VADA A SANREMO / MENGONI, VITTORIA ANNUNCIATA
di Elena Vada ______
Siamo in chiusura, quindi posso spezzare una lancia per un cantante a me caro, Mr.Rain. Si è presentato al Festival con la canzone Supereroi, (coretto di bimbi) non proprio all’altezza di se stesso e della manifestazione. Mieloso? NO. Chi conosce le sue canzoni rappate, sa che parla al cuore col cuore. È un grande e sarà sostenuto dai giovanissimi. Forza Mattia… “Se avrai paura allora stringimi le mani, perché siamo invincibili vicini… come Supereroi”.
Vorrei aggiungere che questo è stato un Festival di qualità. Bravo Amadeus! Nessuna canzone, nessun cantante, secondo me, merita l’ultima posizione. La classifica dovrebbe fermarsi al quinto posto. Tutti gli altri sono a pari-merito.
Finalissima: si comincia.
La banda dell’Aeronautica militare, suona l’inno di Mameli e l’Ariston è tutto in piedi. In platea anche Charles Marc Hervé, Perceval Leclerc insieme al collega Antonio Fuoco.
Sul palco il generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore ha ricordato il centenario dell’Aeronautica e gli appuntamenti con cui verrà festeggiato in tutta Italia. “Il mio augurio è che questo centenario, serva per avvicinare i giovani all’Aeronautica”.
Gianni Morandi per la finale di Sanremo, canta Lucio Dalla: Piazza Grande, Futura e Caruso. Terminata l’esibizione Gianni Morandi si commuove e guarda verso il cielo, c’era lui alla direzione artistica dell’ultimo Sanremo, cui partecipò Dalla che, quest’anno, compirebbe 80 anni. Non ci sono parole quando si ascoltano grandi artisti come Dalla.
Chiara Ferragni, torna dopo la prima serata, come co-conduttrice della finale del Festival di Sanremo. Indossa un abito blu (Schiaparelli) con dettaglio dorato a coprire busto e seno. Capezzolo evidenziato. “Grazie per avermi voluta anche in questa serata, dopo la prima ero stanchissima, quindi sofà, maschera …” certo, rientrando a casa, non ha trovato i piatti da lavare.
È arrivato l’atteso momento dei Depeche Mode, ospiti internazionali della finale del Festival di Sanremo. La band porta sul palco dell’Ariston la nuova Ghost Again e poi esegue il grande classico del repertorio, Personal Jesus. Intramontabili.
Chiara Ferragni (macchina da soldi), organizza per Amadeus, una lezione di “Diretta Social” e tenta un collegamento con Instagram che però non parte. Instagram, in queste cinque serate, ha avuto una visibilità enorme sul palco dell’Ariston, pur non essendo partner commerciale dell’evento e della Rai, cosa che ha alimentato non poche polemiche e discussioni.
Prima di iniziare, Gino Paoli guarda Morandi e racconta: “Quando ci siamo visti la prima volta alla RCA io ero molto più vecchio, lui aveva 14/15 anni e voleva imparare da me. Non so che ca** voleva imparare da me. Intona: “Io ti conosco da sempre e ti amo da mai” e canta “Questa lunga storia d’amore” “Sapore di sale”.
Poi esclama: “… Piacere mio, anche se questa è una gabbia di matti”. Infine, a grande richiesta del pubblico, è il momento de “Il cielo in una stanza“. Meritata Standing Ovation.
Achille Lauro, si esibisce dal palco di Piazza Colombo. L’artista è a Sanremo per il quarto anno consecutivo, due da ospite e due da concorrente. Canta un medley dei suoi successi.
Vanoni, Vanoni, Vanoni. Un inchino reverenziale alla grande Ornella, indimenticabile interprete di canzoni intramontabili: «L’appuntamento», «Eternità» «Una ragione di più»: rispetto ad alcuni altri suoi colleghi anziani, lei oltre l’evocatività dei testi, conserva tecnica e voce particolare e sopraffina. Altra standing ovation della serata.
Fuori-programma: Rosa Chemical si avvicina alla prima fila, si struscia addosso a Fedez mimando un atto sessuale, lo porta sul palco e lo bacia. Così è troppo! Veramente di cattivo gusto!
Arriva all’Ariston Luisa Ranieri, per lanciare l’ultima puntata di Lolita Lobosco che andrà in onda domani sera sera. È bellissima, molto elegante. L’abito si apre mentre scende le scale e c’è l’imbarazzo della “farfallina al vento”.
Ed è il momento della famosa, attesissima, lettera di Zelensky: Amadeus legge le parole del presidente che invita i vincitori del Festival a andare in Ucraina quando, vincendo, il Paese si libererà dai russi. Pronuncia diverse volte la parola vittoria. Applausi alla fine per una lettura che dura tre minuti e poi tocca alla band gli Antytila.
Arriva il momento della classifica finale che svela i primi cinque classificati:
Mengoni, Ultimo, Lazza, Mr.Rain e Tananai si giocheranno la vittoria. Il vincitore verrà decretato dal voto della sala stampa, demoscopica e televoto.
VINCE meritatamente MARCO MENGONI
Classifica finale:
8 Rosa Chemical – Made in Italy
10 Colapesce e Dimartino – Splash
12 Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
14 Ariete – Mare di guai
15 Lda – Se poi domani
16 Articolo 31 – Un bel viaggio
17 Paola & Chiara – Furore
18 Leo Gassmann – Terzo cuore
19 Mara Sattei – Duemilaminuti
21 Cugini di Campagna – Lettera 22
25 Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)
28 Sethu – Cause perse
- Premio della Critica Mia Martini: Colapesce e Dimartino con Splash
- Premio della sala stampa “Lucio Dalla”: Colapesce e Dimartino con Splash
- Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo: Coma_Cose con L’addio
- Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale (assegnato dall’Orchestra del Festival): Marco Mengoni con Due vite
Questo Sanremo è stato piacevole, per le canzoni di qualità, i cantanti preparati, le co-conduttrici all’altezza. Meno tele-promozioni degli anni passati. Ospiti di spessore, anche se datati. La moda ha troneggiato su questa inconsueta passerella, dove gli abiti, maschili, femminili, gender erano davvero speciali.
La più elegante: Elodie
Abiti firmati molto appropriati e indossati con classe ed eleganza. Proprio giusti per lei: personalità, fisicità, occasione.
La Ferragni? Elegante come un manichino, un’attaccapanni, una Barbie di cellulosa… e non c’entra niente che gli abiti fossero firmati dai più grandi stilisti del mondo. Lei è troppo impostata. Nell’ultima serata ha indossato un gioiello a forma di utero. Opportuno? È elegante perché vestita da abiti eccezionali, ma non ha classe. Come starebbe con indosso abiti da bancarella, pettinata dal parrucchiere di zona ed il trucco Upim, fatto nel bagno di casa?
Anna Oxa, un look trasgressivo, scaduto nello “sciatto e trasandato”. Perché?
Vi ringrazio se mi avete seguito, e spero di rivedervi il prossimo Sanremo, sempre qui sul nostro quotidiano.
Grazie e buona notte.
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi