante cose sono cambiate.
Dopo la guerra in Ucraina, con la Russia che ha chiuso i rubinetti del gas, la situazione, non tanto in Europa, quanto in Italia è divenuta particolarmente critica e forse ognuno di noi dovrebbe “aggiornare” il proprio punto di vista.
Resta il fatto che la posizione della nostra testata non è certo ideologica, caso mai è una posizione un tantino pre-concetta, ma considerato come la politica in questi anni abbia svenduto il territorio ai grandi interessi finanziari invece di difendere i cittadini, credo che se qualche dubbio lo coltiviamo nessuno ce ne possa fare una colpa.
Infine un’ultima considerazione su cui tutti, favorevoli e contrari alla trivellazione, ci dovremmo soffermare è quella che riguarda i paesi che si trovano di fronte alle nostre coste e che potrebbero prelevare il gas di casa nostra, al pari di due avventori che siedono allo stesso tavolino di un bar con al centro di un tavolo un bicchiere di una gustosa bevanda e mentre uno dei due si interroga sul da farsi l’altro con una cannuccia glielo “ciuccia” lasciandolo a bocca asciutta.

Category: Costume e società

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Comments (2)

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  1. direttore ha detto:

    Questo articolo non firmato è stato scritto da Valerio Melcore.
    Ora a leccecronaca.it possono intervenire tutti in libertà, con gli unici paletti dell’interesse giornalistico di quel che dicono e del modo in cui lo dicono, figurarsi se non lo può fare il nostro direttore editoriale e insieme a me fondatore del nostro-vostro quotidiano.
    Lo ringraziamo del suo contributo.

    Mi corre l’obbligo però di alcune precisazione a titolo personale in risposta a lui, a lui rispondo infatti, non a quelli di Italia Viva, dei quali rispettiamo la posizione coerente e per i quali ridiamo della barzelletta sulle ‘compensazioni’ che continuano a raccontare dai tempi di Renzi, del referendum, e del gasdotto.

    La mia posizione e dunque delle scelte giornalistiche che faccio su queste questioni, non è cambiata.

    NO ALLE TRIVELLE NEI NOSTRI MARI è una delle battaglie giornalistiche storiche di leccecronaca.it e tale continuerà ora e sempre.

    Il gas in Adriatico e Jonio è poco e non cambia di niente la questione energetica, estrarlo fa solo danni terribili all’ecosistema marino, in un mare chiuso e già in pericolo per tante ragioni, a ridosso del nostro territorio, dove non si potrebbe accendere più neanche un cerino.

    Valeva per quando c’era Matteo Renzi, e vale adesso che c’è Giorgia Meloni.
    A dirla tutta, almeno il primo è coerente, alla seconda invece va imputato un vergognoso tradimento delle ragioni sostenute fino a pochi mesi fa.

    L’ideologia non c’entra niente, il pregidizio allo stesso modo esula da questo discorso.

    Ecco, sia pur espresso in sintesi estrema, è questo l”aggiornamento’ che sono stato chiamato a fare e che ho dunque così espresso, a beneficio dei nostri lettori.

  2. redazione ha detto:

    Ringrazio il Direttore Responsabile del nostro giornale Giuseppe Puppo per la precisazione.
    Ricordo ai nostri lettori che la linea editoriale di leccecronaca.it è stata decisa nel momento in cui il giornale è stato fondato, col passare degli anni qualche volta i paletti li abbiamo spostati un po’ più in là, ma sempre in piena libertà senza subire condizionamenti o intimidazioni.
    Va però sottolineato come i valori di fondo a cui ci siamo ispirati in passato sono gli stessi a cui facciamo riferimento ancora oggi.
    Per quanto riguarda le poche righe che ho aggiunto al Comunicato stampa dei coordinatori di Azione e Italia Viva, ho ritenuto di non firmarlo semplicemente perchè non era un articolo, ma un semplice commento, che non inficiava la linea del nostro- vostro quotidiano, ma semplicemente invitava chi ci legge ad una riflessione.
    Giuseppe, puntuale come sempre, ha voluto ricordarci che compito di un giornalismo indipendente è anche quello di fare le pulci a chi ci governa, per cui così come abbiamo fatto in passato a maggior ragione siamo chiamati a farlo oggi.
    E quando scrive “ridiamo della barzelletta sulle ‘compensazioni’ che continuano a raccontare dai tempi di Renzi, del referendum, e del gasdotto” non si può che essere d’accordo, certo oggi c’è un nuovo Presidente del Consiglio che giudicheremo per quello che farà e non certo per quello che hanno fatto coloro che l’hanno receduta.
    Per quanto mi riguarda in qualità di Direttore Editoriale, ricordo a me stesso e a chi ci legge, che il Direttore Responsabile è colui che si assume il pesante compito di coordinare i redattori, ma soprattutto, che quotidianamente ha il compito con i suoi fondi e con gli articoli dei collaboratori a dare vita al giornale nel solco della linea editoriale che il giornale si è dato.
    Insomma, una figura essenziale quella del Direttore Responsabile, è non è un caso che di fronte alla legge esso è chiamato a rispondere di quanto pubblicato, compresa qualche sciocchezza che possa scrivere il sottoscritto.
    Per quanto sopra, ringrazio di cuore Giuseppe che con il suo impegno quotidiano ci consente di avere uno strumento che permette a tutti coloro che lo desiderano di esprimere liberamente il loro punto di vista.
    Un giornale il nostro, che funge da catalizzatore per quanti, giovani e meno giovani si vogliono misurare con lavori come quelli del giornalista, del vignettista, dell’intervistatore, del fotografo, ma leccecronaca.it è soprattutto un giornale che svolge la fondamentale funzione di informare e stimolare chi lo legge ad una riflessione critica degli avvenimenti che la cronaca, la cultura o la politica ci consegnano quotidianamente.

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